Obsolescenza programmata, il Parlamento Ue approva risoluzione per favorire le riparazioni e ridurre la spazzatura tech

obsolescenza programmata

Il Parlamento ha approvato il testo che rafforza la proposta di Bruxelles per rendere più sostenibili i prodotti nell’Ue. Tra le novità i pezzi di ricambio obbligatori, il divieto di distruggere l’invenduto e il “passaporto del prodotto”

 

Il Parlamento ha approvato il testo con cui andrà a negoziare la nuova legge per rendere più sostenibili i prodotti nell’Ue. Tra le novità i pezzi di ricambio obbligatori, il divieto di disegnare prodotti che portano all’obsolescenza programmata.

Il voto

Con 473 voti a favore, 110 contrari e 69 astensioni, i deputati hanno adottato una risoluzione legislativa preparata dalla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi) sulla revisione del quadro di progettazione ecocompatibile dell’Ue per i prodotti sostenibili, la cosiddetta Ecodesign. Nel loro mandato negoziale, i deputati rafforzano le misure proposte dalla Commissione per garantire una maggiore durata di vita dei prodotti e consumatori più informati. Vediamo nel dettaglio.

Le novità su durata, software e ricambi

La durata di vita di un prodotto non dovrebbe mai essere limitata da caratteristiche progettuali. Gli aggiornamenti del software, i materiali di consumo (ad esempio cartucce d’inchiostro, lampadine, capsule di caffè), i pezzi di ricambio e gli accessori devono essere disponibili per un periodo adeguato. Nel testo, si propone l’introduzione di un nuovo “passaporto del prodotto” contenente informazioni accurate e aggiornate per aumentare la trasparenza e consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli.

Nel testo si chiede inoltre alla Commissione di dare priorità alla definizione dei requisiti di sostenibilità per una serie di gruppi di prodotti nelle prossime misure di progettazione ecocompatibile, quali ferro, acciaio, alluminio, tessili, mobili, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici.

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Il divieto di distruggere i prodotti invenduti

I deputati chiedono infine un divieto specifico di distruggere i prodotti tessili invenduti e le apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Moretti (Pd): basta al modello prendi, produci, smaltisci

La relatrice Alessandra Moretti (S&D, IT) ha dichiarato: “È ora di porre fine al modello ‘prendi, produci, smaltisci’ che è così dannoso per il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra economia. Questa legge garantirà che i nuovi prodotti siano progettati in modo da portare benefici a tutti e da rispettare i confini del nostro pianeta e proteggere l’ambiente. I prodotti sostenibili diventeranno la norma, consentendo ai consumatori di risparmiare energia, semplificare le riparazioni e fare scelte ambientali intelligenti quando fanno acquisti – risparmiando denaro nel lungo periodo”.

Il Parlamento è pronto ad avviare i negoziati con i governi nazionali sulla forma definitiva della legge.

Il pacchetto sull’economia circolare

Il 30 marzo 2022 la Commissione ha presentato una proposta di regolamento per istituire un quadro generale per la definizione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili e per abrogare le norme attuali che si concentrano solo sui prodotti connessi all’energia. Le norme riviste si applicherebbero a quasi tutti i prodotti del mercato interno (ad eccezione di alimenti, mangimi, medicinali e organismi viventi). La proposta fa parte di un pacchetto di proposte sull’economia circolare, che comprende anche una strategia dell’UE per i prodotti tessili sostenibili e una proposta sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde.