Gli interventi assistiti con gli animali (I.a.a.) sono attività terapeutiche che sfruttano il legame che si instaura tra gli animali e gli esseri umani. Interventi strutturati in cui animali adeguatamente addestrati entrano in contatto con gli esseri umani per finalità specifiche, terapeutiche, educative o ludiche.
Gli Interventi assistiti con gli animali (I.a.a.), genericamente indicati con il termine di “pet therapy”, comprendono una serie di attività terapeutiche ed educative finalizzate a migliorare la salute e il benessere delle persone con l’ausilio di animali da compagnia.
L’utilizzo degli animali a fini terapeutici ha radici molto antiche ed oggi è stata riconosciuta la loro valenza scientifica. E’ dimostrato che gli animali da compagnia favoriscono i contatti interpersonali attraverso meccanismi di facilitazione sociale ed alcune volte riescono a sostituire gli affetti più importanti. Non solo, la vicinanza con un animale domestico è stata associata anche ad un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ad una riduzione degli ormoni indicatori di stress, nonché ad un rilascio maggiore di ossitocina, l’ormone del benessere che facilita i rapporti sociali.
Quindi da una parte, la relazione con un animale aiuta ad affrontare condizioni di stress o di conflittualità in soggetti sani e nella vita di tutti giorni, dall’altra il legame uomo-animale rappresenta un aiuto ed un sostegno per gli individui con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, soprattutto di bambini, anziani, disabili e pazienti psichiatrici.
Questo principio è stato da sempre alla base della pet therapy ed oggi degli “I.a.a.”
Cosa sono gli interventi assistiti con gli animali
Gli Interventi assistiti con gli animali (I.a.a.) sono un’evoluzione della pet therapy ed ormai, lessicalmente l’hanno sostituita. Rappresentano l’insieme di tutti quelli approcci terapeutici che si basano sull’interazione uomo-animale.
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Il termine “I.a.a.” nasce proprio per sottolineare che più di una terapia generale, si parla di una serie di interventi specifici a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa, didattica e ricreativa, che prevedono il coinvolgimento di animali domestici e che sono rivolti prevalentemente a persone affette da disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, ma possono anche essere indirizzati a individui sani.
Questi interventi sono attività strutturate durante le quali gli animali interagiscono con gli esseri umani per finalità specifiche.
La terapia con gli animali viene impiegata, in poche parole, per la cura, la riabilitazione, l’educazione e per la promozione del benessere e della qualità della vita delle persone. Per essere efficace, però, ogni intervento deve essere adeguato ai particolari bisogni dell’individuo prendendo in considerazione la sua specificità patologica e/o caratteriale.
Gli interventi assistiti con gli animali per poter essere svolti in coerenza con i propri obiettivi e nel rispetto del paziente e dell’animale coinvolto, richiedono il coinvolgimento di un’équipe multidisciplinare, composta da figure professionali diverse, sanitarie e non, che concorrono alla realizzazione ottimale dell’intervento e soprattutto ad una gestione equilibrata e rispettosa della relazione uomo-animale.
Quali sono le attività degli “I.a.a.”
In base agli ambiti di attività, gli “I.a.a.” si distinguono in:
- Terapia Assistita con gli Animali (T.a.a.): intervento di supporto ad altre terapie finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale rivolto a soggetti affetti da patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione, rilasciata dal medico di medicina generale, corredata da relazione del medico specialista o dello psicologo-psicoterapeuta. La riabilitazione equestre è una terapia assistita con gli animali che prevede l’impiego del cavallo.
- Educazione Assistita con gli Animali (E.a.a.): intervento di tipo educativo e/o rieducativo rivolto sia a soggetti sani che diversamente abili e a persone affette da disturbi del comportamento. L’ educazione assistita mira a migliorare il livello di benessere psico-fisico e sociale e la qualità di vita della persona, a rinforzare l’autostima e a ricreare il senso di normalità del soggetto coinvolto. Attraverso la mediazione degli animali domestici vengono attuati anche percorsi di rieducazione comportamentale. Trova applicazione in tutte quelle situazioni che determinano un’assenza forzata e non, dai contesti sociali, quali: prolungata ospedalizzazione; difficoltà dell’ambito relazionale nell’infanzia e nell’adolescenza; disagio emozionale; difficoltà comportamentali e di adattamento socio-ambientale; situazioni di istituzionalizzazione, come orfanotrofi o residenze sanitarie assistenziali; condizioni di malattia e/o disabilità che prevedano un programma di assistenza domiciliare integrata.
