La procura di Lecce ha concluso le indagini sulle confezioni di würstel di pollo e tacchino trovate positive alla salmonella meleagridis, indagando il “re dei würstel” Attilio Scarlino, 61 anni, amministratore unico del salumificio di Taurisano (Lecce), per il presunto commercio di sostanze alimentari nocive.
A novembre 2022, in un campione era stata accertata la presenza del batterio e deciso il richiamo dal mercato delle confezioni “Le Cock”. Il batterio fu riscontrato anche in un bimbo del Casertano che aveva consumato i würstel, accusando vomito, febbre, diarrea e dolori addominali.
Scarlino in una nota ufficiale replica che “In primo luogo si osserva che, dall’indagine epidemiologica effettuata presso l’Ospedale Aorn Moscati di Avellino del 26 ottobre del 2022 emerge in maniera inequivocabile che il bambino aveva consumato un panino con hamburger e non con wurstel”.
“In secondo luogo” prosegue, “nella nota avente ad oggetto richiesta di sopralluogo congiunto presso il punto ristoro Zoo di Napoli del 27 ottobre 2022, è scritto a chiare lettere che il paziente convive con i genitori e due fratellini che non hanno consumato lo stesso alimento, uno dei quali è risultato comunque affetto da salmonella”.
“Inoltre, circa la presunta non conformità che sarebbe stata rilevata sul campione di würstel n°2/159/Ovest del 3 novembre 2022 risulta riconducibile ad altre cause e non al produttore. E nello specifico a carenze igienico-sanitarie rinvenute dagli stessi funzionari verbalizzanti presso il punto di ristoro dello Zoo di Napoli, dove sono stati effettuati i prelevamenti dei campioni, e documentate a chiare lettere, nel verbale 28 ottobre 2022. Nella stessa data, inoltre, sono state effettuate altre analisi dall’Asl di Lecce su campioni dello stesso lotto e conservati in condizioni idonee, che hanno dato esito favorevole come da referti in possesso dell’Asl di Lecce”.