Quali sono i sintomi del papilloma virus

papilloma virus

I sintomi del papilloma virus non sono sempre evidenti. Si stima che 4 persone su 5 siano infettate dal papillomavirus. Nell’80% dei casi l’infezione è asintomatica, per questo è importante prevenire o riconoscere i segnali. Anche perché l’HPV è responsabile del maggior numero di casi di tumori al collo dell’utero e della vagina. Può provocare anche il cancro a bocca, gola e ano sia negli uomini che nelle donne

 

Il papilloma virus (HPV) è una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse e più in crescita. Come ricordano gli esperti della Fondazione Umberto Veronesi, insieme a fumo e alcol, il papilloma virus è anche una delle cause dei tumori dell’orofaringe. Il magazine della Fondazione cita una ricerca pubblicata nel 2020 sulla rivista Annals of Oncology, la quale rivela che l’abitudine alla pratica sessuale con partner multipli (la promiscuità sessuale) è considerata il comportamento più insidioso. E le probabilità di sviluppare un cancro risultano più alte se alla pratica e alla promiscuità, si abbinano il fumo o l’elevato consumo di bevande alcoliche. I risultati di quella ricerca lasciano spazio a pochi dubbi. Le donne che non avevano mai praticato sesso orale o comunque con una o poche persone nel corso della vita, registravano basse probabilità di avere infezioni collegate al papilloma virus.

È evidente come i cambiamenti dei costumi della società e delle abitudini sessuali abbiano contribuito indubbiamente alla diffusione del papilloma virus, ma è altrettanto chiaro quanto sia fondamentale spingere sull’acceleratore dell’informazione e della prevenzione, che non è mai abbastanza, soprattutto tra i giovani.

Quali sono i sintomi del papilloma virus

Come ci si accorge di avere il Papilloma virus? Questa è una delle domande più cercate sui motori di ricerca in internet. Dimostra che negli ultimi anni si è fatto comunque un passo avanti nell’informazione e nella prevenzione, soprattutto quando ci si approccia alle attività sessuali.

Gli infettivologi esperti, tra cui quelli dell’Irccs Humanitas, chiariscono che i sintomi del papilloma virus umano variano in base al tipo di infezione. Generalmente, i segni più comuni dell’infezione sono le verruche, suddivise in 3 categorie:

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  • verruche comuni (dette anche porri)
  • verruche plantari
  • verruche genitali

I sintomi delle verruche genitali

Le verruche genitali (definite condilomi) possono essere localizzate sui genitali esterni, all’interno della vagina, intorno o dentro l’ano e sul perineo (la regione cutanea posta tra la vulva e l’ano), in corrispondenza del pene o del retto. Queste lesioni si manifestano come piccole escrescenze, a volte disposte a grappolo, dalla forma che ricorda quella di un cavolfiore. In altri casi le lesioni sono piatte e tendono a sovrapporsi.

Il Manuale di medicina MSD distingue le verruche genitali interne dalle verruche genitali esterne, che sono più facilmente visibili. Generalmente queste verruche sono causate da certi tipi di HPV, soprattutto dalle tipologie 6 e 11, ed è improbabile che un tumore sia dovuto ai tipi 6 e 11. Questi tipi vengono trasmessi sessualmente e infettano le aree genitali e rettali.

Ma ci sono anche le verruche genitali interne, che sono meno visibili, e causate da altri tipi di HPV, soprattutto le tipologie 16 e 18, che colpiscono l’area genitale, e appunto non causano verruche facilmente visibili.

Le verruche femminili sessualmente trasmissibili

Nella donna, le verruche trasmissibili sessualmente, si possono manifestare in minuscole verruche piatte sulla cervice uterina o nell’ano, visibili solo con uno strumento di ingrandimento chiamato colposcopio. Le verruche possono inoltre svilupparsi nella vagina, sulle superfici cutanee che circondano la vagina, sulla vulva o nella gola.

Le verruche meno visibili di norma sono asintomatiche, tuttavia i tipi di HPV che le causano aumentano il rischio di sviluppare cancro della cervice uterina, della vagina, della vulva, dell’ano, della vescica e certi tumori della testa, del collo e della gola. Di conseguenza, queste verruche devono essere trattate e prevenute.

Inoltre, l’infezione da virus dell’HIV aumenta il rischio di sviluppare tumori correlati all’HPV.

I tipi di HPV che colpiscono l’area genitale e rettale vengono generalmente trasmessi durante il rapporto sessuale vaginale o anale, ma la trasmissione può verificarsi anche attraverso altri tipi di contatto. Infatti, l’HPV può trasmettersi anche durante le pratiche sessuali orali, causando infezioni della bocca e aumentando il rischio di tumori della gola.

