Esistono una serie di indicatori molto precisi che possono lasciare intuire se il nostro cane sta soffrendo di qualche problema di salute.
Com’è ovvio, può essere davvero molto difficile capire con esattezza se un animale domestico sta soffrendo di una qualche patologia in modo particolare. Contrariamente agli esseri umani, i cani non sono in grado di esplicitare la loro sofferenza, eppure si possono certamente presentare una serie di segnali molto utili per comprendere meglio il loro stato di salute generale e, di conseguenza, per intervenire in tempi rapidi.
Qui di seguito sono dunque indicati una serie di accortezze particolari che è necessario avere, particolarmente se si parla di padroni inesperti che in precedenza non hanno mai avuto a che fare con animali.
Come fare per capire se il proprio cane sta male: consigli generali
Si vedrà in seguito che ad ogni patologia corrispondono dei sintomi precisi, molto spesso evidenti anche ad occhio nudo e senza che si rendano necessari particolari esami dal proprio veterinario di fiducia.
Esistono ad ogni modo alcuni campanelli d’allarme che possono quantomeno instillare determinati tipi di dubbi nei proprietari di cani che non andrebbero sottovalutati. Varrebbe la pena insospettirsi, dunque, se per esempio il proprio animale si comportasse in maniera nettamente diversa rispetto al solito: il cane potrebbe per esempio avere meno voglia di giocare, potrebbe dimostrarsi meno affamato e in generale meno energico. Un altro elemento importante da prendere in considerazione sono le sue abitudini riguardanti il sonno: potrebbe dormire molto di più rispetto a prima, oppure dormire molto di meno a seconda dei casi.
Tenere sotto controllo ventiquattr’ore su ventiquattro un cane non è ovviamente semplice, per questo motivo si potrebbe pensare di affidarsi ad un localizzatore GPS (sul mercato ne esistono diversi modelli) in grado di tenere traccia delle sue attività quotidiane. Se i dati forniti dovessero far emergere dubbi particolari è sicuramente consigliata, a questo punto, una visita da un veterinario.
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Il tema dell’appetito
Gran parte delle malattie che colpiscono i cani hanno come principale segnale d’allarme proprio la mancanza di appetito. Bisogna porre attenzione in questi casi al fatto che non si tratta necessariamente di un sintomo di una condizione grave ma potrebbe trattarsi semplicemente di un cambiamento di abitudini dell’animale, che potrebbe essersi soltanto stancato del cibo che gli stiamo fornendo. Se fosse questo il caso, all’animale tornerà la voglia di mangiare non appena gli daremo qualcosa di diverso e più goloso.
Si tratta comunque di un campo minato, visto e considerato che pur in presenza di malattie alcuni cani tendono a mangiare come e persino più di prima.
Parlando di eventuali problemi all’apparato digerente più nello specifico un segnale sul quale porre attenzione è certamente il vomito. Se il cane inizia a vomitare è evidente che abbia qualche problema allo stomaco. Insieme alla diarrea, il vomito è il sintomo più evidente e palese che qualcosa non sta andando nel modo giusto. È importante a questo proposito ricordare che una singola manifestazione di vomito di per sé non significa granché: è necessario preoccuparsi, piuttosto, se questo tipo di problema si ripresenta in più occasioni in un breve lasso di tempo nel corso della giornata.
Diverso è il discorso nel caso in cui il cane continuasse a vomitare con eventuale presenza di tracce di sangue: in questa evenienza ci potrebbe essere una malattia anche piuttosto seria in corso.
Il vomito di per sé può essere spia di molte condizioni patologiche, a vari livelli di gravità . La lista include, fra le principali:
- La pancreatite
- Allergie a vari cibi
- Problemi nel metabolismo
- La presenza di parassiti
- L’occlusione intestinale
- Il banale gonfiore di stomaco
- La parvovirosi
- Problemi al fegato e/o ai reni
- Il morbo di Addison (che colpisce la corteccia dei surreni)
- L’ingerimento di sostanze tossiche
- Vari tipi di cancro
I problemi sopracitati possono di norma essere la causa anche di un altro sintomo piuttosto comune come la diarrea.
L’animale cambia comportamento: le cause e i segnali
Si è visto come a causa di particolari condizioni le abitudini dell’animale possano cambiare, trasformandolo da un giocoso compagno a quattro zampe ad un cane sedentario, silenzioso e dall’umore depresso
I cani possono soffrire dolori di varia natura, da quello acuto (facilmente misurabile con precise tabelle di misurazione come la Glasgow Pain Scale) a quello cronico (che può derivare dal cancro o da problemi come la osteoartrosi). In questo secondo scenario, non esistendo criteri oggettivi di valutazione, può non essere semplice riuscire a empatizzare completamente con l’animale e comprendere la sua sofferenza.
