Come scegliere il frullatore ad immersione

frullatore

Elettrodomestico utile e funzionale, il frullatore ad immersione ha una serie di caratteristiche che dovrebbero essere prese in considerazione quando si voglia acquistarne uno

Nella scelta del frullatore, che si tratti di uno tradizionale o ad immersione, bisogna valutare punti deboli e caratteristiche migliori dei modelli presenti in commercio, considerando le varie componenti e l’utilità di ciascuno di questi. Trattandosi di un elettrodomestico sicuramente più versatile del mixer, può essere utilizzato per preparare frullati e zuppe, ma anche per macinare il caffè e sbizzarrirsi con una serie di preparazioni. Alla scelta del frullatore concorrono sicuramente diversi fattori, i principali dei quali sono i seguenti:

  • il tipo di preparazione che si vuole realizzare (calda/fredda): in tal senso si potrà scegliere tra un frullatore tradizionale o uno che ha anche la modalità cottura;
  • il numero di persone da servire per determinare la capacità della caraffa/del bicchiere;
  • la manutenzione del frullatore;
  • la potenza minima necessaria alla preparazione dei cibi;
  • gli accessori utili alle proprie esigenze;
  • gli aspetti ergonomici e il design;
  • il budget.

Ecco una guida per un acquisto consapevole.

Frullatore tradizionale, multifunzione e minifrullatore vs frullatori ad immersione

Bisogna sapere che esistono quattro principali categorie di frullatori: i tradizionali, i multifunzione, i minifrullatori e i frullatori ad immersione. I tradizionali sono utilizzati primariamente per le preparazioni fredde, perfetti per frullare frutta e verdura, tritare il ghiaccio o le erbe. Sicuramente sono più potenti di un mixer e hanno delle funzioni che quest’ultimo non ha.

Il frullatore multifunzione, oltre a svolgere le attività di un tradizionale, può anche cuocere i cibi. Grazie alla presenza di una caraffa resistente al calore riesce a mantenere la giusta temperatura delle preparazioni. Può essere utilizzato sia per bevande rinfrescanti che per creare zuppe calde. Questi tipi di frullatore si dividono in due tipologie:

  • con resistenza: funzionano mediante resistenze elettriche. La loro temperatura può variare tra i 60°C e i 100°C, sono molto versatili e dispongono di diversi programmi;
  • ad attrito: il funzionamento si basa sulla rotazione di lame ad alta velocità, che riscaldano quindi gli alimenti per attrito. Si tratta di frullatori rumorosi ma che garantiscono una consistenza omogenea ed una cottura rapida degli alimenti.

Il minifrullatore, infine, ha la particolarità di avere un contenitore richiudibile al posto del bicchiere. Permette di portare con sé la preparazione senza doverla trasferire in un thermos, per cui è un modello molto versatile. In commercio è presente con nomi diversi a seconda dei produttori: frullatore mix&go, personal blender, frullatore portatile ecc.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Il frullatore ad immersione è sempre più richiesto rispetto al classico, dato che è più versatile e occupa meno spazio. In genere, quando se ne acquista uno, viene consegnato anche un bicchiere in dotazione di cui è importante valutare le giuste dimensioni.

Corpo macchina

Il corpo macchina è quella parte del frullatore in cui si trova il motore che genera la potenza da trasmettere alle lame per il taglio. Da tenere in considerazione, in questo caso, è soprattutto il wattaggio. Un wattaggio elevato consente infatti di lavorare bene anche con una capienza superiore o per tritare ghiaccio, ad esempio. Una potenza più bassa comporta il rischio di stressare e surriscaldare il motore. Per un frullatore ad immersione con molte funzioni, si dovrebbe optare per almeno 400 W. Il motore di un minipimer viene classificato genericamente in due modi:

  • a corrente continua: in questo caso, il motore ha una potenza compresa tra i 200 e gli 800 W, in grado di frullare anche il ghiaccio;
  • a corrente alternata: si tratta di un modello professionale, con una potenza compresa tra i 150 e 300 W che può essere adoperato senza correre il rischio di un surriscaldamento.

