Nuovi Ogm: mentre l’Ue accelera, gli Stati Uniti frenano sulle autorizzazioni

ogm NUOVI OGM

Mentre Bruxelles lavora a una bozza di regolamentazione dei nuovi Ogm che vorrebbe consentirne la commercializzazione senza indicazione in etichetta, l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente introduce un nuovo requisito nei test di sicurezza che contraddice il via libera dello scorso anno.

Mentre Bruxelles lavora a una bozza di regolamentazione dei nuovi Ogm che vorrebbe consentirne la commercializzazione senza indicazione in etichetta, l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Epa)introduce un nuovo requisito nei test di sicurezza che contraddice il via libera dato lo scorso anno. Nel 2022, infatti, il dipartimento per l’Agricoltura dell’esecutivo Usa (Usda), aveva affermato che le colture Crispr (frutto di genoma editing), essendo prodotte con la manipolazione del solo Dna della pianta, senza l’inserimento di Dna di altri organismi, andassero trattate come le analoghe presenti in natura.

La nuova richiesta dell’Epa

Con una regolamentazione finale, l’Epa ha affermato che, come l’Usda, esenterà le piante geneticamente modificate da un processo di revisione approfondita se il cambiamento esiste già in una pianta sessualmente compatibile. Ma sotto il suo mandato di garantire la sicurezza per gli esseri umani e la fauna selvatica, l’Epa richiederà comunque agli sviluppatori di inviare dati che dimostrino che le piante che sono state geneticamente modificate per resistere ai parassiti, ad esempio producendo più di una proteina tossica presente in natura, non danneggeranno altri componenti dell’ecosistema della pianta o persone malate.

Come funziona il sistema dei controlli in Usa

Tre le agenzie federali  che regolano le colture geneticamente modificate negli Stati Uniti. L’Usda valuta se una coltura biotecnologica potrebbe danneggiare l’agricoltura diventando, ad esempio, una pianta infestante nociva. L’Epa verifica se un “protettivo incorporato nelle piante” possa danneggiare i lavoratori agricoli o la fauna selvatica. E la Food and Drug Administration è responsabile della sicurezza alimentare.

La bozza di Bruxelles trapelata

Intanto, se tutto andasse come vuole la Commissione Ue, nel futuro prossimo un consumatore europeo potrebbe trovarsi ad acquistare un prodotto modificato geneticamente senza venirlo a sapere dall’etichetta (purché le variazioni siano un massimo di 20). A rivelarlo è una bozza di proposta riservata trapelata e riportata dalCentro internazionale Crocevia, Ong che da anni difende i diritti degli agricoltori.