Le proprietà nutrizionali della salicornia (l’asparago di mare)

salicornia

Quando si parla di salicornia si fa riferimento ad una pianta erbacea della famiglia della Chenopodiaceae ricca di proprietà che può diventare un ottimo ingrediente di diversi piatti

La maggior parte delle persone tende a chiamarla asparago di mare, vista la sua particolare forma, ma il suo nome scientifico preciso è salicornia. Si tratta nello specifico di un genere di pianta alofita appartenente alla famiglia della Chenopodiaceae (o Amaranthaceae) che vanta una serie di caratteristiche particolari che le permettono di crescere e prosperare in un suolo salino o in ambienti generalmente salmastri.

Ecco dunque tutte le sue caratteristiche e le proprietà nutrizionali che la rendono un complemento interessante e originale per la nostra alimentazione.

Cos’è la salicornia e dove è possibile trovarla

Questo vegetale, imparentato alla lontana con verdure come gli spinaci e le barbabietole (ma anche con l’amaranto e la quinoa) veniva già consumato dai nostri antenati ed è stato a lungo definito l’asparago dei poveri o anche il sale dei poveri, alla luce del suo sapore particolarmente salato.

La pianta è caratterizzata da fusti ramificati e molto carnosi di colore verde brillante, in grado di raggiungere un’altezza di circa 40 centimetri. Intorno ad essi con il passare del tempo spuntano foglie sempre molto carnose e lamellari (sembrano delle scaglie) e, durante la fioritura da giugno a settembre, a livello dell’ascella delle foglioline appaiono minuscoli fiorellini verdi.

Si tratta a tutti gli effetti di una vera e propria pianta grassa commestibile che in natura cresce spontaneamente, di solito intorno ai litorali marini dove tende a formare ricchi cespugli, chiamati salicorneti.

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Sono numerosi i nomi con cui questo tipo di pianta viene chiamato: c’è infatti chi si riferisce a questo vegetale con il nome di salicot, finocchio marino, asparago di mare e fagiolo di mare. Nonostante questa nomenclatura “popolare” la verdura non ha nulla a che fare con i prodotti a cui viene idealmente associata.

Si tratta attualmente di un prodotto piuttosto ricercato, visto che è piuttosto raro riuscire a recuperarlo nella grande distribuzione. In generale, il salicot cresce spontaneamente soprattutto nel bacino del Mediterraneo ma non è raro trovarlo anche in molte altre regioni dell’Europa, dell’Asia e dell’America del Nord.

I valori nutrizionali

Nella maggior parte dei casi le verdure presentano un apporto calorico piuttosto ridotto. Questo non è esattamente il caso dell’asparago di mare, che per circa 100 g di prodotto presenta 65 kcal, un’energia proveniente soprattutto dal suo alto contenuto in proteine.

Più precisamente, per quanto riguarda i suoi valori nutrizionali per 1 etto di prodotto si segnala la presenza di 13 g di protetine, un numero molto ridotto di carboidrati (circa 3 g) e una presenza irrilevante di lipidi. In riferimento ai grassi, tuttavia, vale la pena di sottolineare che si tratta di elementi dalle grandi qualità: sono infatti presenti polinsaturi essenziali e Omega 3.

Come gran parte dei prodotti vegetali anche l’asparago di mare presenta un’importante quantità di fibre alimentari, ma anche di vitamine. Molto buono è infatti il contenuto di retinolo, l’equivalente di vitamina A e provitamine A, e di vitamina C.

Proprio alla luce del fatto che cresce in zone acquose marine, una delle sue principali caratteristiche è la presenza dei minerali disciolti in mare come il potassio, il calcio e lo iodio. Infine, questa verdura è del tutto priva di colesterolo, glutine e lattosio. Si tratta dunque di un alimento adatto per chi soffre di particolari tipi di intolleranze, come la celebre celiachia.

Da segnalare, infine, la presenza di pectine, mucillagini e ossalati.

Quali sono le sue principali proprietà?

Si è dunque evidenziato l’alto contenuto nell’asparago di mare di elementi preziosi come i sali minerali, le fibre e le vitamine. A essi corrispondono una serie di effetti benefici ai quali è giusto dedicare un adeguato spazio.

Prima di tutto, si consiglia di consumare questa verdura soprattutto nei mesi estivi, quando a causa delle alte temperature esterne il nostro organismo tende a perdere con maggior rapidità sali minerali e liquidi. Si tratta, infatti, di un ortaggio molto utile per chi ha problemi di drenaggio ed è alla ricerca di sostanze depurative e diuretiche.

Grazie all’importante presenza di iodio può rivelarsi un vero toccasana per tutti i pazienti che soffrono di ipertiroidismo. Come la maggior parte degli alimenti ricchi in fibre, l’asparago di mare è anche in grado di regolarizzare il passaggio delle feci nel tratto intestinale, contribuendo così a lottare contro condizioni fastidiose come la stipsi (cioè le difficoltà nella defecazione), la diarrea e il colon irritabile.

