Secondo l’Autorità , Poste Italiane non avrebbe reso accessibile l’insieme della rete e degli uffici postali alle imprese concorrenti nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale. Insieme all’istruttoria è stato avviato anche un procedimento cautelare
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane che, per legge, dovrebbe rendere accessibili gli uffici e la rete postale (di cui ha la disponibilità in esclusiva in quanto fornitore del servizio universale postale) ai concorrenti della propria controllata PostePay, che li utilizza per commercializzare e per promuovere le offerte Poste Energia nel mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica.
Il ricorso di Iren e A2A
Scrive Antitrust nel provvedimento: “risulta che Poste Italiane, in presenza di esplicite richieste inviate tra giugno e luglio 2023 da due societĂ concorrenti di PostePay nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale (A2A Energia S.p.A. e Iren Mercato S.p.A.) di accesso, a paritĂ di condizioni […] alle risorse messe a disposizione di PostePay per promuovere e commercializzare l’offerta Poste Energia, avrebbe negato tale accesso”.
La misura cautelare
Per tanto, in via cautelare, Agcm ha ordinato a Poste Italiane di “interrompere le attivitĂ di promozione e commercializzazione dell’offerta Poste Energia per mezzo dei beni e servizi di cui Poste Italiane dispone in virtĂą del proprio ruolo di fornitore esclusivo del servizio universale postale, almeno finchĂ© non ne sia garantito l’accesso a condizioni equivalenti anche agli operatori concorrenti”.
I funzionari dell’AutoritĂ , con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni presso le sedi delle societĂ interessate.