Proprietà e controindicazioni del caffè

CAFFÈ

Tanti i benefici di questa bevanda energizzante che ha effetti positivi sul sistema nervoso, su alcune malattie croniche e sul benessere in generale. Attenzione però a non consumarne più di quattro tazzine al giorno

Non c’è paese in cui non si beva il caffè, apprezzato per la sua capacità energizzante. Ma bere una tazzina di caffè significa anche dedicarsi un momento per fare una pausa durante le attività, scambiare quattro chiacchiere con un amico, ricaricarsi.

Può essere considerato un rito che facilita la convivialità ed al quale difficilmente si rinuncia durante la giornata, che inizia quasi sempre con una buona tazza di caffè, procede con la pausa di metà mattina e accompagna il dopo pranzo e il dopo cena.

L’inizio della storia del caffè risale al X secolo quando venne scoperto l’albero di Coffea originario dell’antica provincia di Kefa (da cui trae il nome) situata nel Sudovest dell’Etiopia e da qui giunto in Europa.

È una bevanda che si ottiene dalla macinazione dei semi del caffè appartenenti a questo albero, che vanta due principali varietà: l’arabica e la robusta che hanno diverse caratteristiche organolettiche.  I due tipi di caffè danno vita a miscele completamente diverse. La robusta contiene il doppio di caffeina rispetto all’arabica che invece è più pregiata, ma meno forte.

Il sapore di un espresso dipende da quale delle due qualità viene utilizzata ed anche dal tipo di tostatura e dal processo di torrefazione a cui è sottoposto il caffè.

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Amato per il suo sapore inconfondibile e per la carica che trasmette è una sostanza ricca di antiossidanti capace di stimolare il sistema nervoso ed apportare effetti positivi sulla salute.

Si stima che nel mondo si consumino al giorno 2,6 miliardi di tazze. Guardando all’Italia, invece, le tazzine bevute sono 9.3 milioni ogni giorno, la metà degli italiani beve almeno un caffè al giorno che sia l’espresso del bar, la tazzina dell’intramontabile moka o il caffè in capsula delle macchinette elettriche sempre più presenti nelle case degli italiani.

Il paese dove si consuma più caffè è la Finlandia, con 12 kg l’anno pro-capite e l’Italia è solo al dodicesimo posto.

Il caffè fa davvero bene? Proprietà, benefici e possibili controindicazioni

La caffeina è la molecola che compone il caffè. Si tratta di una sostanza stimolante a cui si deve l’effetto eccitante del caffè. Una volta assorbita, raggiunge il cervello spingendolo a rilasciare alcuni neurotrasmettitori come la noradrenalina e la dopamina che vanno ad attivare i neuroni.

Questo impulso al cervello porta non solo ad avere più energia ma a migliorare la memoria, l’umore ed in generale, le funzioni mentali.

Il caffè può essere considerato, quindi, una bevanda sana e sicura ma se consumata in quantità adeguate. Partendo dal presupposto che ogni individuo ha una tolleranza personale alla caffeina, è consigliabile non superare le 3 – 4 tazzine al giorno.

Le principali caratteristiche nutrizionali e benefiche del caffè sono dovute alle proprietà della caffeina, tra le quali:

  • l’effetto stimolante sulla secrezione gastrica e su quella biliare. Il caffè dopo i pasti, aiuta la digestione;
  • l’effetto energetico dovuto al miglioramento della funzionalità cardiaca e nervosa;
  • l’effetto lipolitico che favorisce il dimagrimento: la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate.

Il caffè, infatti, è un alleato della linea. Se consumato senza zucchero, contiene appena 1 caloria. È una bevanda priva di carboidrati composta dal 77% grassi e dal 23% proteine.

Non contiene solo caffeina. Ci sono almeno 1000 altri composti chimici nel caffè. Alcuni di essi sono una continua fonte di scoperta per la scienza.

Volendo riassumere i benefici del caffè possiamo dire che una pausa con un espresso ha effetti energizzanti, aumenta il metabolismo basale ed aiuta il buon umore.

Un vero e proprio elisir che però non è privo di effetti collaterali in determinate circostanze e su soggetti particolarmente sensibili alla caffeina.

Il caffè, una ginnastica per il cervello

Il caffè potrebbe prevenire alcune malattie degenerative del sistema nervoso. Secondo alcune ricerche la caffeina può proteggere dal Parkinson attenuando alcuni sintomi.

