Della promozione di “Cambia con Galaxy” il Salvagente aveva più volte raccontato, a partire dalle tante lamentele di consumatori insoddisfatti, dell’offerta che propone uno sconto sul nuovo dispositivo in cambio del vecchio. Infine, L’Antitrust ha comminato una maxi multa.
Della promozione di “Cambia con Galaxy” il Salvagente aveva più volte raccontato, a paritre dalle tante lamentele di consumatori insoddisfatti, dell’offerta che propone uno sconto sul nuovo dispositivo in cambio del vecchio. Infine, L’Antitrust ha comminato una maxi multa di 3 milioni a Samsung e 600mila complessive a World Business e Opia per pratica commerciale scorretta.
La pratica al centro delle proteste
In particolare, nelle prime 6 promozioni Samsung Italia operava insieme alla società World Business per la valutazione e l’acquisto dell’usato e – per le adesioni di clienti che acquistavano attraverso distributori terzi – insieme a una diversa società incaricata della verifica della documentazione richiesta per partecipare alla promozione. Entrambe le società operavano “in nome proprio e per conto di Samsung”. Nelle successive promozioni operava insieme alla società Opia per la valutazione e l’acquisto dell’usato e – per le adesioni di clienti che acquistavano attraverso distributori terzi – insieme a una diversa società incaricata della verifica della documentazione richiesta per partecipare alla promozione. Entrambe le società operavano “in nome proprio e per conto di Samsung”. Il procedimento dell’Antitrust aveva come oggetto le condotte poste in essere da Samsung, World Business e Opia, in relazione alle modalità di pubblicizzazione e gestione della promozione descritta in precedenza.
Le accuse dell’Antitrust
Secondo l’Antitrust, “Per un verso è stata veicolata un’informativa incompleta ai consumatori, tale cioè da non rendere trasparenti e intellegibili le effettive modalità di svolgimento della promozione, non essendo indicate chiaramente le condizioni sottostanti alla valutazione dell’usato che consentirebbero di usufruire dello sconto promesso sull’acquisto del nuovo modello di telefono cellulare. Per altro verso, proprio le effettive modalità di svolgimento e gestione della Promozione, implicando una farraginosa e lenta fase di valutazione dell’usato, determinavano di fatto un ostacolo al diritto dei consumatori di ricevere, in tempi ragionevoli, le somme corrispondenti al valore del bene e, dunque, di godere dello sconto pubblicizzato”. Inoltre, veniva reso impossibile per il consumatore svincolarsi dall’acquisto del nuovo apparecchio in caso di valutazione dell’usato ritenuta insufficiente e, infine, “in tal caso, le lungaggini e ritardi caratterizzanti il modus operandi dei professionisti ostacolavano altresì una celere restituzione al consumatore del proprio usato”.
Le responsabilità di Samsung
Le condotte contestate, secondo l’Autorità, risultano strettamente interconnesse in quanto attinenti alla medesima offerta. “Ne consegue che le violazioni accertate sono imputabili in primo luogo a Samsung Electronics Italia S.p.A – scrive l’Agcm, – in quanto operatore che, al fine di promuovere la vendita dei propri prodotti, ha posto in essere e diffuso le offerte commerciali sopra descritte avvalendosi a tal fine della collaborazione di soggetti terzi per la concreta gestione e implementazione dell’operazione promozionale, risultando per l’effetto responsabile anche delle attività da questi svolte a tal fine”. Le condotte sono però anche imputabili a World Business S.r.l. e a Opia Ltd quali professionisti che, nella gestione delle offerte commerciali pubblicizzate, si occupavano di effettuare la valutazione dell’usato e di procedere all’eventuale acquisto degli apparecchi usati dai consumatori, risultando quindi co-interessati alla promozione. “Per tali ragioni, anch’essi risultano responsabili della correttezza dell’offerta, avendo volontariamente aderito a un accordo di collaborazione commerciale con Samsung per lo svolgimento dell’iniziativa commerciale, con modalità e termini – promozionali, contrattuali e gestionali – di cui erano consapevoli”.
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Le sanzioni
Dunque, l’Antitrust ha comminato le seguenti sanzioni: 3 milioni di euro per Samsung, 300 mila per World Business e 300mila per Opia.