Che cos’è il modello Red e come funziona: i soggetti chiamati a presentalo e le modalità previste dall’Inps. A cosa serve questa dichiarazione della situazione reddituale e come viene intesa dall’Istituto nazionale di previdenza sociale.
Uno strumento molto utilizzato dall’Inps, Istituto nazionale di previdenza sociale, per il controllo e il monitoraggio sulle prestazioni previdenziali e assistenziali integrative collegate al reddito è il modello Red, ovvero la dichiarazione della situazione reddituale. L’Istituto chiede più nello specifico ai pensionati che beneficiano delle misure in precedenza dette di confermare, a cadenza annuale, di avere ancora il diritto a ricevere l’importo previsto per la prestazione. Tale modello può essere consegnato seguendo diverse modalità, sia digitali che non, con anche i soggetti tenuti a presentarlo che possono variare al mutare delle specifiche situazioni reddituali dei contribuenti.
Modello Red, cos’è e a cosa serve
A chiarire tutte le regole operative in merito al modello Red 2022/2023 è stato l’Inps stesso nel suo messaggio n. 1497/2022. In esso sottolinea che se il pensionato ha già presentato la dichiarazione dei redditi completa, tramite modello 730 Redditi PF, non dovrà presentare anche il RED, in quanto quest’ultimo modello è richiesto solo nei casi in cui, per qualsiasi motivo, non siano state trasmesse delle informazioni reddituali all’Inps. Nel momento in cui, invece, i pensionati titolari di prestazioni previdenziali e assistenziali integrative collegate al reddito devono presentare il modello RED, è necessario che vengano indicati anche i redditi del coniuge così come quelli dei componenti del nucleo familiare rilevanti ai fini della prestazione. In questo modo l’Istituto nazionale di previdenza sociale potrà confermare il diritto del pensionato alla prestazione e stimare l’importo esatto della pensione. Ma quali sono le prestazioni reddituali collegate al reddito sulle quali l’Inps effettua delle verifiche? A rispondere a queste domande è stata la circolare dell’Istituto n.195 del 2015, che ha elencato tutti i casi in cui i pensionati che ricevono specifiche prestazioni sono obbligati ad inviare il modello RED se non hanno già trasmesso la propria dichiarazione dei redditi. Si tratta, nello specifico:
- dell’integrazione al minimo, art. 6, comma 1, L. n. 638/1983 delle pensioni con decorrenza anteriore all’anno 1994, e s.m.e i.
- della sospensione della pensione di invalidità, art. 8, comma 1, L. n. 638/83 e s.m.e i.
- dell’integrazione al minimo dell’assegno di invalidità, art. 1, comma 4, L. n. 222/1984 e s.m.e i.
- dell’integrazione al minimo, art. 4, commi 1 e 1 bis, d.lgs. n. 503/1992, e s.m.e i., delle pensioni con decorrenza dall’anno 1994.
- della maggiorazione sociale, art. 1, L. n. 140/85, art. 1, commi 1 e 4, L. n. 544/1988 e art. 69, comma 3, L. n. 388/2000 e s.m. e i.
- della pensione sociale, art. 26, comma 1 e 3, L. n. 153/1969, e s.m. e i.
- dell’assegno sociale, art. 3, commi 5 e 6, L. n. 335/1995 e s.m. e i.
- dell’aumento della pensione sociale, art. 2, L. n. 544/1988 e art. 70, comma 2, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- dell’assegno per il nucleo familiare, art. 2, commi 2 e 9, L. n. 153/1988 e s.m.e i.
- dei trattamenti di famiglia, art. 23, comma 1, L. n. 41/1986, e s.m.e i.
- dell’incumulabilità della pensione ai superstiti con i redditi, art. 1, comma 41, L. n. 335/1995 e s.m.e i.
- dell’incumulabilità dell’assegno ordinario di invalidità con i redditi da lavoro, art. 1, comma 42, L. n. 335/1995 e s.m.e i.
- della revisione straordinaria dell’assegno di invalidità, art. 9, L. n. 222/1984 e s.m.e i.
- della pensione sociale ed assegno sociale erogati ai mutilati e invalidi civili e ai sordomuti oltre il 65° anno di età, art. 12, comma 3, L. n. 412/1991 e s.m.e i.
- dell’incumulabilità con i redditi da lavoro autonomo, art. 11, comma 9, L. n. 537/1993 e s.m.e i.
- del mantenimento dell’integrazione al minimo nell’importo cristallizzato al 30/09/83, sentenza C.C. n. 240/1994, art. 1, commi 181 e 184, L. n. 662/1996 e s.m.e i.
- degli aumenti di Lire 100.000 dal 1° gennaio 1999 e di Lire 18.000 dal 1° gennaio 2000 per le prestazioni di invalidità civile erogate con le regole della pensione sociale (nati prima del 1° gennaio 1931), art. 67, comma 3, L. n. 448/1998 e art. 52, comma 2, L. n. 488/1999 e s.m.e i.