Il consumo di caffè sembrerebbe avere carattere protettivo, dice il presidente della Società Italiana di Neurologia Alfredo Berardelli della Sapienza di Roma, una delle Università che hanno partecipato a uno studio coordinato da uno dei pionieri italiani in questo tipo di ricerche: Giovanni Defazio dell’Università di Cagliari.

Il lavoro è stato pubblicato su Parkinson’s & Related Disorders. Secondo gli esperti della S.I.N., Società Italiana di Neurologia, un pregresso consumo moderato di caffè, ritarderebbe l’età d’esordio della malattia, inducendo comunque una sintomatologia meno grave.

Lo studio, a cui hanno partecipato anche le Università di Bari, Catania e Verona, oltre all’Albert Einstein College of Medicine di New York, al dipartimento di neurologia dell’ASST Pavia-Voghera e all’IRCCS Neuromed di Pozzilli, sottolinea come un pregresso consumo moderato di caffè, ritardi l’età d’esordio della malattia, inducendo comunque una sintomatologia meno grave.

Altri effetti positivi del caffè sul sistema nervoso, vanno ricercati nella capacità che ha questa bevanda di migliorare la memoria e le capacità cognitive. Un allenamento per il cervello che grazie all’assunzione di caffeina viene stimolato a produrre neurotrasmettitori come la dopamina.

Il ruolo del caffè nella prevenzione di malattie croniche

L’assunzione costante e moderata della caffeina potrebbe avere un ruolo positivo nell’incidenza di malattie come il diabete di tipo II.

Uno studio condotto nel 2014 dalla Harvard School of Public Health di Boston e pubblicato sulla rivista Diabetes Care, dimostra che l’abitudine di bere caffè, normale o decaffeinato, diminuisce il rischio di diabete di tipo 2; la meta-analisi, che è stata condotta su 28 studi prospettici che hanno coinvolto in totale oltre un milione di soggetti di ambo i sessi, seguiti per periodi variabili dai dieci mesi ai 20 anni, conferma il ruolo protettivo del caffè nei confronti del diabete.

Il coordinatore dello studio, Frank Hu, del Dipartimento di Nutrizione dell’ateneo statunitense, afferma che  la funzione protettiva sarebbe da attribuire alla proprietà antiossidante di un polifenolo alimentare naturale, l’acido clorogenico, presente in numerosi frutti e ortaggi, ma particolarmente nel caffè; i chicchi di caffè freschi e non tostati contengono una grande quantità di acido clorogenico, che viene però ridotta drasticamente con la torrefazione cui è sottoposto il caffè.

Questo acido, sostiene Hu, migliora la sensibilità all’insulina e riduce la concentrazione del glucosio nel sangue mediante l’inibizione del suo assorbimento a livello intestinale.

Ma il caffè da solo non basta, berne regolarmente una quantità moderata deve affiancarsi ad altri fattori dello stile di vita che possono contribuire alla prevenzione del diabete, come la dieta e l’esercizio fisico.

Il caffè è ricco anche di sostanze antiossidanti, come i polifenoli, la cui assunzione contrasta i radicali liberi, favorisce la detossificazione e la riparazione del DNA, tutti meccanismi che a lungo termine possono ridurre lo stress ossidativo che viene indicato come uno dei fattori che portano all’insorgenza del diabete mellito di tipo 2.

Consumare caffè, inoltre, non aumenta il rischio di ammalarsi di tumore, come si pensava qualche anno fa. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) e l’Oms, hanno scagionato definitivamente il caffè dalle ipotesi che la credevano una bevanda contenente composti cancerogeni.

Tra i benefici del caffè sulla salute ci sono senza dubbio, le proprietà energizzanti. Le sostanze in esso contenute aumentano le prestazioni corporee e combattono il sonno e la stanchezza.

La caffeina stimola infatti il sistema nervoso centrale, favorendo un maggiore livello di attenzione, la capacità di apprendimento e la resistenza allo sforzo fisico.

Gli effetti collaterali del caffè

Il consumo eccessivo di caffè espone comunque ad alcuni rischi soprattutto in persone particolarmente sensibili alla caffeina o con patologie di base soprattutto a carico dell’apparato digerente.

La caffeina, infatti, aumenta la produzione di succhi gastrici nello stomaco, perciò è controindicato a chi soffre di gastrite, ulcera o reflusso gastroesofageo.

Anche le persone che soffrono di ipertensione dovrebbero limitare il consumo, perché l’effetto stimolante della caffeina potrebbe causare rialzi di pressione, insonnia o tachicardia.