Le verruche maschili sessualmente trasmissibili

Negli uomini, le verruche si presentano solitamente sul pene, soprattutto sotto il prepuzio, negli uomini non circoncisi, o nell’uretra. Si possono sviluppare anche nell’area circostante e all’interno dell’ano, soprattutto negli individui che praticano sesso anale.

I sintomi delle verruche

In molte persone le verruche non producono alcun sintomo, ma alcune volte causano dolore urente, prurito o, talora, malessere.

Le verruche possono crescere più rapidamente e diffondersi in misura maggiore nelle donne gravide e nei soggetti con compromissione del sistema immunitario, come coloro che presentano un’infezione da virus dell’HIV.

I sintomi delle comuni verruche (o porro)

Tra le verruche comuni, dette anche porri, ci sono anche quelle causate causate da alcuni ceppi del papilloma virus (HPV).

Il contagio avviene mediante contatto diretto con le verruche altrui o con le proprie verruche (processo noto con il nome di “autoinoculazione”, attraverso cui le verruche vengono trasmesse da una parte del corpo all’altra).

Il contagio avviene anche tramite:

  • lesioni cutanee che facilitano l’ingresso dei virus (una pelle sana, bene idratata e priva di ferite è più resistente all’attacco virale);
  • l’indebolimento delle difese immunitarie;
  • l’uso promiscuo di asciugamani, accappatoi e di oggetti per la cura delle unghie.

Generalmente queste infezioni si presentano come piccole escrescenze, irregolari e ruvide al tatto, di grandezza variabile o forma rotondeggiante, sul dorso delle mani e delle dita e nel contorno ungueale. Possono provocare dolore se sottoposte a pressione.

I sintomi delle verruche plantari

Anche queste verruche, associate al papillomavirus, sono causate da un’infezione virale dovuta ad alcuni ceppi dell’HPV e si manifestano soprattutto sulle piante dei piedi e sul contorno ungueale. Si possono distinguere diverse tipologie di verruche: verruche plantari semplici, verruche plantari a mosaico e verruche periungueali.

Le verruche plantari semplici sono le più diffuse. Generalmente sono giallastre e al tatto si presentano ruvide, spesse e squamose. Compaiono solitamente su tallone e pianta del piede, ma è frequente anche l’insorgenza tra le dita del piede. Tendono a espandersi verso l’interno e solitamente causano dolore quando si cammina.

Le verruche plantari a mosaico sono meno comuni delle plantari semplici, e si presentano come formate da piccoli elementi che ricordano le tessere di un mosaico.

Le verruche plantari periungueali appaiono in prossimità dell’unghia e con il tempo possono arrivare a svilupparsi anche tra unghia e letto ungueale (un sotto strato dell’unghia), dando vita a verruche subungueali.

Come riconoscere le verruche causate dal papilloma virus

Abbiamo chiarito che esistono condilomi (comunemente detti verruche) interni e meno riconoscibili. Ma ci sono anche quelli che devono accendere un campanello d’allarme, soprattutto quando si praticano attività sessuali promiscue. I condilomi in genere si distinguono in 3 categorie:

  • il papilloma squamoso
  • la verruca volgare
  • il condiloma acuminato

Il papilloma squamoso si riconosce dalle tonalità di colore che variano dal rosa al bianco. All’inizio è piccolo, dopodiché assume le dimensioni di qualche centimetro e può pendere. Si presenta con una superficie a cavolfiore e normalmente si rimuove con il laser.

La verruca volgare ha un colore più tendente al rosso, è meno fastidiosa, in genere scompare dopo un trattamento farmacologico da applicare sulla zona interessata.

I condilomi acuminati sono quelli che si trasmettono attraverso il sesso oro-genitale non protetto, ma anche attraverso le mani. Sono verruche con formazione tipo a cresta di gallo. Anche in questo caso, la cura prevede l’utilizzo di laser terapia o crioterapia.

Come si trasmette il papilloma virus

L’Istituto superiore di sanità (Iss) comunica che il virus HPV papilloma virus si trasmette per via sessuale, attraverso il contatto con cute o mucose. I microtraumi che avvengono durante i rapporti sessuali potrebbero favorire la trasmissione.

Anche la trasmissione attraverso contatti genitali non penetrativi è possibile, pertanto si raccomanda l’uso del preservativo nei comportamenti sessuali promiscui. Questo perché la trasmissione del papillomavirus può avvenire anche se ci sono cellule virali attive e se sono presenti lacerazioni, tagli o abrasioni nella pelle e/o mucose.

Tuttavia il profilattico non elimina totalmente i rischi, dal momento che il virus può infettare anche la cute non protetta dal profilattico.

Il sesso orale è rischioso?

Anche questa è una delle domande più “cliccate” in rete. In genere sono richieste rivolte soprattutto da adolescenti, in particolare giovani poco informati sulla sessualità, e che temono il virus dell’HIV.

In realtà il sesso orale non protetto, soprattutto in pratiche sessuali promiscue, espone soprattutto ad altre malattie veneree, oltre all’infezione da papilloma virus.