Velocità

I modelli più semplici funzionano ad una singola velocità, che può essere azionata in modo continuativo o ad intermittenza, solitamente premendo un pulsante. I modelli più sofisticati presentano invece due o più velocità, oltre che funzionamento a impulsi o continuo. I frullatori di fascia più alta presentano poi, solitamente, un selettore che permette di scegliere tra diverse velocità o regolarle in maniera progressiva tramite apposita manopola. La scelta dipende ovviamente dalla destinazione di utilizzo: per frullati e passati di verdura è sufficiente un’unica velocità. Se si desidera, invece, poter trattare frequentemente prodotti diversi (frutta secca o ghiaccio) è sicuramente meglio orientarsi verso un modello che consenta la scelta di diverse velocità. Sono ottimi i minipimer dotati di velocità turbo, pensata per i cibi particolarmente duri.

La caraffa: capienza e materiali

Nella scelta del frullatore sono importanti le dimensioni della caraffa. L’ideale sarebbe evitare un prodotto con capienza troppo limitata. Se, tuttavia, si è sicuri che l’utilizzo sarà limitato a qualche bicchiere di frullato non è necessario scegliere modelli con elevata capienza. Conoscere la quantità necessaria (per persona, per ogni preparazione) è un ottimo modo per determinare le dimensioni della caraffa più adatta alle proprie esigenze.

Le capacità variano dai 300 ml sino ai 2 L, per cui è importante valutare il numero di persone da servire abitualmente. Nel caso dei mini frullatori, invece, la capacità si aggira invece tra i 350 e i 750 ml. Sono progettati, infatti, per essere trasportati, motivo delle loro ridotte dimensioni.

Nel caso di un frullatore ad immersione le dimensioni del bicchiere sono importanti, ma meno rispetto a quanto accade per un prodotto classico. Questo perché lo strumento può essere utilizzato in qualsiasi recipiente abbastanza largo da contenere l’asta metallica.

Per quanto riguarda i materiali, certamente i prodotti in plastica si graffiano più facilmente rispetto al vetro, che ha anche il vantaggio di poter conservare meglio il liquido ottenuto. Lo svantaggio del vetro è sicuramente però quello di rendere la caraffa più pesante e fragile. Esiste anche la possibilità di optare per i bicchieri in plastica tritan: si tratta di materiale termoplastico, esteticamente bello e facile da maneggiare. Ultima opzione è l’acciaio inox, praticamente indistruttibile, che è leggero e mantiene la temperatura.

A prescindere dalla tipologia di materiale, il bicchiere dovrebbe comunque essere graduato in modo da poter verificare quale siano le quantità immesse nel seguire una particolare ricetta. Importante è poi la lunghezza del cavo, mentre il peso non incide particolarmente sulla scelta. In genere, un frullatore ad immersione non supera mai 1,5 kg. Quello che maggiormente conta è invece la dimensione dell’asta: meglio preferire un’asta lunga con cupola antischizzo ad una troppo corta.

Sicurezza

Al fine di prevenire incidenti domestici, i frullatori di ultima generazione sono tutti dotati di funzione interlock. Tale funzione blocca l’avvio del motore nel caso in cui il recipiente o il coperchio non siano inseriti nel modo corretto. In termini di sicurezza, può essere importante anche che il modello scelto abbia una un manico non troppo voluminoso, ergonomico e con presa antiscivolo.

Accessori

Qualora il modello scelto presenti pochi accessori, una staffa a muro migliora di molto l’organizzazione del lavoro e dello spazio. Bisognerebbe assicurarsi che gli accessori presenti siano in inox o plastica, in modo da poterne rendere più semplice il lavaggio.

Caratteristiche qualitative

Caratteristiche non meno importanti sono le lame e il design. In quanto alle lame, bisogna sapere che maggiore sarà il loro numero, maggiore sarà l’efficienza del frullatore. Frullatori a 6 lame sono in grado di tritare e frullare facilmente anche gli elementi più duri; se le lame sono dentate, saranno ancora più efficienti. Nel caso in cui si abbia intenzione di frullare solo frutta e verdura, sarà sufficiente optare per un modello con 4 lame. Non solo il numero, ma anche la forma delle lame incide di molto sulle prestazioni del dispositivo. Quelle ideali sono lame lunghe, in modo da evitare che si depositino alimenti al di sotto di essere. Molto importante è anche che siano piegate e orientate in modo diverso, in modo da raggiungere in maniera uniforme gli alimenti e lavorare con velocità maggiore. Il profilo è altrettanto importante: per ottenere preparazioni omogenee, è bene scegliere apparecchi con lame miste, in parte lisce ed in parte seghettate.

