Quali sono le cause e i rimedi per l’herpes labiale

herpes

Non esiste ancora un vaccino per l’herpes labiale ma si possono modificare i comportamenti che ne favoriscono diffusione e contagio. Molti rimedi naturali (cioccolato, yogurt e limone in primis) sono solo leggende mai dimostrate dalla scienza che possono persino aggravare la situazione.

 

L’herpes labiale è una infezione virale della cute o delle mucose molto comune. Sempre più diffusa, infatti si stima che oggi 4 persone su 5 abbiano nel sangue anticorpi contro il virus herpes, tipico delle lesioni labiali. Questo significa che, anche in forma del tutto silente, queste persone hanno avuto durante la loro vita almeno un “incontro” con il virus. Un corpo estraneo e “silenzioso” che non a caso, un decennio fa, riguardava metà popolazione mondiale. Dieci anni dopo l’organismo si sta adattando, ma non si possono escludere rischi futuri dovuti a mutazioni dei virus

Nella maggior parte dei casi i segni sono visibili e si manifestano con eruzioni vescicolari riunite “a grappolo”. Le vescicole compaiono sulla pelle quasi all’improvviso.

L’herpes labiale (nel linguaggio medico si chiama herpes labialis) è una condizione conosciuta anche come “febbre delle labbra” o “febbre sorda”. Più genericamente si tratta di una malattia infettiva causata prevalentemente dal virus herpes simplex tipo 1 (HSV-1) appartenente alla famiglia degli herpes virus.

 

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Perché appare l’herpes sulle labbra?

Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) illustrano le cause di questa patologia.

  • Può essere provocato anche, seppure in misura minore, dal virus herpes simplex tipo 2 (HSV-2) che, di solito, causa l’herpes genitale, sessualmente trasmissibile.
  • Il contagio con il virus herpes simplex tipo 1 avviene attraverso la saliva, i baci o, in generale, tramite contatto diretto con le persone infette. Il virus penetra nell’organismo attraverso la pelle e le mucose, dove infetta le cellule epiteliali e ne determina la morte. Ciò si traduce nella formazione di piccole bolle, lesioni e vescicole biancastre, o rossastre, piene di siero e localizzate prevalentemente sulle labbra. Talvolta, l’herpes labiale può manifestarsi anche su guance, naso e palato.

 

Il virus contagia solo l’uomo e si trasmette da persona a persona tramite contatto.

La prima infezione in genere si verifica durante l’infanzia e può avvenire anche in assenza di disturbi, quindi asintomatica. Determina una reazione del sistema di difesa dell’organismo che, tuttavia, non elimina il virus che rimane nel corpo per tutta la vita.

Avendo affinità per il tessuto nervoso, il virus raggiunge le terminazioni nervose presenti nel punto in cui è avvenuto il contatto e i gangli nervosi locali. Qui rimane inattivo (nella cosiddetta fase latente), in perfetto equilibrio con le difese immunitarie dell’organismo.

 

Quando appare l’herpes?

Alcuni stimoli di diversa natura, quali febbre, stress emotivi e fisici, mestruazioni, interventi chirurgici, infezioni, terapie immunosoppressive, esposizione ai raggi ultravioletti e/o al freddo, alterano le difese immunitarie e creano le condizioni favorevoli alla riproduzione del virus ed alla sua migrazione dal ganglio neuronale alla cute attraverso la via nervosa, causando la recidiva. In questi casi il virus passa dalla fase latente a quella manifesta, in cui si vede.

Una volta penetrato nell’organismo, il virus si annida nei gangli neuronali locali, dove può rimanere inattivo anche per lunghi periodi. Poi, in occasione di cali delle difese immunitarie, periodi di stress, affaticamenti può riattivarsi dando luogo ad un’altra infezione, la recidiva. Le infezioni erpetiche, infatti, sono note per la loro capacità di ripresentarsi periodicamente.

 

L’herpes rimane per sempre ed è contagioso

Un vaccino efficace contro l’infezione da Herpes Simplex non è ancora in uso nella pratica clinica, ma è in via di sviluppo.

Il dottor Michele Cardone, esperto di Dermatologia e Venereologia dell’Irccs Humanitas, mette in guardia dal rischio contagio: “Il virus che causa l’herpes labiale si diffonde facilmente da persona a persona. Ci si può infettare, ad esempio, tramite il bacio, condividendo posate, bevendo dallo stesso bicchiere, o tramite il contatto di altro tipo, anche sessuale, con una persona infetta. Rispettare le principali misure igieniche e rivolgersi allo specialista quando si sviluppano sintomi è il primo passo da fare, in modo da proteggere sé e gli altri”.

