Chiunque ha un amico a quattro zampe ha l’incubo di smarrirlo.Se capita, bisogna intervenire tempestivamente per ritrovarlo affidandosi se necessario anche alle autorità competenti.Â
Non è insolito che l’amico a quattro zampe possa allontanarsi dal proprietario o dalla propria casa, magari attratto da qualcosa si allontana non riuscendo più a tornare. In questa circostanza occorre intervenire il prima possibile avviando le ricerche in autonomia, magari con l’aiuto di familiari ed amici e se queste non dovessero portare a risultati nel giro di qualche ora rivolgersi alle autorità competenti per denunciarne la scomparsa.
E’ molto importante, infatti, segnalare lo smarrimento sia per ricevere un aiuto concreto sia per non incappare in multe. Denunciare l’allontanamento del proprio amico a quattro zampe è obbligatorio per legge e chi non rispetta questo adempimento rischia la sanzione prevista per la mancata denuncia oltre a quella per l’abbandono dell’animale, se dovesse essere ritrovato. La denuncia di smarrimento rappresenta anche un grande aiuto per ritrovare il prima possibile il cucciolo.
Passo dopo passo i comportamenti da adottare in caso di smarrimento
La prima cosa da fare quando il cane si allontana senza riuscire a ritornare è iniziare le ricerche nella zona nella quale si è smarrito, magari ripercorrendo lo stesso tratto di strada fatto in sua compagnia e andando nei posti che abitualmente si frequentano, come il parco. Ovviamente è utile chiedere in giro se qualcuno lo avesse notato e spargere la voce tra amici e vicini di casa per allargare l’area delle ricerche.
Anche chiamare spesso per nome il cane potrebbe essere d’aiuto in quanto l’animale riconoscendo la voce tenderebbe a venire incontro. In questo caso è utile non utilizzare un tono arrabbiato perché il cane, percependolo, per timore potrebbe continuare a nascondersi anziché ritornare.
Il passo successivo, se nel giro di qualche ora non si ottengono risultati e cominciare a scrivere volantini ed a esporre manifesti con la foto del cane posizionandoli nei posti dove c’è più affluenza di persone, come ad esempio, alla fermata degli autobus o vicino ai negozi.
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Oggi un grande aiuto arriva anche dal web, l’utilizzo dei social rappresenta un ottimo mezzo per fare il passaparola così come i siti appositi che si occupano di smarrimenti e ritrovamenti di animali che consentono di pubblicare gli annunci.
Da non dimenticare i veterinari di zona ed i canili, è sempre utile chiedere anche a loro, perché magari qualcuno ritrovando l’animale si è rivolto a queste strutture per un aiuto.
Ma non sempre queste operazioni sono risolutive, se nel breve periodo non dovessero portare a risultati ed il cane non fosse ancora tornato a casa, non resta altro che denunciarne la scomparsa alle autorità competenti.
La denuncia di smarrimento
Abbiamo detto che denunciare la scomparsa del cane non è solo un modo per ottenere aiuto ma anche un obbligo del proprietario. Se l’animale ha il tatuaggio, la denuncia va fatta all’Asl di riferimento comunicando il numero del tatuaggio stesso se invece, è dotato di microchip, è sufficiente la denuncia alle autorità competenti, come i carabinieri, la polizia municipale, il servizio veterinario della Asl competente o l’anagrafe canina.
La denuncia è valida solo se redatta in forma scritta e presentata ad una di queste autorità che deve rilasciarne una copia. Questo rappresenta un passaggio fondamentale perché la copia della denuncia è necessaria per dimostrare la proprietà nel caso in cui l’animale ritrovato venisse adottato da un’altra persona ed ottenere la sua restituzione.
La denuncia va presentata entro 3 giorni e può avvenire ad opera del proprietario o anche dalla persona che al momento della scomparsa si stava prendendo cura del cane, un obbligo che se non rispettato comporta conseguenze penali.
Chi smarrisce un cane e non denuncia, infatti, rischia la sanzione per la mancata denuncia ed anche la sanzione per abbandono di animali, prevista all’art. 727 del Codice Penale.
In merito a tutto questo è opportuno ricordare che il microchip è obbligatorio dal secondo mese di vita dell’animale e alla sua installazione possono provvedere sia i veterinari che operano presso strutture pubbliche sia quelli privati purché muniti delle credenziali per l’accesso all’anagrafe canina della Regione di appartenenza. Un altro strumento di identificazione del cane è il tatuaggio che permette l’iscrizione all’anagrafe.