- Attività Assistita con gli Animali (A.a.a.): intervento ludico-ricreativo a carattere occasionale rivolto a varie categorie di utenti, sia a soggetti sani che diversamente abili, finalizzato a migliorare la qualità della vita. Nelle “A.a.a.” la relazione con l’animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali. Queste attività sono rivolte al singolo individuo o ad un gruppo di individui e sono finalizzate allo sviluppo di competenze attraverso la cura dell’animale, all’accrescimento della disponibilità relazionale e alla stimolazione dell’attività motoria.
Gli animali più utilizzati sono senza dubbio i cani che vantano una lunga storia di co-evoluzione con gli esseri umani e che hanno sviluppato un sistema comune di comunicazione con l’uomo, ma anche altri animali come i cavalli, ad esempio, da anni hanno dimostrato la propria efficacia a fine terapeutici ed educativi.
Gli interventi assistiti con gli animali, quindi, possono essere sintetizzati in tre grandi aree: educativa, terapeutica e ludica e rappresentano un’evoluzione strutturata ed a valenza scientifica delle terapie che si sono sempre svolte con i “pet”.
Gli obiettivi raggiunti dalla terapia assistita con gli animali
I risultati di alcuni progetti di ricerca condotti in collaborazione con il Centro di Referenza nazionale per gli “I.a.a.”, con l’Istituto Superiore di Sanità e con il supporto di alcune aziende ospedaliere come il Meyer di Firenze e il Niguarda di Milano, hanno dimostrato che la relazione con l’animale riaccende l’interesse verso gli altri, attraverso stimoli sensoriali tattili e visivi creando un’empatia che induce anche pazienti depressi e in isolamento sociale a reagire e a sentirsi utili. I benefici della relazione sono evidenti soprattutto nei bambini nei quali l’animale, oltre a catturare l’attenzione, stimola l’accettazione di sé, e negli anziani nei quali si registra anche un effetto positivo sul piano fisico, oltre che psichico, in quanto i pazienti vengono stimolati a compiere attività motorie, accudimento dell’animale o passeggiate, ad esempio.
L’impiego degli animali in vari ambiti terapeutici determina non solo una migliore risposta del paziente ma spesso concorre alla riduzione dell’uso dei farmaci, con ulteriori vantaggi sia per la qualità della vita che in termini di costi per la collettività.
I risultati raggiunti da queste ricerche hanno contribuito ad assegnare agli Interventi assistiti con gli animali, il giusto valore scientifico.
Il Ministero della salute, al fine di promuovere la ricerca, di standardizzare i protocolli operativi e potenziare le collaborazioni fra medicina umana e veterinaria, nel giugno del 2009 ha istituito il “Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti con gli animali e pet therapy ” e ha iniziato un intenso lavoro conclusosi con l’approvazione delle “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (I.a.a.)”.
La normativa sugli Interventi Assistiti con gli Animali
La Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’accordo sulle “Linee Guida nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali”, regolato dagli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1 del decreto legislativo 28/1997, tale normativa ha posto un punto d’inizio nel complesso mondo degli interventi di relazione uomo/animale per finalità terapeutiche, educative o di miglioramento del benessere.
Il fine di questo processo ormai avviato è quello di elevare la qualità degli interventi, dando evidenza scientifica al valore terapeutico della relazione con l’animale.
Negli ultimi anni i progressi ottenuti in campo terapeutico dalla relazione uomo-animale sono venuti alla luce portando alla consapevolezza che da tale relazione l’uomo, in particolare bambini, persone anziane e coloro che soffrono di disagi fisici e psichici, può trarre un enorme giovamento. E’ sempre più provato che gli animali domestici svolgono un importante ruolo nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi.
A tal proposito si è resa necessaria una regolamentazione degli I.a.a. riconoscendo la loro valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa.
Come accennato gli interventi assistiti vengono realizzati con gli animali domestici che fanno ormai parte della vita quotidiana di molte persone. Quelli maggiormente impiegati sono il cane, il cavallo, l’asino, il gatto ed il coniglio. Tali interventi sono rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche a individui sani.
La legislazione vigente, oltre a riconoscere la valenza degli “I.a.a.”, impone che i processi educativi e terapeutico-riabilitativi siano impostati su criteri scientifici e che rispettino l’applicazione di protocolli. Quest’ultimi devono contenere la presa in carico del paziente/utente, la stesura di un progetto, la definizione degli obiettivi, la verifica periodica dei risultati raggiunti e la capacità di lavorare in équipe da parte di specialisti che spesso appartengono ad ambiti scientifici e culturali molto diversi.