Uno smartphone ricondizionato è spesso un telefono con ottime caratteristiche e un valore inferiore al nuovo. Ma in c’è anche chi non ne dichiara la storia passata. Come scoprirlo, sia che si tratti di un iPhone che di un altro device
Gli smartphone moderni hanno dei prezzi molto elevati, con alcuni modelli che sono ben sopra la soglia dei 1000 euro. Malgrado questo, tra i dispositivi mobili più ricercati c’è l’iPhone, lo smartphone di Apple che per primo ha dettato le regole di questo mercato, con i consumatori che sono sempre molto attenti ad eventuali scontistiche e promozioni. Trovare uno smartphone ad un prezzo vantaggioso non è certo facile, spesso infatti dietro prezzi estremamente bassi possono celarsi delle truffe. Quando un telefono cellulare di nuovissima generazione costa troppo poco due sono le principali motivazioni:
- chi lo vende non ha contezza del mercato, e dunque si è in presenza di un’occasione;
- chi lo vende ha ricondizionato il telefono per farlo sembrare nuovo, ma così non è anche se non lo dichiara.
Un telefono ricondizionato nella maniera corretta è paragonabile a uno smartphone nuovo. Le componenti interne, infatti, così come quelle esterne in assenza di graffi o ammaccature, sono in ottimo stato e, se il ricondizionamento è stato effettuato dalla casa produttrice, come ad esempio da Apple, si ha la sicurezza dello stato del telefono e sul fatto che il sistema operativo sia stato riavviato nel modo corretto, senza arrecare danni. Quando, ad esempio, l’azienda fondata da Steve Jobs ricondiziona un telefono, effettua un’analisi delle sue componenti e, in presenza di difetti o danneggiamenti, provvede a ricondizionare il telefono sostituendoli o aggiustandoli. Diverso potrebbe essere il caso di un ricondizionamento non eseguito direttamente dalla casa madre del telefono o, peggio, di un telefono che acquistato nel mercato dell’usato e sul quale, dunque, c’è molto meno controllo e tracciabilità. Inoltre, in questi casi, l’apparecchio potrebbe avere prestazioni inferiori – causate magari dalla presenza di componenti non originali – e si avrebbe molto difficoltà nel cercare di aggiustarlo.
L’utente finale potrebbe dunque chiedersi come fare a riconoscere uno smartphone ricondizionato per evitare di incappare in truffe ed inutili perdite di denaro. Riconoscere uno smartphone ricondizionato è più facile di quello che si pensa: basta infatti guardare il numero di serie e alcune specifiche sigle.
Smartphone ricondizionato, come riconoscerlo
Come si diceva, il mercato degli smartphone ricondizionati è florido ma non sempre trasparente. Ci sono rivenditori, infatti, che approfittano del fatto che la casa produttrice fornisce ben sigillato un telefono rigenerato e provano a far passare quel prodotto per nuovo. Ovviamente questo può accadere anche dai grandi rivenditori online come Amazon ed eBay, ma in questo caso, se si scopre il trucco, si ha diritto al reso.
Per capire su uno smartphone è stato ricondizionato, ci sono alcuni consigli pratici che possono essere seguiti: si tratta di pratiche che vanno dal buon senso all’intuizione e che, solo in alcuni casi, richiedono delle competenze digitali leggermente più approfondite.
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Niente fretta di “scartare”
Tra i primi consigli utili troviamo la verifica delle condizioni del telefono. Un telefono nuovo dovrà essere privo di graffi o ammaccature, così come avere un colore brillante, tipico di un prodotto mai uscito dalla confezione. Anche quest’ultima può essere indicativa: se è sgualcita e messa molto male o, peggio, non presenta i sigilli di protezione, ci sono ottime probabilità che ospiti un apparecchio ricondizionato o, comunque, che non sia di prima mano.