C’è anche una storia molto curiosa e interessante che riguarda questo prodotto ma che è legato principalmente ad alcune vecchie leggende, da prendere con le necessarie pinze. Si dice infatti che il vegetale possegga particolari proprietà benefiche per il nostro sistema immunitario: questa credenza nasce dal fatto che in passato i marinai facevano scorte di quest’erba per i lunghi viaggi in mare perché, a quanto pare, li avrebbe potuti proteggere dalle malattie.

Infine, ricordiamo che l’alto contenuto proteico dell’asparago di mare lo rende un ottimo prodotto sostituto della carne per tutti gli individui che abbiano scelto di intraprendere una dieta vegetariana o strettamente vegana.

Dove si può trovare l’asparago di mare

Non si tratta, in ogni caso, di un prodotto facilmente reperibile nei supermercati come altri tipi di verdura. In generale si può acquistare praticamente soltanto online, o eventualmente si può raccogliere in autonomia durante le passeggiate al mare; non è da escludere, comunque sia, che la salicornia sia disponibile in alcune pescherie molto fornite o dal proprio fruttivendolo di fiducia (la probabilità è maggiore nelle zone marittime).

Nel caso in cui si decida di raccoglierla da soli è però necessario porre attenzione al luogo in cui è cresciuta: è infatti sconsigliabile fare incetta di questo prodotto in aree particolarmente inquinate.

La sua stagione inizia nel mese di maggio e si conclude a settembre: dopo essere stata prelevata dal terreno è importante consumarla entro un massimo di 15 giorni. In attesa di poterla gustare bisognerà avere cura di conservarla ad una temperatura compresa fra gli 8° e i 16°.

Esistono controindicazioni?

La comunità scientifica non ha almeno per il momento segnalato particolari problematiche che possono emergere dal consumo di questo vegetale. Non risultano infatti interazioni di sorta fra l’ingerimento della pianta con farmaci o altre sostanze. Come sempre in questi casi è bene consultare il proprio medico di fiducia (o un nutrizionista esperto) per capire quali sono le quantità più adeguate da consumare e per verificare la presenza di eventuali allergie o intolleranze.

L’unico reale accorgimento che è importante sottolineare è legato alla sua preparazione in cucina: trattandosi di un prodotto di per sé molto sapido è sconsigliato aggiungere troppo sale alle preparazioni che già lo includono.

L’asparago di mare in cucina

Sono numerosi i possibili utilizzi di questo gustoso ingrediente, considerato particolarmente pregiato soprattutto per il suo sapore acidulo e leggermente amarognolo.

Il primo step per utilizzare il vegetale per qualunque preparazione è metterlo in ammollo per almeno 24 ore: in questo modo l’asparago di mare spurgherà tutto il sale in ecesso accumulato. Fatto ciò, la verdura potrà essere consumata a piacere, per esempio, con un semplice filo d’olio, succo di limone e con un po’ di sale e pepe dopo essere stata sbollentata per alcuni minuti. Con questa modalità di preparazione il prodotto può anche rivelarsi un ottimo complemento per una gustosa bruschetta.

I fusti della pianta possono inoltre essere sfruttati per rendere più gustose frittate, zuppe, insalate fresche, farinate eccetera. Un altro utilizzo decisamente originale dell’asparago di mare è la polvere, che è possibile ottenere triturando finemente i suoi steli essiccati: questo preparato (da conservare in un barattolo chiuso al riparo dalla luce) potrà così andare a sostituire il classico sale iodato da cucina.

Un’idea gustosa per un piatto di pasta originale

Vediamo ora quale può essere una delle numerose ricette che hanno l’asparago di mare come protagonista del piatto. Qui di seguito gli ingredienti per due persone:

  • 200 gr di asparago di mare
  • 180 gr di spaghetti
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 pizzico di peperoncino
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva

La preparazione è davvero molto semplice e a prova di neofiti. Prima di tutto bisognerà pulire accuratamente la pianta e metterla a bollire in abbondante acqua bollente, rigorosamente non salata. Dopo averla fatto lessare per qualche minuto si potrà scolare la verdura, avendo cura di eliminare il filetto più duro e coriaceo che si trova al centro.

Successivamente si potrà passare alla preparazione del condimento vero e proprio: in una padella antiaderente andremo ad aggiungere l’olio dove faremo rosolare l’aglio e il peperoncino, ingredienti che andranno cotti per qualche minuto per poi essere rimossi dalla pentola, dove si dovrà aggiungere l’asparago di mare.

Nel frattempo, mentre la verdura rosola in padella, si dovrà cuocere la pasta e quando sarà quasi cotta al dente la si potrà scolare, aggiungendola poi direttamente nella stessa padella dove ha cotto la verdura. Una volta terminata la cottura in padella, la pasta potrà essere servita ben calda.