Il caffè ha anche un effetto inibitorio sull’assorbimento di calcio e ferro, potrebbe favorire l’anemia e l’osteoporosi in soggetti predisposti o peggiorare queste patologie negli individui già affetti.

Gli effetti collaterali, ovviamente, aumentano se vi è un consumo eccessivo di caffè.

Quante tazzine sono permesse al giorno? La dose ammessa è di circa 300 milligrammi di caffeina giornaliera che si traduce in 4 – 5 espressi o 3 tazzine di caffè della moka.

Il limite viene leggermente abbassato per le donne e gli uomini di corporatura esile mentre va limitato al massimo o evitato per le donne in gravidanza ed in allattamento.

Condizioni che richiedono una maggiore cautela nel consumo di caffè. Questo perché la caffeina è in grado di passare all’interno della placenta e arrivare al feto comportando dei rischi per il bambino.

In caso di sensibilità alla caffeina, in persone ipertese o con disturbi all’apparato digerente, così come le per le donne in gravidanza o in allattamento, è utile ricordare che la caffeina può essere introdotta nell’organismo non solo bevendo caffè ma anche consumando tè e cioccolata.

Per questo motivo occorre stare attenti all’effetto cumulativo dei vari alimenti. Se beviamo una tazzina di caffè e consumiamo una barretta di cioccolato, aumenteranno i livelli di caffeina assunta.

Nei bambini, il caffè va evitato mentre la dose quotidiana di caffeina proveniente ad esempio dall’uso di cioccolata o di bevande alla cola, non dovrebbe superare i 100 mg.

Con 3-4 tazzine di caffè al giorno, quindi, possiamo godere dei benefici del caffè. Tuttavia, ogni persona ha una tolleranza diversa nei confronti della caffeina, e ciò comporta una diversificazione degli effetti collaterali ai quali si può andare incontro.

Ansia e nervosismo, insonnia, disturbi gastrointestinali, ipertensione ed  accelerazione del battito cardiaco, sono tra i disturbi che possono insorgere bevendo dosi eccessive di caffè, soprattutto se l’organismo non è abituato ad un consumo giornaliero.

Il consumo costante di caffè, infatti, riduce le probabilità di manifestare gli effetti collaterali appena citati.

Gli usi del caffè

Tanti i modi per consumare il caffè.

Il modo più gustoso e salutare per ottenere  i suoi benefici è quello di macinare i chicchi appena prima del consumo. Questa procedura aiuta  a conservare intatto l’aroma e le proprietà organolettiche.

Per assaporare il gusto e godere dei benefici della bevanda, inoltre, non bisognerebbe utilizzare dolcificanti che alterano il sapore del caffè e possono avere effetti sulla salute e sul girovita.

Ognuno ha il suo caffè, c’è chi preferisce l’espresso del bar e chi non vuol rinunciare al piacere della moka. Vi sono indubbiamente piccole differenze tra le due modalità.

L’espresso ha un gusto più intenso e mantiene inalterato l’aroma, è più corposo ed avvolgente. Il caffè della moka contiene più caffeina dovuto ad un sistema di filtraggio più lento ed ha un sapore più forte.

Che sia al bancone del bar o nel salotto di casa, però, il caffè resta un piacere da apprezzare non solo come bevanda ma anche come ingrediente per preparare dolci e dessert. Il tradizionale tiramisù fa parte ormai della tradizione culinaria italiana.

Ma la caffeina ha proprietà che vengono sfruttate anche dalla cosmetica.

La sua azione energizzante la rende un ottimo principio attivo per la formulazione di creme anticellulite. La caffeina, infatti, stimola la circolazione dei capillari e fluidifica la ritenzione dei liquidi.

E’ utilizzata anche nei prodotti per i capelli fragili per rinvigorire il cuoio capelluto e rinforzare i capelli.

Diversi i rimedi fai da te che utilizzano il caffè, la posa o gli avanzi.

Ad esempio, il fondo del caffè, se utilizziamo la moka, può essere utilizzato come rinvigorente per le piante oppure come un deterrente per le formiche. Per allontanarle basta cospargere con la polvere di caffè, i punti vicino a porte e finestre, l’odore forte le terrà lontane.

I fondi del caffè possono essere utilizzati anche per la pulizia degli scarichi, diluiti nell’acqua e versati nei lavandini, nelle vasche da bagno e nei wc, assicurano la loro pulizia ed evitano la formazione di cattivi odori.