I segni sospetti
Per quanto riguarda lo smartphone, invece, andrà controllata la presenza di eventuali ammaccature, graffi o abrasioni, così come quella di possibili rigonfiamenti sulla parte posteriore del dispositivo causati, solitamente, dalla batteria. È buona prassi che questa pratica di controllo venga eseguita tanto dal vivo, quando cioè si acquista uno smartphone in negozio, quanto online. In questo caso andranno analizzate le foto e, in presenza di dubbi, andranno chiesti ulteriori documenti a chi ha pubblicato l’annuncio. Una mancata collaborazione del venditore, in questi casi, è un sintomo del fatto che dietro potrebbe esserci una truffa.
Il codice magico
Un altro passaggio molto importante per capire se uno smartphone è stato rigenerato è verificare l’IMEI. Si tratta di un codice di 15 cifre che identifica e contraddistingue in maniera univoca un dispositivo sulla rete mobile e che permette di capire il passato del device. Quando, ad esempio, un telefono viene rubato e il proprietario denuncia il fatto, il dispositivo viene bloccato dall’operatore di rete attraverso l’inserimento dell’IMEI in una lista condivisa con tutti gli operatori. In questo modo quello smartphone non potrà più effettuare chiamate, inviare SMS o navigare sul web. Il consumatore che intende conoscere l’IMEI del proprio smartphone ha diverse possibilità, quali:
- comporre il codice #06# nella schermata solitamente utilizzata per comporre i numeri e telefonare;
- per il sistema operativo Android si può seguire il percorso Impostazione, Info sul telefono, Stato, Dati IMEI;
- per chi utilizza smartphone con sistema operativo iOS il percorso è invece Impostazioni, Generali, Info, codice IMEI (che si trova in fondo scorrendo la pagina).
Ci sono inoltre dei servizi online che permettono di ottenere ulteriori informazione sul proprio IMEI. Più nel dettaglio International Numbering Plans è un portale digitale all’interno del quale i consumatori potranno immettere il proprio codice IMEI – ottenuto con i metodi prima descritti – e provvedere ad analizzarlo. In questo modo si potranno portare alla luce eventuali reati di ricettazione, con il proprietario dello smartphone che potrà denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e, attraverso l’ausilio di legale, chiedere un risarcimento a chi gli ha venduto il telefono.
Garantito… per davvero?
Per capire se lo smartphone acquistato sia stato ricondizionato oppure no, molto utile è verificare lo stato della garanzia. Questo controllo permette infatti di risalire alla data di acquisto di un prodotto e, di conseguenza, di capire se si tratti di un device nuovo oppure usato. Per verificare la garanzia è necessario munirsi del numero di serie del prodotto. Questo è in genere presente sulla confezione di vendita, ma ci sono anche altri modi per poterlo ottenere:
- per i dispositivi con sistema operativo Android il percorso da seguire é Impostazioni, Info sul telefono, Stato, IMEI.
- in caso di prodotti Apple, con sistema operativo iOS, invece, il percorso è Impostazioni, Generali, Info, N° “di serie”.
Una volta ottenuto il numero di serie, il passaggio successivo è quello di verificare lo stato di garanzia. Per farlo è sufficiente andare sul sito internet del produttore dello smartphone, ad esempio Apple o Xiaomi, cliccare su Ricerca di garanzia o Check Warranty ed inserire nel box di ricerca il codice IMEI oppure il numero seriale. In alcuni casi, dopo l’invio del codice, è possibile che il sistema richieda di inserire un codice captcha per la verifica di sicurezza. Dopo aver svolto tutte queste operazioni – e se tutto è andato nel verso giusto – il richiedente potrà avere accesso alle informazioni sullo stato di garanzia e comprendere se si tratta di un device nuovo oppure usato.
