L’Ansm, l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali, lancia l’allarme: i medicinali vasocostrittori utilizzati per il raffreddore, come Actifed o Nurofen Rhume, comportano “rischi rari ma molto, molto gravi” come infarto e ictus
Seppur rari, i farmaci usati contro il raffreddore possono comportare effetti indesiderati gravi come infarto e ictus e allora non vale la pena correre questo pericolo per curare un semplice naso chiuso. Queste le raccomandazioni espresse dall’Ansm, l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari alla vigilia della stagione fredda.
“Infarti miocardici e ictus possono verificarsi dopo l’uso di farmaci vasocostrittori (pseudoefedrina) per alleviare i sintomi del raffreddore”, ha affermato l’Agenzia in una nota che già chiarisce tutto dal titolo: “In caso di raffreddore evitare farmaci vasocostrittori per via orale!”. Stiamo parlando di farmaci da banco – acquistabili senza ricetta medica – come Actifed, Dolirhume, Nurofen Rhume, Humex o Rhinadvil e l’anno scorso solo in Francia sono state vendute oltre 3milioni di confezioni.
“Esistono rischi di effetti indesiderati, rari ma molto, molto gravi, su tutte le popolazioni, anche quelle senza fattori di rischio e con un uso limitato”, ha detto lunedì a Franceinfo Christelle Ratignier-Carbonneil, direttrice dell’agenzia medica. E allora anche se gli ictus e gli infarti legati a questi farmaci specifici restano rari, l’Agenzia francese ritiene che il rischio sia troppo grande per un semplice naso chiuso.
Anche perché sulla loro efficacia si nutrono molti dubbi come quelli espressi a settembre scorso dalla statunitense Fda, Food and drug administration, che ha spiegato che i “dati scientifici attuali” di questi farmaci da banco a base di fenilefrina, come il Tachifludec, “non supportano l’efficacia del dosaggio raccomandato di fenilefrina somministrata per via orale come decongestionante nasale”. Tuttavia, né la Fda né il comitato hanno sollevato preoccupazioni circa i problemi di sicurezza con l’uso di fenilefrina orale alla dose raccomandata.
L’Agenzia francese nella nota ovviamente si limita a sconsigliarne l’uso dei farmaci vasocostrittori a base di pseudoefedrina poiché solo la Ue può vietarli anche se l’Ansm a febbraio ha richiesto a febbraio una valutazione a livello europeo per rivalutare i rischi del farmaco sulla base di nuovi dati .
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Sebbene la Ue non ha ancora reagito alla richiesta francese, un divieto a livello europeo richiederebbe che le agenzie sanitarie dell’Unione europea si accordino con l’agenzia francese.
Intanto contro il raffreddore il direttore dell’Agenzia francese raccomanda di “inumidire l’interno del naso con soluzioni detergenti adeguate: soluzione salina, acqua termale o acqua di mare spray” e di “bere abbastanza acqua”.
Secondo invece NèreS, l’associazione francese che rappresenta le aziende farmaceutiche, l’avvertimento dell’Ansm è “prematuro” e ricorda che “il rapporto rischi/benefici di questi farmaci è ancora favorevole“.