Il sesso orale non protetto è rischioso allo stesso modo in tutte le tipologie di rapporti sessuali: eterosessuali e omosessuali.

Humanitas chiarisce che le infezioni più pericolose da papilloma virus delle vie respiratorie o del cavo orale (bocca e gola) si trasmettono attraverso il sesso orale, attraverso il contatto, quindi, tra la mucosa e i genitali.

I sintomi del tumore alla bocca e alla gola

Il sesso orale comporta rischi per la trasmissione del papilloma virus e per il possibile sviluppo di un tumore oro-faringeo. Il tumore alla bocca o alla gola è particolarmente pericoloso soprattutto in uno stadio avanzato. Il problema è che spesso i sintomi sono aspecifici, o quando si manifestano il carcinoma è in fase avanzata.

In alcuni casi si possono riscontrare:

  • Mal di gola
  • Dolore alle orecchie
  • Dolore alla deglutizione
  • Raucedine o difficoltà a parlare
  • Ulcere al cavo orale o gola

Le piscine sono pericolose per il papilloma?

Le persone che hanno un sistema immunitario particolarmente vulnerabile sono più esposte al rischio di contagio da papillomavirus. Con frequenza decisamente inferiore, l’infezione può essere provocata anche in alcuni luoghi ove si crei promiscuità, come docce pubbliche, piscine, caserme, bagni pubblici, dal contatto con superfici in precedenza utilizzate da portatori dell’infezione.

Mangiare le unghie è rischioso?

Anche nel caso specifico del papilloma virus, mangiare le unghie o portare le mani alla bocca può essere veicolo per il virus. È sufficiente toccare una superficie (ad esempio in un bagno pubblico) contaminata per portare il virus in bocca. L’onicofagia (la mania di rosicchiare le unghie) può favorire la diffusione dell’infezione.

Come evitare il papilloma

Cominciamo dai comportamenti e dall’igiene quotidiana. Per evitare il contagio da papilloma virus bisogna seguire alcune regole:

  • Se si frequentano spazi comuni, come spogliatoi o piscine, mantenere i piedi puliti e asciutti e indossare sempre scarpe o ciabatte
  • Non mangiarsi le unghie per evitare la diffusione di verruche dalle mani alla bocca
  • Diminuire i rapporti a rischio, promiscui, occasionali (per evitare la trasmissione dei condilomi genitali)
  • Utilizzare il preservativo nei rapporti occasionali o promiscui (che permette di neutralizzare, se non tutte, le più frequenti modalità di contagio)
  • Curare l’igiene personale intima e della bocca

Come prevenire il papilloma virus

Le donne sessualmente attive devono sottoporsi periodicamente alla visita ginecologica e al Pap Test, meglio se abbinato alla ricerca del DNA virale.

Humanitas ricorda che da alcuni anni esiste in commercio un vaccino che protegge la cervice uterina dai ceppi più pericolosi di HPV. Studi scientifici ne hanno promosso la somministrazione alla popolazione adolescente di entrambi i sessi, per ridurre il rischio di contagio. Recenti studi sembrerebbero validare l’utilizzo del vaccino anche alla popolazione adulta o già infettata dal virus stesso.

Cosa sapere del vaccino contro il papilloma

  • Dall’HPV non si può guarire. Il virus rimane all’interno delle cellule dell’organismo per tutta la vita.
  • L’Organizzazione mondiale della sanità sostiene che la migliore età per vaccinarsi contro il papilloma sia a 12 anni, quando non si è ancora cominciata l’attività sessuale e per cercare di evitare la somministrazione del vaccino in gravidanza.
  • La vaccinazione può essere utile anche quando si risulta positivi al Pap Test, poiché si possono prevenire ulteriori infezioni.
  • In gravidanza non è opportuno vaccinarsi, salvo indicazioni specialistiche.
  • La vaccinazione contribuisce a proteggere dalle principali cause del tumore del collo dell’utero, non garantisce una protezione verso tutti i tipi oncogeni di HPV. Quindi gli screening andrebbero effettuati anche dopo la vaccinazione.
  • Il vaccino in Italia è offerto gratuitamente dal compimento dei 12 anni, sia per le femmine che per i maschi. Alcune aziende sanitarie regionali hanno esteso l’offerta gratuita e agevolata anche per altre fasce d’età, invitando direttamente la popolazione.
  • Anche i maschi traggono vantaggio dalla vaccinazione, perché vengono protetti dai condilomi anogenitali e da alcuni tumori correlati all’infezione, come quelli del pene, dell’ano e della base della lingua.

 Il vaccino contro il papilloma è sicuro?

Le autorità ritengono che il vaccino contro il papillomavirus sia sicuro, anche se ancora oggetto di studi, soprattutto sulla base delle indagini e dei rischi rilevati da alcuni studi.