Ecco perché risulta così importante l’osservazione costante del cane e delle sue caratteristiche innate. Un dolore che si protrae nel tempo può ad esempio farlo cambiare in modo sostanziale, rendendolo un animale molto diverso rispetto a quando è stato accolto per la prima volta in un nucleo familiare.
Ad insospettire in modo particolare dovrebbero quindi essere dei comportamenti anomali come un’eccessiva timidezza o, dal lato opposto, una spiccata aggressività che in precedenza non si era mai manifestata. In un contesto simile il cane potrebbe persino diventare un pericolo per sé stesso e per gli altri e potrebbe essere portato, ad esempio, a mordere con maggior frequenza.
Gli altri segnali evidenti della sofferenza dell’animale
Oltre ai sintomi già evidenziati in precedenza esistono molti altri segnali grandi e piccoli che possono mettere in allarme i padroni di cani e che, fortunatamente, sono molto più facili da notare.
Se le mucose dei cani (come la mucosa orale o la congiuntiva) sono piuttosto pallide, per esempio, si potrebbe trattare di anemia o di problemi di circolazione del sangue. Un altro elemento importante da prendere in considerazione è il prurito: se l’animale continua a grattarsi costantemente (e non, dunque, una volta ogni tanto come è normale) potrebbe essere interessato da allergie, infestazioni di parassiti o persino da malattie infettive e tumori. Sempre per quanto riguarda la pelle del cane, inoltre, è importante verificare la presenza di alopecia, ovvero di aree piuttosto estese del corpo dell’animale dove il pelo è caduto naturalmente.
Altre problematiche da tenere sotto stretta osservazione sono il continuo scuotere la testa da parte del cane, un sintomo (insieme al prurito costante) di patologie all’orecchio (come l’otite esterna e l’otite media) o della presenza di corpi estranei che andranno asportati al più presto.
Attenzione anche ai noduli e ai gonfiori evidenti in diverse parti del corpo dell’animale, che a volte possono essere banali ematomi e altre possono indicare ascessi, cisti o neoplasie.
I problemi neurologici, invece, possono manifestarsi in varie forme. Può infatti capitare che i cani inizino a girare vorticosamente su sé stessi, o che abbiano problemi di maneggio degli oggetti; ancora, questi animali potrebbero a volte rimanere a lungo a fissare gli angoli di casa o potrebbero premere la testa contro il muro. Un ulteriore campanello d’allarme riguardante problemi al cervello o ai nervi è la zoppia, ovvero una particolare difficoltà da parte dell’animale nel camminare in modo regolare. Quest’ultima condizione, ovviamente, può anche essere il sintomo di traumi particolari o di problemi ortopedici.
Infine è fondamentale tenere monitorato il modo in cui il proprio animale da compagnia respira. Se i cani manifestano un evidente affanno, tosse continua o un respiro sibilante potrebbero essere stati colpiti da malattie come l’influenza canina, l’insufficienza cardiaca o la filariosi cardiopolmonare.
La febbre
Proprio come gli esseri umani, anche i cani possono sperimentare un anomalo aumento della temperatura corporea, uno strumento attraverso il quale il loro organismo cerca di combattere determinati agenti patogeni.
Nel caso di questo tipo di animali, una temperatura normale dovrebbe attestarsi intorno ai 38,3/39,1 gradi (la si può controllare con un termometro digitale qualunque).
Se la temperature dovesse alzarsi ben al di sopra dei 39,1 gradi è possibile che la febbre sia determinata da infezioni batteriche o virali, da un’otite, da una ferita infetta, da infezioni urinarie, da disordini del sistema immunitario, o addirittura da un avvelenamento o dal cancro.
In questi casi si consiglia di applicare sopra all’animale un panno leggermente inumidito, per abbassare la sua temperatura corporea. Nel caso la febbre dovesse alzarsi al di sopra dei 41 gradi si renderà al contrario necessario l’immediato intervento di un veterinario. Ovviamente non bisognerebbe mai dare ai cani le stesse medicine degli esseri umani perché potrebbero essere velenose.
Come prevenire
Prevenire è sempre meglio che curare. Nonostante ci siano una serie di eventualità che non possono essere tenute sotto controllo, esistono una serie di accorgimenti che possono rivelarsi preziosi per evitare scenari futuri piuttosto negativi.
Gli esperti consigliano ovviamente di sottoporre i cani a tutte le vaccinazioni necessarie che possano minimizzare gli effetti dell’entrata in contatto con alcuni virus. Molto importante è tenere i cani lontano da altri animali potenzialmente pericolosi, soprattutto quelli selvatici, che possono essere portatori di malattie pericolosissime (è il caso della rabbia). Di fondamentale importanza è inoltre l’attenzione rivolta al cibo che il cane ingerisce e alla sua pulizia generale. Per prevenire la diffusione delle malattie nell’animale, inoltre, anche la nostra stessa igiene personale gioca un ruolo chiave. Per qualunque dubbio, chiaramente, bisognerà rivolgersi al proprio esperto veterinario di fiducia.