E’ importante, inoltre, mettere al cane un collare munito di una targhetta che riporti l’indirizzo e il numero di telefono del padrone.
Piccoli gesti che sono un grande aiuto in caso di smarrimento.
Nel momento in cui il cane venisse ritrovato, invece, è necessario rimuovere tutti i volantini affissi e informare del ritrovamento l’autorità presso la quale era stata effettuata la denuncia di smarrimento.
Cosa fare se incontriamo un cane che vaga
Abbiamo visto cosa fare quando si smarrisce un cane ma potrebbe essere utile sapere anche quali comportamenti adottare ed a chi rivolgersi, se dovessimo incontrare un cane smarrito.
Innanzitutto bisogna avvicinarsi all’animale con prudenza e calma, non fare movimenti bruschi e repentini perché un cane spaventato potrebbe reagire. Bisogna cercare di rassicurare l’animale ma ai primi segnali di aggressività è necessario chiamare le autorità competenti per il recupero, oppure rivolgersi agli enti preposti ad intervenire in queste circostanze che possono nascondere anche casi di abbandono o maltrattamento.
Se il cane si lascia avvicinare con facilità , invece, bisogna controllare le sue condizioni di salute. Se fosse ferito portarlo da un veterinario, ricordiamo che i servizi veterinari delle Asl hanno l’obbligo di reperibilità anche di notte e nei giorni di festa, oppure chiamare i vigili o i carabinieri, che recuperato il cane, lo conducono al canile comunale.
Qualora l’animale avesse la medaglietta con tutti i riferimenti necessari, ovviamente bisognerà contattare il proprietario in modo da fargli recuperare il cane.
E’ molto importante cercare di identificare l’animale magari controllando i manifesti affissi in zona e che riportano avvisi di cani smarriti. Oppure chiedere informazioni alle persone del posto per accertarsi che il cane non sia di qualcuno che ha l’abitudine di lasciarlo libero di circolare. Infine si possono verificare sui social network e sui siti web che si occupano di smarrimenti e di ritrovamenti se è presente un annuncio riferito proprio a quell’animale.
Le alternative se non si ritrova il proprietario
Se il legittimo proprietario non viene rintracciato, bisogna consegnare il cane alle autorità competenti o al canile comunale. In ogni caso, è sempre opportuno fare una denuncia di ritrovamento presso la sede della polizia municipale del Comune in cui è stato ritrovato. Ciò consentirà alle autorità competenti di verificare se vi sono denunce di smarrimento in corso e, in caso di corrispondenza, restituire il cane alla propria famiglia di appartenenza.
Ma presentare la denuncia è importante anche per evitare, qualora si dovesse decidere di tenere il cane con sé, di essere accusati di appropriazione indebita. Rivolgendosi alle autorità , infatti, si può avere conferma se il cane abbia o meno un proprietario.
Tra le alternative possibili, adottare il cane è quella che si verifica più frequentemente. In questo caso è utile sapere che il vero proprietario ha tempo 12 mesi dal ritrovamento per riprendersi il cane.
Se si opta per questa scelta è consigliabile far visitare il cane da un veterinario perchè non si sa quanto tempo abbia vagato per strada e se possa avere problemi di salute. La visita medica in questa circostanza di emergenza e di soccorso è di norma gratuita ed è necessaria da una parte per accertare le condizioni di salute del cane, dall’altra per rintracciare i proprietari se l’animale è dotato di tatuaggio o microchip.
Se si rintracciano i proprietari del cane smarrito bisogna accertarsi che siano effettivamente loro: chiedendo l’esibizione del libretto sanitario, che viene rilasciato al momento della prima vaccinazione o la copia della denuncia di smarrimento.
Qualche consiglio
Avere un cane significa anche educarlo e tra le tante regole è possibile insegnargli a non scappare. Possiamo abituarlo fin da cucciolo a non uscire da un territorio definito o delimitato, come il giardino di casa o il cortile ma anche a non allontanarsi se si è al parco.
Infatti, un’eventuale fuga del cane non è solo motivo di sofferenza per il proprietario ma, come abbiamo visto, anche un problema serio.
Un altro utile consiglio è quello di rispettare alcune regole che possono rivelarsi molto utili in caso di smarrimento. Dotare il cane del microchip o del tatuaggio ed assicurarsi se è stato inciso da diversi anni, che sia ancora ben visibile. Acquistare una medaglietta dove riportare i recapiti.
Insomma rendere facilmente identificabile il cane.