 

Come si cura l’herpes labiale

In genere, dopo l’eruzione e la comparsa delle lesioni comincia il processo riparativo, che dura di solito 7/10 giorni, con la formazione delle croste.

Allo stato attuale non esistono medicinali che consentano di debellare completamente l’herpes simplex tipo 1 dall’organismo. Il trattamento prevede l’uso di farmaci antivirali specifici (prevalentemente l’Aciclovir), generalmente per uso locale sotto forma di creme.

Questi farmaci non cambiano di molto il decorso della malattia. Le applicazioni locali di creme contenenti Aciclovir o suoi derivati hanno infatti una modesta efficacia nel ridurre le lesioni, ma riducono la sensazione di dolore e bruciore e vanno utilizzate nei casi lievi di infezione per diminuire i disagi o per ridurre il rischio di contagio.

Tutte le applicazioni locali sono efficaci soltanto se iniziate nella fase prodromica, cioè nelle prime 48 ore.

Per togliere il sintomo del prurito e del bruciore e impedire che si verifichino anche delle altre infezioni sulle lesioni cutanee può essere applicato del gel al cloruro d’alluminio (detto Gel astringente), da spalmare anche più volte al giorno.

Le forme più gravi di herpes labiale possono richiedere una cura farmacologica antivirale da prendere per bocca (orale) o per iniezione endovenosa (via infusionale endovenosa), sotto controllo medico. Gli antivirali per via orale come Aciclovir o Valaciclovir sono efficaci nel trattamento dell’herpes e possono essere usati, nei casi più gravi, per 5 – 7 giorni. La decisione da parte del medico di prescrivere cure con antivirali per via orale si basa sull’intensità e sulla localizzazione delle manifestazioni e sulla frequenza delle recidive.

La diagnosi non è complessa: è sufficiente che il medico osservi la parte malata, esaminando bene la sede e la distribuzione delle lesioni, e si informi sull’eventuale presenza di sintomi comparsi prima delle lesioni cutanee, quali sensazione di calore, dolore e prurito. Questi sono i sintomi prodromici.

Invece, nei casi più difficili può essere necessario l’impiego di analisi di laboratorio. La certezza che si tratti di un’infezione da herpes simplex tipo 1, tuttavia, può essere data solo dal ritrovamento del virus nel materiale biologico prelevato dalle lesioni.

 

Come prevenire l’herpes labiale

Non si può eliminare ma si possono correggere i comportamenti. Per evitare che compaia di nuovo è bene evitare di esporsi a quei fattori scatenanti che ognuno ha sperimentato in passato. Dunque, evitare:

  • Fumo di sigaretta;
  • Consumo di alcol;
  • Stress;
  • Poco sonno;
  • Esposizione solare prolungata o senza protezione adeguata.

 

L’igiene può fermare la diffusione di herpes

La prevenzione delle infezioni virali e erpetiche si effettua osservando le principali norme igieniche. Per evitare di diffondere l’herpes labiale ad altre persone o ad altre parti del proprio corpo, sono necessarie semplici precauzioni. Ecco cosa fare:

  • Evitare il contatto con la pelle di persone infette mentre sono presenti vescicole. Il virus si diffonde più facilmente quando ci sono secrezioni umide dalle bolle e dalle lesioni;
  • Evitare di condividere utensili, asciugamani, posate e altri oggetti che possano diffondere il virus quando sono presenti le vescicole;
  • Mantenere le mani pulite, lavarsi spesso e accuratamente le mani prima di toccare sé stessi e le altre persone, specialmente i bambini.

 

Cogliere i sintomi è importante per la diagnosi e per evitare la diffusione del virus tra persone o altre parti del corpo. Per questo è importante intervenire quando:

  • Compaiono vescicole rosse ripiene di liquido limpido;
  • Si avverte dolore e bruciore nelle zone in cui sono presenti le vescicole;
  • Si sente prurito e momentanea perdita della sensibilità al tatto.

Le vescicole possono scoppiare, esponendo la pelle al rischio di ulteriori infezioni. A distanza di alcuni giorni dalla loro comparsa possono formarsi piccole crosticine umide che poi diventano secche. Le croste si staccano facendo sanguinare la pelle fino a che non si rinnova il tessuto cutaneo.

