Quali sono i sintomi e come curare il distacco della retina

retina

Il distacco della retina è causato anche da stili di vita e comportamenti scorretti: troppo tempo davanti al pc, patologie come il diabete. Ecco come riconoscere i sintomi, curarlo e prevenirlo il più possibile per evitare danni permanenti alla vista

 

Una delle condizioni in crescita, e in parte connessa agli stili di vita, è il distacco della retina degli occhi. Colpisce il 3% della popolazione italiana con, si stima, circa 7mila nuovi casi all’anno.

I fattori di rischio determinano un aumento delle patologie e delle conseguenze. Per questo è importante riconoscere i sintomi, curare e prevenire il distacco di retina.

La diffusione del diabete è solo uno dei principali fattori scatenanti. Se non curato, tende a peggiorare e a non essere più reversibile e può portare alla perdita della vista.

 

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Quali sono i sintomi del distacco della retina

È un sottile strato di tessuto nervoso molto sensibile alla luce. La retina riveste la superficie interna dell’occhio e trasforma le onde luminose in impulsi nervosi che sono poi trasportati al cervello attraverso le fibre del nervo ottico.

Il distacco si manifesta quando la retina si separa dal sottostante strato vascolare (detto coroide o uvea) da cui prende ossigeno e nutrimento. È preceduto e accompagnato da sintomi chiari, che non vanno trascurati, soprattutto quando si ha a che fare con la sicurezza (guida di un’automobile o di un mezzo, ad esempio).

Inoltre, a seconda della grandezza della parte che si distacca, della sua posizione e della quantità di tempo trascorsa dal suo distacco, possono verificarsi danni temporanei o permanenti alla vista.

L’Istituto Superiore di Sanità evidenzia alcuni sintomi spesso collegati a trascurabili disturbi visivi. In caso di distacco, alla vista si possono presentare:

  • Macchie nere fisse;
  • Mosche volanti o corpi scuri fluttuanti (miodesopsie);
  • Brevi lampi di luce (fotopsie);
  • Sfocatura o distorsioni della visione;
  • Ombre;
  • Tenda scura che copre parte del campo visivo (scotoma).

Queste manifestazioni visive colpiscono, generalmente, un solo occhio, perché la probabilità di avere un distacco della retina contemporaneamente ad entrambi gli occhi è di 1 una probabilità su 10.

Cosa accade

Prima della manifestazione di questi sintomi si formano delle lacerazioni nel tessuto di cui è formata la retina, che favoriscono il passaggio di liquido al di sotto di esso, allontanandolo dai vasi sottostanti. Alcune condizioni che possono favorire il distacco sono:

  • Distacco posteriore, parziale, del corpo vitreo

Possono formarsi punti di trazione vitreo-retinica, un fenomeno normalmente associato all’invecchiamento. In questo caso il distacco può avvenire quando permangono punti di ancoraggio alla retina, che esercitano una trazione;

  • Grave miopia;
  • Alcuni interventi chirurgici all’occhio (ad esempio la rimozione della cataratta);
  • Retinopatia diabetica;
  • Glaucoma;
  • Infiammazioni all’interno dell’occhio (dette uveiti);
  • Rari tumori dell’occhio che portano all’accumulo di liquido sotto una retina integra.

Il distacco da traumi

Il distacco della retina può anche avvenire a causa di traumi:

  • Diretti (ad esempio un pugno, un urto diretto all’occhio);
  • Indiretti (il classico esempio è quello di un tamponamento stradale, ma anche un colpo alla testa o dei contraccolpi traumatici).

Cos’è la sindrome dell’occhio secco?

L’occhio secco può causare il distacco della retina e altre infiammazioni agli occhi. Accade per vari motivi, tra i quali:

 

  • Scarsa idratazione oculare (qui per l’approfondimento)

L’occhio è caratterizzato da un vasto numero di tessuti, come ad esempio la cornea o il vitreo che sono formati per il 90% d’acqua. Se l’idratazione non viene mantenuta a un buon livello, la percentuale può ridursi drasticamente, comportando problemi agli occhi (la cosiddetta sindrome dell’occhio secco).

Un’insufficiente idratazione degli occhi può essere causata dallo stress o dal caldo. D’estate, infatti, un’eccessiva sudorazione comporta la disidratazione degli occhi, registrando un numero sempre più ampio di distacco della retina.

Durante la bella stagione utilizziamo prevalentemente i condizionatori e i deumidificatori che possono causare una notevole disidratazione degli occhi. Perciò è importante tenere umidificati gli ambienti e migliorare l’idratazione degli occhi assumendo almeno un litro e mezzo, due di acqua al giorno. Nel caso fosse necessario si possono acquistare le lacrime artificiali che prevengono le infiammazioni degli occhi.

 

  • Troppo tempo davanti al computer

Non solo l’estate. La sindrome dell’occhio secco può verificarsi anche lavorando in modo prolungato in ambienti chiusi, molto caldi e secchi, al computer. Sono a rischio i lavoratori che espongono gli occhi a irritazioni.

  • Uso prolungato di lenti a contatto;

  • Praticando alcuni sport, come il nuoto o la pallanuoto, per periodi prolungati e senza la protezione degli occhialini, a causa della presenza del cloro nell’acqua della piscina;

  • Dopo una vacanza al mare o in montagna, a causa della lunga esposizione a caldo, sole e vento oppure per aver fatto escursioni in barca o in moto senza adeguata protezioni agli occhi.

