La Commissione europea ha proposto di vietare tre pesticidi, tra cui il dimoxystrobin, a causa della loro elevata tossicità per la salute umana e per l’ambiente. “Finalmente una buona notizia” commenta Pan Europe che a luglio dello scorso anno si era rivolta alla Corte di giustizia dell’Ue dopo l’ennesima proroga da parte dell’esecutivo
Dimoxystrobin, Oxamyl e Ipconazole non potranno più essere utilizzati in Europa. La Commissione europea ha, infatti, proposto il loro di divieto. I tre pesticidi fanno parte dell’elenco delle sostanze più pericolose nell’Ue ai sensi del regolamento sui pesticidi. In realtà, Dimoxystrobin e Oxamyl avrebbero dovuto essere vietati nel 2016 e l’Ipconazole nel 2018 ma a causa di una lunga serie di ri-autorizzazioni sono tutt’ora in uso, come denunciava Pan – Europe in questo articolo di luglio 2022.
Dimoxystrobin e Oxamyl sono autorizzati nell’UE dal 2006. L’ipconazolo è stato introdotto nel 2014 e sono tutti utilizzati dagli agricoltori nella maggior parte degli stati membri da molti anni. Per il momento, sembra che un certo numero di Stati membri sostenga il divieto di dimossistrobina e oxamil, mentre permane l’incertezza per l’ipconazole. Se adottati dagli Stati membri, questi divieti segneranno quindi un passo verso l’eliminazione totale dei pesticidi più pericolosi nell’UE entro il 2030, come richiesto da oltre 1,1 milioni di cittadini europei nell’ICE Save Bees and Farmers.
Come dicevamo, Dimoxystrobin che Oxamyl sono sostanze il cui periodo di approvazione è stato continuamente esteso, senza una valutazione scientifica più recente di quelle effettuate nel 2006. Inizialmente, le approvazioni di entrambe le sostanze dovevano scadere nel 2016 dopo un periodo di 10 anni. Questo non è avvenuto perché e l’uso di queste sostanze è stato permesso, pur senza una nuova valutazione.
Il motivo? Gli stati membri incaricati di rivalutare le sostanze non hanno trasmesso le proprie conclusioni all’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa): “Ritardi sempre più comuni a cui la Commissione europea risponde chiudendo un occhio e prolungando l’approvazione delle sostanze” commenta Pan Europe aggiungendo che “con il tempo, la situazione è peggiorata: quasi tutte le sostanze identificate come “candidate alla sostituzione” sono ora soggette a uno o più prolungamenti del loro periodo di approvazione”.
“Se le regole fossero state rispettate, Dimoxystrobin e Oxamyl sarebbero stati banditi nel 2016, sulla base delle conclusioni scientifiche di recenti ricerche. I ritardi nella valutazione del rischio da parte degli Stati membri e la reazione standard della Commissione di prorogare annualmente l’approvazione non sono accettabili” conclude l’organizzazione europea sostenendo che si tratta di “proroghe illegali che mettono a grave rischio la salute umana e l’ambiente. Ciò è contrario a quanto richiesto dal regolamento sui pesticidi”.
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Ipconazole non soddisfa i criteri di approvazione dal 2018
Nel marzo 2018, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha concluso che l’ipconazole danneggia lo sviluppo dei bambini non ancora nati e lo ha classificato come presunto tossico per la riproduzione (Cat. 1B). In conformità con il regolamento sui pesticidi, queste proprietà sono così tossiche che qualsiasi esposizione alla sostanza comporta un livello di rischio inaccettabile per l’uomo e l’ambiente. Pertanto, questa classificazione deve portare a un divieto immediato della sostanza.
“In pratica, la Commissione ha impiegato quattro anni per proporre finalmente un divieto” ha commentato ancora Pan-Europe aggiungendo che “ci vorrà ancora più tempo prima che venga adottato dagli Stati membri e diventi effettivo (periodo di grazia di 6 mesi). Il motivo principale è che prima la Commissione deve procedere con una revisione dell’approvazione, cosa che ha fatto non prima del 2021.