Lo stato della batteria
Un altro grande alleato della verifica sulla storia di uno smartphone è lo stato della batteria. Questo dato permette infatti di capire quanto sia stato usato un device e, di conseguenza, se si tratta di un prodotto nuovo o rigenerato. A doverosa specifica si ricorda che, qualora la batteria dovesse essere stata sostituita prima della vendita, il nuovo proprietario non avrebbe particolari indicazioni sullo storico del telefono analizzando lo stato della batteria. Per entrare in possesso delle informazioni necessarie, c’è una grande differenza tra i dispositivi iOS e quelli Android. In quest’ultimo caso, infatti, non è prevista una funzione ad hoc per analizzare le condizioni della batteria, ma è necessario affidarsi a soluzione terze. Tra le applicazioni più diffuse in questo campo, merita una particolare menzione AccuBattery che, in pochi semplici ed intuitivi passaggi, consente di arrivare a conoscenza dello stato della batteria. In particolare viene fornita una scheda sulla salute della batteria che permette di effettuare un confronto tra la capacità stimata e quella di fabbrica. Quando il primo valore è inferiore al secondo vuol dire che la batteria è esaurita e, dunque, che non si tratta di un prodotto nuovo. Per i prodotti Apple, invece, il controllo dello stato della batteria può essere eseguito anche attraverso delle funzionalità interne al sistema operativo. Il percorso da seguire in questo caso è il seguente: Impostazioni, Batteria, Stato batteria. Nella schermata risultante si potrà consultare il valore percentuale della capacità massima della batteria e, qualora questo fosse inferiore al 99-100% in un prodotto venduto come nuovo, vuol dire che in realtà si è in presenza di un dispositivo già usato in passato.
Smartphone ricondizionati, un focus sugli iPhone
Il fenomeno degli smartphone ricondizionati interessa i prodotti di quasi tutte le case produttrici, anche se l’incidenza maggiore si registra sugli iPhone di Apple. Questo perché si tratta del prodotto considerato dal mercato come top di gamma e, dunque, uno di quelli che ha un costo maggiore e sul quale eventuali promozioni truffaldine possono avere maggiore presa. Cerchiamo allora di porre l’attenzione proprio sugli iPhone di ultima generazione per cercare di capire come verificare se si tratti di un prodotto nuovo o rigenerato. Come detto anche in precedenza, il primo aspetto da valutare è quello visivo. Controllare dunque l’integrità del telefono e della confezione, assicurandosi che, in presenza di prodotti venduti come nuovi, la scatola sia integra e presenti tutti gli elementi distintivi della casa produttrice. Apple, infatti, offre due differenti confezioni, una per i prodotti nuovi ed una per quelli rigenerati. Nel primo caso la scatola sarà brandizzata e avrà tutti gli elementi di comunicazione del brand, nel secondo, invece, sarà bianca e priva di immagini del dispositivo. Nel caso di prodotti rigenerati ci saranno, dunque, solo i loghi di Apple e iPhone e, sul sigillo che chiude la confezione, sarà riportata la dicitura “Apple Certified Pre-Owned”. Quest’ultima certifica che l’iPhone in questione è stato ricondizionata dai tecnici specializzati Apple ed è tornato ad essere perfettamente funzionante.
E ancora, per vedere se il telefono acquistato come nuovo sia stato ricondizionato è possibile effettuare delle verifiche direttamente sul dispositivo. Accedendo a Impostazioni, proseguendo su Generali, Info e scorrendo fino alla voce Modello, sarà possibile consultare un codice che è composto di lettere e numero. Più nello specifico, la prima lettera indica quali sono le reali condizioni del l’iPhone. Queste le opzioni previste:
- quando la prima lettera del codice è la M vuol dire che il dispositivo è nuovo e non è stato ricondizionato da terzi, né tanto meno dai tecnici specializzati Apple;
- quando la prima lettera del codice è la F, invece, si è in presenza di un iPhone ricondizionato dai tecnici specializzati Apple che hanno provveduto a ripararlo e a rimetterlo in commercio;
- quando la prima lettera del codice è la N vuol dire che il device è stato sostituito dall’assistenza Apple;
- quando, invece, il codice inizia con la lettera P si è in presenza di un iPhone che è stato modificato con incisioni personalizzate.
Ancora più velocemente, nella stessa schermata, sarà utile leggere se la garanzia è scaduta (o non più intera) per scoprire se l’apparecchio è davvero nuovo.