 

L’infezione passa attraverso diverse fasi, cui si accompagnano specifici disturbi importanti da cogliere:

  • Nella fase prodromica (che precede la comparsa dei disturbi)

Il virus inizia a replicarsi nella pelle, più comunemente sul labbro, dando una sensazione localizzata di tensione, formicolio e pulsazione. Con il passare del tempo, generalmente da poche ore a 48 ore, è possibile avvertire un senso di pizzicore (definito anche “punture di spillo” sulle labbra) o bruciore, talvolta di dolore. Poi sulla pelle appare un piccolo punto gonfio, duro e doloroso;

 

  • Fase infiammatoria

In questo momento sulla zona delle labbra compaiono minuscole macchie rosse che, via via, si ingrandiscono riempiendosi di un liquido giallo traslucido fino a formare delle piccole vescicole disposte a grappolo lungo il bordo esterno delle labbra. Queste bollicine possono raggiungere dimensioni che vanno dai 2 ai 5 mm. Durante questa fase, che può durare dai 2 ai 3 giorni, il picco di contagiosità dell’herpes aumenta considerevolmente. L’herpes labiale può anche verificarsi intorno al naso, sulle guance o sul palato;

 

  • Fase ulcerosa (è il momento più complicato)

Accade che le vescicole tendano a scoppiare scoprendo la pelle sottostante e rilasciando il liquido (estremamente infettivo) al loro interno. Compare il dolore. La rottura delle bollicine dà luogo a un’unica grande lesione di colore rosso che, spesso, rende complicate alcune attività quotidiane come bere o lavarsi i denti;

 

  • Formazione della crosta (fase meno contagiosa)

Sopra l’ulcera scoperta si forma una sottile pellicola che poi si indurisce a formare una crosta. Sotto questa protezione la pelle comincia a riformarsi. La presenza della crosta, tuttavia, causa notevoli fastidi come forte senso di prurito e di secchezza e, non essendo elastica, tende a rompersi mentre si parla o si sorride causando piccole ferite sanguinanti e acuendo il senso di prurito. Questo stadio, di solito, è il più lungo, e il meno contagioso, e va dai 3 ai 4 giorni. Al termine, la crosta cade e la pelle sottostante appare riparata.

 

Altri segnali importanti

Nella fase successiva alla comparsa dell’herpes alcune persone sperimentano disturbi simili a quelli dell’influenza (sindrome para-influenzale), come:

  • Febbre;
  • Gengive dolorose;
  • Dolori muscolari;
  • Mal di testa;
  • Gola infiammata;
  • Malessere generale;
  • Linfonodi ingrossati.

I sintomi variano a seconda che si tratti del primo episodio o di una recidiva. Le recidive, di solito, compaiono ogni volta nello stesso punto e tendono ad essere meno gravi rispetto al primo focolaio.

 

L’herpes può aggravarsi?

In alcune persone il virus può provocare problemi in altre parti del corpo, tra cui:

 

  • Dita della mano

Sia l’herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) che di tipo 2 (HSV-2) possono diffondersi alle dita. Questo tipo di infezione è spesso definita come patereccio erpetico. È osservabile nei bambini con l’herpes labiale che hanno l’abitudine di succhiarsi il pollice o negli operatori sanitari esposti alle secrezioni presenti sulla bocca. Negli adulti la lesione può verificarsi anche a seguito del contatto con genitali infetti da HSV-2;

 

  • Occhi

L’herpes simplex di tipo 1 talvolta può causare infezioni agli occhi che, se ripetute, possono lasciare cicatrici e lesioni, con conseguenti problemi di vista o cecità;

 

  • Soggetti con eczema

Le persone che hanno un eczema sono a più alto rischio di avere un herpes labiale diffuso su tutto il corpo (eczema erpetico).

 

  • Rischi per altri organi

Nelle persone con un sistema immunitario indebolito, il virus può colpire anche organi come il midollo spinale e il cervello, causando encefaliti.

Le malattie, le condizioni e le terapie che aumentano il rischio di complicazioni includono: infezione da HIV / AIDS; gravi ustioni; eczema; chemioterapia contro il cancro; farmaci anti-rigetto per trapianti di organi.

 

Yogurt e cioccolato sono rimedi giusti contro l’herpes?

La rete abbonda di consigli e di cosiddetti “rimedi della nonna” per alleviare dolori e pruriti da herpes labiale. Tuttavia gli effetti di molti di questi lenitivi naturali, o a base di alimenti, non sono dimostrati scientificamente.

Alcune proprietà nutritive potrebbero funzionare, ma non è detto che siano sufficienti o collegabili. Uno dei rimedi più diffusi e legati alle leggende popolari include l’utilizzo di miele, yogurt, olio, limone e aceto da applicare sulla parte dolorante o infetta. Queste sostanze sono pure controindicate poiché potrebbero provocare la rottura delle vescicole e il trasporto del liquido infettivo in altre parti del viso, aggravando ulteriormente la situazione.

Non funziona neppure il cioccolato, spesso indicato per evitare le recidive. L’herpes potrebbe in realtà sempre tornare, favorito soprattutto (ma non solo) dai comportamenti sopra illustrati.