Alla base di molti cosmetici e detergenti, gli estratti vegetali sono soluzioni ricche di principi attivi, che si ottengono da materie prime natuali. Altra cosa sono invece i cosmetici bio: le caratteristiche per riconoscerli
Una prima distinzione degli estratti vegetali nei cosmetici può essere operata sulla base delle piante di provenienza. Di fatto, a seconda della pianta dalla quale si vogliono estrarre i principi attivi, i solventi utilizzati saranno diversi. Si parlerà di:
- estratti acquosi: si tratta di estratti alla base di erbe officinali, come i classici decotti;
– estratti idro-glicerinati: vengono ottenuti tramite la macerazione in acqua distillata e glicerina;
– idro-glicerol-alcolici: ottenuti da una miscela di glicerina e alcol;
– tinture: sono estratti a base di acqua e alcol, usando piante fresche (tintura madre) o secche (tintura classica);
– oleoliti: estratti in oli vegetali. Tra questi, ricchissimi di proprietà benefiche, si può citare l’olio di albicocca.
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Come si ottiene un estratto vegetale?
Al fine di ottenere un estratto vegetale efficace, la pianta viene sminuzzata in piccoli pezzi. A questo punto, dovrà essere scelto il solvente più adatto al tipo di utilizzo previsto. Nell’industria cosmetica uno dei solventi più utilizzati è l’alcol, perché è in grado di estrarre la maggior parte dei principi attivi. In base alla consistenza che gli estratti raggiungono, previa macerazione delle erbe, si potrà quindi parlare di:
- estratti fluidi
- estratti molli
- estratti secchi: si tratta degli estratti più concentrati (e di conseguenza, anche i più ricchi di proprietà benefiche).
Proprietà degli estratti vegetali
La ragione per cui gli estratti vegetali trovano un largo impiego nella cosmesi risiedono principalmente nelle loro proprietà. Tra le più importanti, si annoverano:
- proprietà emollienti
- proprietà antinfiammatorie
- proprietà antisettiche
- proprietà lenitive
- proprietà protettive
- proprietà antiossidanti
Questa serie di proprietà giustifica il loro utilizzo nella produzione di sieri, creme, lozioni e detergenti.
L’olio di albicocca: un estratto naturale dalle innumerevoli proprietà
Come detto, tra gli oleoliti un posto di rilievo viene occupato dall’olio di albicocca, il cui alto contenuto in fitosteroli, vitamina A e vitamina E lo rende un prezioso alleato per la pelle. Per i suoi effetti, può essere utilizzato per:
- pelli problematiche e fragilità capillare, perché esercita un effetto protettivo;
– illuminare la pelle, grazie alla sua azione rigenerante e antinvecchiamento;
– stimolare l’abbronzatura;
– calmare irritazioni ed infiammazioni;
- proteggere dalla disidratazione;
– elasticizzare, fornendo un valido rimedio contro inestetismi (rughe e cellulite).
L’olio di albicocca viene ricavato dalla spremitura a freddo della mandorla contenuta nel nocciolo del frutto; una volta che sia stato filtrato e raffinato, si presenta di colore giallo chiaro e con una texture setosa, morbida e poco untuosa. In genere non viene mai utilizzato puro sulla pelle, ma sempre in combinazione con altri ingredienti nella formulazione di prodotti da massaggio, creme corpo e viso.
Estratti vegetali e cosmetici bio
La presenza di estratti vegetali è ampiamente accettata nei cosmetici bio, all’interno dei quali sono concessi soltanto prodotti naturali. Tra questi, si trovano oli e grassi vegetali, cere, oli essenziali e olioresine, sostanze detergenti, tensioattivi naturali, sostanze coloranti di origine animale e/o vegetale e proprio gli estratti vegetali. Sono molto famosi, ad esempio, gli estratti di aloe, artemisia, tè nero, di Anthyllis, calendula, rosa carina, grano saraceno, zucchero di canna, biancospeno, scorza di limone e mirra.
Se si hanno dei dubbi circa l’ammissibilità di un prodotto in un cosmetico “bio”, è possibile consultare l’allegato di sostanze non ammesse presente sul sito ufficiale dell’Aiab (Associazione italiana di agricoltura organica), che si occupa di certificare prodotti biologici realizzati da ditte italiane.
