Che cos’è e come funziona l’Rc-auto familiare, un’agevolazione assicurativa introdotta nel 2020 che ha esteso l’applicazione della precedente legge Bersani. Come si richiede e quali sono i requisiti: cosa succede in caso di incidente e quali sono i principali vantaggi offerti.
Il decreto Fiscale 2020, in seguito alla modifica relativa all’art. 134 del Codice delle assicurazioni private, Cap, ha introdotto a partire dal 16 febbraio 2020 l’Rc-auto familiare. Si tratta di un’agevolazione per i cittadini che permette, all’interno dello stesso nucleo familiare convivente, che un veicolo venga assicurato usufruendo della classe di merito più bassa tra i componenti della famiglia. Questo vuol dire che ogni mezzo di trasporto appartenente ad un membro dello stesso nucleo potrà essere assicurato con la migliore classe di merito – la più bassa disponibile – producendo degli evidenti vantaggi economici per i cittadini. Più nello specifico, in base a quanto previsto dal decreto, con la nuova Rc-auto familiare tutti gli assicurati hanno maggiori possibilità di acquisire una classe di merito più conveniente al momento dell’acquisto di una nuova polizza o in fase di rinnovo, risparmiando sul premio annuale. Già prima del decreto Fiscale 2020, qualcosa di molto simile in tema di assicurazioni era stato fatto con la legge Bersani del 2007 che, però, si limitava all’applicazione dell’agevolazione solo tra veicoli appartenenti alla stessa categoria. Con le modifiche del 2020, invece, si è determinato un vero e proprio ampliamento della legge Bersani, con la classe di merito che può essere trasferita non solo da un’auto a un’altra auto, ma anche da un’automobile a una moto e viceversa. Se ne deduce, dunque, che il bonus malus familiare (Rc-auto familiare) può essere applicato sia per le assicurazione auto che per quella delle moto.
Rc-auto familiare: cos’è e come funziona
Appreso che con la Rc-auto familiare tutti i componenti dello stesso nucleo familiare possono ereditare la classe di merito più vantaggiosa in caso di assicurazione di un’automobile, di una moto o di altro veicolo, ci soffermiamo ora sul funzionamento previsto da questa agevolazione. Iniziamo allora col dire che può essere sfruttata da tutti i membri di una famiglia che intendono acquistare un veicolo, sia questo nuovo o usato, e assicurarlo sfruttando la classe di merito migliore tra quelle presenti nel loro rispettivo nucleo familiare. Ecco dunque che, al momento di stipula dell’assicurazione, verrà selezionata la classe di merito più bassa tra quelle maturate su un veicolo con proprietà intestata a uno dei componenti della famiglia. Vedendo questa operazione in un’ottica più pratica, immaginiamo il caso in cui un si decida di acquistare un veicolo aggiuntivo e che all’interno del proprio nucleo familiare ci sia un qualsiasi veicolo (auto, moto, scooter, quad, e così via) in prima classe. In tale situazione, dunque, il nuovo veicolo prenderà la stessa classe del mezzo già assicurato, ovvero la prima.
Chi intende sfruttare la Rc-auto familiare deve dimostrare di fare parte della stessa famiglia del titolare della classe di merito che si eredita e, per farlo, dovrà presentare una copia del certificato di Stato di famiglia. Quest’ultimo può essere richiesto presso l’Ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza attraverso varie modalità di seguito sintetizzate:
- richiesta allo sportello direttamente all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza. In questo caso occorrerà pagare una marca da bollo da 16 euro;
- richiesta online o per posta. In tale fattispecie il cittadino dovrà fornire tutti i dati anagrafici quali nome, cognome e data di nascita, suoi o della persona per la quale si richiede lo status di famiglia.
A chi spetta: i requisiti
L’Rc-auto familiare può essere richiesto direttamente da colui che intende assicurare il nuovo mezzo e, ad oggi, non sono previsti particolari requisiti per richiedere l’agevolazione, se non quello di far parte di un nucleo familiare in cui sono presenti altri veicoli assicurati. Ecco dunque che grande importanza, come detto, è ricoperta dai documenti ufficiali come il già citato Stato di famiglia. Da quanto detto appaiono evidenti anche i motivi di esclusione dalla Rc-auto familiare, ovvero:
- il mancato far parte di un nucleo familiare con classi di merito basse;
- aver provocato incidenti stradali ed essere titolare di un attestato di rischio con uno o più sinistri avvenuti nei precedenti 5 anni.