Attenzione anche al design! Se l’elettrodomestico rimane a vista in cucina, bisognerebbe di assicurarsi di scegliere un modello esteticamente carino. Un’attenzione particolare va rivolta a ergonomia e praticità, considerando che si tratta di dispositivi utilizzati quasi quotidianamente. Ciò significa che i supporti antiscivolo sono indispensabili e che la caraffa deve disporre di un sistema di bloccaggio che ne garantisca stabilità mentre il frullatore è in funzione. In quanto ai comandi, in un frullatore tradizionale, anche questi dovrebbero essere rivestiti di materiale antiscivolo. Alcuni modelli più recenti dispongono di schermo con comandi touch: la differenza non è determinante, ciò che conta è che siano chiari, intuitivi e semplici da azionare.

Nella scelta, il consiglio è di tenere in considerazione anche la conformazione del piede del frullatore ad immersione. La maggior parte dei modelli in commercio ha un piede con pratica forma a campana, che consente di evitare gli schizzi.

Manutenzione

Per un utilizzo pratico e semplice, è bene assicurarsi che le lame siano lavabili in lavastoviglie. Alcuni modelli dispongono di un programma pulizia, che può rivelarsi particolarmente utile. Generalmente, le lame dei frullatori a resistenza e ad attrito sono raramente rimovibili. Il consiglio è, dopo l’uso, di sciacquare bicchiere e coperchio per poi azionare il frullatore con acqua e detersivo per piatti. Nel caso del frullatore ad immersione, questo ha sicuramente l’enorme vantaggio di poter essere smontato ed occupare meno spazio; se ha pochi accessori, in genere presenta una staffa da appendere al muro che può contenere sia manico che asta, ottima soluzione per utilizzare gli spazi in modo ottimale. Bisognerà assicurarsi, però, specie per i modelli con molti accessori, che siano in acciaio inox o plastica e quindi siano lavabili in lavastoviglie per evitare di perdere molto tempo a pulire i residui sulle lame o sulla frusta.

Prezzi

I prezzi possono variare di molto a seconda di alcuni parametri: incidono sul prezzo anche il numero degli accessori, la potenza, la qualità/il materiale del bicchiere scelto e il numero di velocità da impostare.

In linea di massima, i prezzi potrebbero essere i seguenti:

  • il minipimer di fascia bassa: solitamente, il costo dei frullatori ad immersione base si aggira intorno ai 15/20 euro. Si tratta di modelli dotati esclusivamente di gamba con lama, privi di accessori e realizzati interamente in plastica. Questi prodotti sono in grado di frullare ed emulsionare ma hanno una potenza che non supera i 300/400 W. Non è inoltre previsto che il motore si possa staccare dalla gamba, per cui il tutto dovrebbe essere lavato a mano.
  • il minipimer di fascia media: ha un costo compreso tra i 30 e i 60 euro. Si tratta spesso di elettrodomestici “vecchia versione”, surclassati da nuovi modelli. Presenti scontati in commercio, in genere presentano un bicchiere graduato e fruste per montare. Il costo varia a seconda di quali siano gli accessori disponibili, mentre la potenza può arrivare fino a 650 Watt, essendo quindi in grado di tritare moltissimi ingredienti con facilità. Il materiale più comunemente scelto è l’alluminio, utilizzato per la gamba e le lame. Talvolta, il frullatore di fascia media può essere dotato di bicchiere a grattugia;
  • il minipimer di fascia alta: in genere il prezzo supera i 70 euro, ma ci si trova di fronte modelli con moltissimi accessori. Si comportano, in qualche modo, alla pari di veri e propri robot da cucina: sono infatti in grado di frullare, sminuzzare, triturare. Solitamente sono in acciaio inox e le loro parti sono completamente smontabili e lavabili in lavastoviglie. Hanno potenza elevata, che solitamente supera gli 800 W. Offrono anche la possibilità di acquistare accessori supplementari e montarli al corpo motore.