Si sente spesso parlare dei pericoli connessi alla presenza di parabeni in prodotti per il viso e per il corpo, detergenti e creme. Ecco come riconoscerli con un semplice sguardo alla lista degli ingredienti e la lista dei più pericolosi
I parabeni sono diventati famosi da qualche anno nei cosmetici. Dopo che per anni la scienza ne aveva indicato i pericoli, i consumatori li scartavano, anche le aziende produttrici hanno iniziato a pubblicizzare sulle etichette Parabens free.
Ma di cosa si tratta? Parliamo di composti chimici organici che hanno funzione battericida e fungicida, motivo per il quale vengono ancora utilizzati spesso come conservanti nei prodotti cosmetici, dai saponi alle creme, fino ai prodotti per capelli. Il loro ruolo è impedire la formazione di funghi, batteri e microrganismi, permettendo di mantenere la composizione dei prodotti praticamente inalterata nel tempo. Da diversi anni se ne studia la tossicità o gli effetti che potrebbero causare in seguito ad un uso quotidiano e prolungato, specie se localizzato. A queste sostanze viene per esempio imputato un maggior rischio di sviluppare carcinoma del seno.
Bisogna ricordare, comunque, che nei cosmetici in commercio è spesso limitata la concentrazione dei parabeni a soli alcuni composti. Anche a seguito di utilizzi cronici e abituali, le concentrazioni di questi composti parabenici si mantengono comunque a livelli molto bassi, almeno secondo quanto riportato da alcuni studi scientifici, che però ne rivelano la possibilità di accumulo a livello dello strato corneo dell’epidermide.
Relazione con l’obesitÃ
Uno studio condotto dall’istituto di ricerca Helmholtz di Lipsia e pubblicato su Nature Communications ha messo in evidenza come possa esistere una correlazione tra la probabilità di avere figli obesi e l’esposizione a sostanze chimiche, in particolare i parabeni. I ricercatori si sono occupati della misurazione dei livelli di butyl paraben nelle urine di 629 madri che avevano compilato un questionario rispetto ai cosmetici utilizzati alla 34esima settimana di gestazione. È emerso che i parabeni hanno la capacità di alterare gli ormoni, potendo interferire con la normale funzione endocrina ed interrompendo sintesi, secrezione, trasporto, legame, azione o eliminazione di ormoni naturali. Anche l’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha classificato il butylparaben come sostanza estremamente preoccupante, dato che neanche l’Echa è stata in grado di identificare un livello sicuro di esposizione a questo parabene. Anche l’Ewg, una Ong americana attiva nell’ambito della tutela dell’ambiente e della salute, richiede da anni la rimozione dai cosmetici dei parabeni a catena lunga, incluso lo stesso butylparaben.
Elenco dei composti più dannosi
I parabeni maggiormente dannosi per la salute sono i seguenti:
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- methylparaben
- ethylparaben
- propylparaben
- isobutylparaben
- butylparaben
- benzylparaben
- isobutylparaben
- isopropylparaben
Limiti in Europa
Recentemente sono state avanzate alcune restrizioni: per alcuni parabeni è stato vietato l’impiego, per altri si è stabilito di diminuire le quantità consentite. Questo è ad esempio il caso del methylparaben, presente principalmente in cosmetici, shampoo e saponi. Alle attuali concentrazioni (0,4% se usato solo, 0,8% se impiegato con altre sostanze) viene ritenuto sicuro dalle autorità europee, anche se i dati pubblicati su Environmental Health Perspectives relativi a ricerche svolte dall’Università di Berkeley fanno emergere la potenziale pericolosità anche a piccole dosi. E che la scelta di cosmetici senza queste sostanze è importante per non accumulare interferetnti endocrini.
Altri composti sono vietati soltanto in alcuni prodotti, ad esempio in prodotti non risciacquabili come salviette, creme e lozioni, destinati a bambini sotto i 3 anni.