Cosa avviene con i neopatentati
Per la sua impostazione l’Rc-auto familiare, continuando a perseguire l’obiettivo già adottato dalla legge Bersani, rappresenta un utile strumento soprattutto per i neopatentati che, in suo assenza, dovrebbero iniziare ad assicurare i proprie veicoli partendo da classi di merito molto alte e costose. L’Rc-auto familiare è applicabile, dunque, anche a chi ha da poco preso la patente di guida, con l’unico limite che è rappresentato sempre dal fatto di far parte di un nucleo familiare con veicoli assicurati. Inoltre, rispetto a quanto detto fin qui, per i neopatentati c’è una deroga al possesso dell’attestato di rischio degli ultimi 5 anni.
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Rc-auto familiare e legge Bersani: le principali differenze
Come si diceva anche in apertura, l’Rc-auto familiare ha proseguito e ampliato quanto già previsto dalla precedente legge Bersani del 2007 in merito all’eredità delle migliori classi di merito assicurative. Le principali novità introdotte dalla Rc-auto familiare sono due:
- in passato si poteva ereditare la classe di merito migliore di un familiare convivente, ma solo in riferimento alla stessa tipologia di veicolo (auto per auto), mentre ora il trasferimento è possibile anche tra tipologie differenti (per esempio da auto a moto o viceversa);
- la nuova legge estende la sua applicazione anche ai veicoli già di proprietà e non più solo a quelli nuovi, dunque non solo alle nuove polizze, ma anche ai rinnovi.
Da quanto detto, dunque, appare evidente che l’assicurazione Rc-auto familiare ha permesso di ottenere una classe di merito più conveniente rispetto a quanto era previsto dalla legge Bersani. La nuova legge offre infatti la possibilità di sfruttare le agevolazioni previste ad una più ampia platea di assicurati, all’interno dei quali rientrano anche coloro che effettuano un rinnovo della polizza assicurativa e a coloro che acquistano tipologie di veicoli – nuovi o usati – diversi da quelli già presenti nel nucleo familiare convivente.
I bonus e i Malus
Il sistema introdotto dalla Rc-auto familiare prevede che all’assicurato vengano associati dei bonus e dei malus in relazione al suo comportamento su strada.
Più nello specifico, se il beneficiario del contratto familiare con veicolo di diversa tipologia (presumibilmente moto o motorino) causa un incidente i cui danni sono superiori a 5.000 euro, riceverà un malus. Questo vuol dire che al momento della successiva stipula della polizza assicurativa avrà un declassamento di 5 classi di merito. In qualche modo, dunque, si compensa lo sconto assicurativo ricevuto con una maggiore punizione rispetto al regime assicurativo standard che prevede, in caso di incidente con responsabilità, un declassamento di 2 classi di merito. Si sottolinea inoltre che la perdita di classi interesserà soltanto il responsabile dell’incidente e nessun altro dei componenti del nucleo familiare e che l’applicazione di questo supermalus è a discrezione delle varie compagnie assicurative. Ecco dunque che, magari al fine di attirare nuovi clienti, alcune realtà potrebbero offrire ai propri assicurati l’esenzione dal supermalus.
Rc-auto familiare: i vantaggi e gli svantaggi
Dal piano descritto relativo alla funzionamento e all’applicazione dell’Rc-auto familiare, è possibile evidenziare alcuni vantaggi e svantaggi derivanti da questa agevolazione assicurativa.
Tra i pro merita sicuramente di essere citato il minor costo che gli assicurati dovranno sostenere in fase di stipula di un contratto con la propria compagnia. Tale concetto si rafforza naturalmente nel momento in cui nel proprio nucleo familiare convivente vi siano dei soggetti con classi di merito molto basse e, dunque, estremamente vantaggiose. Altri pro sono il fatto di poter ereditare le classi di merito anche per tipologie di veicoli diversi e la facilità di richiesta prevista dall’agevolazione.
Tra i principali contro, invece, troviamo l’applicazione del supermalus in caso di sinistri di cui si è responsabili e che causano un danno superiore a 5.000 euro. Nel sistema bonus malus standard, l’assicurato perderebbe solo due classi di merito, con l’Rc familiare invece diventano 5. Altra problema potrebbe essere rappresentato dall’applicazione dell’agevolazione da parte delle compagnie assicurative. Quest’ultime, infatti, con l’estensione della classe di merito più bassa anche in caso di rinnovo della polizza, potrebbero rivalersi sugli altri componenti della famiglia assicurata, solitamente innalzando i premi medi per non registrare una riduzione degli utili.
Altri aumenti potrebbero essere applicati sui prezzi delle polizze accessorie, come la incendio e furto, la cristalli, gli atti vandalici e gli agenti atmosferici.