Il governo lo presenta come un aiuto agli over 80 con indennità di accompagnamento che hanno bisogno di una figura professionale che faccia da badante. Ma la soglia massima di 6mila euro di Isee rende lo stop al pagamento dei contributi valido solo per una platea di circa 19mila persone. Come funziona
Il governo lo presenta come un aiuto agli over 80 con indennità di accompagnamento che hanno bisogno di una figura professionale che faccia da badante. Ma la soglia massima di 6mila euro di Isee rende lo stop al pagamento dei contributi valido solo per una platea di circa 19mila persone.
Cosa prevede la misura
La nuova misura è contenuta nel decreto Pnrr e prevede che dal primo aprile 2024 e fino al 31 dicembre 2025, in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con almeno ottant’anni e con l’indennità di accompagnamento, è riconosciuto per massimo 24 mesi un esonero del 100% dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro, nel limite di 3mila euro su base annua.Â
I fondi stanziati
Secondo il Corriere della Sera, “Per il 2024, stando all’ultima bozza in circolazione, è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro, che saliranno a 39,9 milioni per l’anno 2025 e a 58,8 milioni per l’anno 2026, per poi scendere a 27,9 milioni per l’anno 2027 e a 0,6 milioni per l’anno 2028″.
La platea molto esigua
Purtroppo, il numero di anziani potenzialmente beneficiari della misura è estremamente esiguo. Secondo le stime della Cgil, che la definisce “l’ennesima operazione di facciata”, a beneficiarne saranno tra le 13 mila e le 19 mila persone, pari al 1,9% del milione di over 80 con assegno di indennità presenti in Italia.