Come si cura il distacco della retina

La terapia è chirurgica e si basa sull’eliminazione della trazione del corpo vitreo sulla retina e nella chiusura dell’eventuale lacerazione. Nell’85% dei casi un solo intervento operatorio è sufficiente a riattaccare la retina.

La medicina offre vari tipi di tecniche di intervento che possono essere effettuate in anestesia locale o generale. Lo specialista sceglie quella più opportuna in base al caso specifico e al relativo rapporto rischio-beneficio.

Le tecniche attualmente in uso sono:

  • Vitrectomia

Consiste nella rimozione del corpo vitreo e nella sua sostituzione con un gas o con un sostituto artificiale del vitreo che, tamponando la retina, ripristina il contatto con il sottostante strato vascolare.

Questo intervento è generalmente eseguito praticando tre piccolissimi fori nella parete esterna, per l’inserimento degli strumenti di microchirurgia.

Al termine dell’intervento la persona operata dovrà assumere una posizione particolare per qualche giorno in modo da permettere alla bolla di gas, o al sostituto artificiale, di rimanere a contatto con la rottura il più a lungo possibile.

Il gas sarà progressivamente riassorbito in modo spontaneo mentre il sostituto artificiale dovrà essere eliminato chirurgicamente.

Non è possibile guidare o prendere un aereo fintanto che il gas o il sostituto non siano stati riassorbiti o rimossi. Nel caso in cui la persona operata debba essere sottoposta ad un intervento chirurgico di qualsiasi natura deve comunicare al medico la presenza del gas/sostituto all’interno dell’occhio;

  • Pneumoretinopessia

Viene utilizzata in caso di distacchi di dimensioni limitate e non complicati. Consiste nell’inserimento di una piccola bolla di gas nell’occhio che spinge la retina in posizione corretta. È accompagnata da trattamenti laser o a freddo (crioterapia) per riparare le lacerazioni e mantenere l’adesione della retina.

Come per la vitrectomia, al termine dell’intervento la persona operata dovrà assumere una posizione particolare per qualche giorno in modo da permettere alla bolla di gas di rimanere a contatto con la rottura il più a lungo possibile.

Le restrizioni del comportamento da osservare sono le stesse.

 

  • Cerchiaggio sclerale

Consiste nella compressione del bulbo oculare attraverso l’applicazione esterna di una banda di silicone in modo tale che la parte esterna della parete oculare si ritrovi avvicinata alla retina distaccata e questa, a sua volta, al corpo vitreo, in modo da rilasciarne la trazione.

La rottura, non più sottoposta a trazione, potrà richiudersi e trattamenti laser o a freddo ne impediranno la riapertura.

 

Cosa fare durante la cura del distacco di retina

Il quadro visivo dopo la cura o l’intervento dipenderà dalla grandezza del distacco della retina e dalla sua durata. Tanto maggiore è la durata del distacco, tanto minore è la possibilità di recupero visivo.

Nei casi in cui il distacco interessi l’area della visione centrale (regione maculare) il recupero visivo sarà incompleto.

Dopo l’intervento è fondamentale il riposo assoluto.

La Iapb Italia onlus (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità) raccomanda un riposo alla ripresa graduale delle attività quotidiane. Gli sforzi fisici vanno evitati il più possibile, per non sollecitare ulteriormente lo scollamento della retina dalla propria sede naturale. Meglio bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Durante e dopo l’intervento vi è una bassa probabilità di sviluppare complicazioni, che possono includere:

  • Sanguinamento all’interno dell’occhio;
  • Formazione di altre lacerazioni nella retina;
  • Aumento della pressione intraoculare (glaucoma);
  • Opacizzazione del cristallino (cataratta);
  • Visione doppia (diplopia);
  • Allergia ai farmaci;
  • Infezione all’occhio.

 

Come prevenire il distacco della retina

È opportuno educare le persone che hanno delle condizioni predisponenti a riconoscerne rapidamente i segnali in modo da poterlo accertare prima possibile e procedere subito alle cure.

Il Manuale medico Msd ricorda che questa patologia è indolore, quindi non sempre facile da riconoscere. I primi sintomi di distacco possono comprendere miodesopsie scure o irregolari (in particolare un improvviso aumento), lampi di luce (fotopsie) e offuscamento della vista. Con il progredire del distacco, il paziente spesso nota la comparsa nel campo visivo di una cortina, un velo o un grigiore. Se è coinvolta la macula, la funzione visiva centrale diviene scarsa. I pazienti possono avere una simultanea emorragia vitreale. I distacchi retinici trazionali e sierosi (essudativi) possono causare visione sfocata, ma possono non dare sintomi nelle fasi iniziali.

Le lacrime artificiali possono aiutare a prevenire il problema e a ridurre i disturbi della sindrome dell’occhio secco, quali bruciore, arrossamento, disidratazione, gonfiore, irritazione, palpebre pesanti, sensazione di corpo estraneo, prurito, dolore e, nei casi più gravi, anche problemi di visione con possibile infiammazione della cornea. Queste soluzioni di collirio in gocce o gel contengono acqua, carboidrati, lipidi, elettroliti, proteine.

Per prevenire il disturbo da occhio secco è utile seguire alcuni consigli:

  • Curare l’igiene degli occhi, mantenendo sempre palpebre e ciglia perfettamente pulite e eliminando, se presente, ogni traccia di trucco;
  • Seguire una dieta ricca ed equilibrata che includa, almeno una volta a settimana pesci come salmone, tonno, sogliola e sardine, frutta secca come noci, mandorle e semi di lino, frutti di mare ricchi di selenio e zinco.