- degli aumenti di Lire 100.000 dal 1 ° gennaio 1999 e di Lire 18.000 dal 1° gennaio 2000 per le prestazioni di invalidità civile erogate con le regole dell’assegno sociale (nati dopo il 31 dicembre 1930) art. 67, L. n. 448/1998 e art. 52, L. n. 488/1999 e s.m.e i.
- della maggiorazione di Lire 20.000 mensili della pensione ovvero dell’assegno di invalidità a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti con età inferiore ai 65 anni, art. 70, comma 6, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- della maggiorazione sociale per gli assegni sociali, art. 70, commi 1, 2, 3 e 6, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- dell’importo aggiuntivo di Lire 300.000 (154,94 euro), art. 70, comma 7, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- dell’incremento delle maggiorazioni, art. 38, commi 5 e 6, L. n. 448/2001 e s.m.e i.
- delle prestazioni erogate a minorati civili prima del compimento del 65° anno, art. 12, comma 3, L. n. 412/1991 e s.m. e i.
- della somma aggiuntiva – cosiddetta quattordicesima, art. 5, comma 1, D. L. 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, nella L. 3 agosto 2007, n. 127 e s.m.e i.
I soggetti tenuti alla presentazione
Il 4 aprile 2022, l’Inps, nel suo messaggio n.1497 rivolto al modello Red 2022/2023, ha fatto ulteriore chiarezza sui soggetti che sono chiamati alla comunicazione della loro situazione reddituale. Anche in questo caso si è ribadito che la necessità di presentazione decade se vi è stata la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 o Redditi PF. Oltre tale necessaria specifica, i soggetti chiamati al modello Red sono quelli che appartengono a queste situazioni reddituali:
- “soggetti in una situazione sia uguale sia variata rispetto all’anno precedente, in possesso di redditi non dichiarati all’Agenzia delle Entrate per qualunque motivo oppure dichiarati tramite modalità diverse da quelle previste per la verifica dei redditi da parte dell’INPS;
- soggetti con una situazione reddituale pari a zero, solamente se questa deriva da una variazione rispetto alla dichiarazione dell’anno precedente, in riferimento a tutti i familiari rilevanti e a tutte le tipologie di reddito richieste (anche quelle esenti e/o escluse dalla tassazione);
- soggetti che hanno ricevuto la “comunicazione di sollecito” dall’Inps poiché non hanno dichiarato la propria situazione reddituale e/o quella di familiari con redditi collegati alla prestazione;
- soggetti in situazioni reddituali “brevi”, cioè relative a dichiarazioni di decesso, espatrio o rinuncia. La dichiarazione di decesso breve si può presentare solo se la morte è avvenuta prima dell’anno reddito richiesto, in caso contrario i soggetti autorizzati a comunicare per conto del deceduto devono inviare una dichiarazione normale.
- dichiarazioni brevi “NO RED”, prevista per i soggetti che non sono titolari della prestazione e che fanno parte di un nucleo familiare in cui sia presente almeno il coniuge e/o un familiare, che ha dichiarato all’Agenzia i redditi tramite la procedura regolare”.
Sono, invece, esclusi dalla presentazione del modello Red, tutti i pensionati che:
- hanno già presentato la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate;
- non hanno registrato la variazione reddituale nell’ultimo anno;
- dispongono solamente di redditi da pensione, rimasti invariati rispetto all’anno precedente.
Quando e come deve essere presentato
Il modello Red dovrà essere consegnato all’Inps, attraverso diverse modalità previste dall’Istituto. In particolare si potrà presentare:
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- online, utilizzando il servizio dedicato nell’area riservata del portale web dell’Istituto;
- rivolgendosi al contact center Inps che risponde al numero 803164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06164164 da rete mobile;
- tramite Caf o altri soggetti abilitati convenzionati con l’Inps;
- direttamente nelle strutture territoriali dell’Istituto.
Inoltre, se i pensionati chiamati alla presentazione non hanno subito delle significative variazioni di reddito, possono utilizzare il servizio online Red semplificato.
Come detto, la dichiarazione della situazione reddituale andrà presentata dal contribuente annualmente e l’Inps non invierà la documentazione a casa dell’interessato. Questo vuol dire che non c’è un sollecito, ma sarà compito dei contribuenti provvedere a fornire tutte le informazioni all’Istituto nei tempi stabiliti dalla legge. Qualora questi non dovessero essere rispettati, l’Inps provvede alla sospensione per 60 giorni delle prestazioni erogate all’interessato. Trascorso questo termine, se il modello Red non viene presentato, è previsto che le prestazioni vengano definitivamente sospese.