Gnocchi in busta, altro che ricetta semplice: troppi additivi e sale e zucchero in grosse quantità

gnocchi

Gli gnocchi confezionati sono spesso presenti nelle tavole degli italiani, anche perché tra i tipi di pasta sono tra i più veloci a cuocersi. Ma, secondo il magazine 60 millions de consommateurs, in quelli industriali, anche quando si paventa freschezza e semplicità in etichetta, gli additivi sono spesso troppi

Gli gnocchi confezionati sono spesso presenti nelle tavole degli italiani, anche perché tra i tipi di pasta sono tra i più veloci a cuocersi. Ma, secondo il magazine 60 millions de consommateurs, in quelli industriali, anche quando si paventa freschezza e semplicità in etichetta, gli additivi sono spesso troppi.

Troppi additivi 

Gli ingredienti della ricetta classica includono patate cotte passate nello schiacciapatate, a cui viene aggiunta la farina e un po’ di sale, e secondo alcune ricette un tuorlo d’uovo, un po’ d’acqua o olio d’oliva.  Gli gnocchi industriali privilegiano gli ingredienti provenienti da processi di ultralavorazione: fiocchi di patate disidratate, fecola di patate, emulsionanti, conservanti, correttori di acidità, ecc.  Ancora peggio per gli gnocchi al formaggio, alla pancetta o alla mozzarella con una lista di ingredienti che può arrivare anche a 10.

 

Il solo preparato gorgonzola e spinaci surgelati Monoprix, scrive il magazine francese , contiene amido trasformato di mais e/o riso, destrosio e proteine ​​del latte, tre ingredienti caratteristici degli alimenti ultraprocessati, dannosi per la salute secondo diversi studi.
Altri ingredienti incongrui richiamano l’attenzione, come la semola di grano. “Questo conferisce agli gnocchi un aspetto sabbioso che risulta molto sgradevole in bocca ”, spiega Valentin Marro, direttore del ristorante I Veri Gnocchi di Marsiglia. La maggior parte dei prodotti contiene anche farina di riso: “Gli gnocchi assorbono farina di grano ma non farina di riso. Allora i produttori lo cospargono sugli gnocchi in modo che non si attacchino tra loro ”, spiega il ristoratore.

Dosi massicce di zucchero e sale

Altro problema degli gnocchi industriali, le quantità consistente di sale: 1,4 g ogni 100 g per la ricetta Rummo e 1,5 g per gli gnocchi saltati in padella di Monoprix. Tanto da ridurre sensibilmente la dose giornaliera raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità di 5 g di sale al giorno per un adulto e 2 g per un bambino.

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Alcune confezioni mostrano anche livelli di zucchero molto elevati. Gli gnocchi surgelati al gorgonzola e spinaci Monoprix contengono 8,2 g di zucchero ogni 100 g, ovvero tanto zucchero quanto una ciambella o una frittella, sottolinea 60 millions de consommateurs.

Grassi saturi

“Attenzione anche alla quantità di grassi, e più in particolare al livello di acidi grassi saturi, che favoriscono i depositi di colesterolo nelle arterie e aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Gli gnocchi al gorgonzola e spinaci di Monoprix, ancora, ne contengono 6,5 g ogni 100 g, gli gnocchi fritti cheddar e bacon di Lustucru 3,2 g, mentre quelli di Bonini solo 0,2 g” scrive il magazine.