L’Arera ha pubblicato la delibera 374 con la quale, oltre a prevedere una modifica nella periodicità dell’aggiornamento dei costi della materia prima gas nel mercato tutelato, prevede la possibilità di inviare le bollette gas con frequenza mensile in modo che le famiglie possono tenere sott’occhio i consumi
Dal prossimo 1° ottobre cambia il metodo di aggiornamento dei costi della materia prima gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela (oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa). Il nuovo metodo avrà cadenza mensile ed è legato alla situazione di emergenza: per questo sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023, termine che l’Autorità ha chiesto più volte venga allineato a quello del fine tutela elettrico, previsto per gennaio 2024. È quanto prevede la delibera 374/2022 dell’Arera pubblicata nei giorni scorsi.
Con il nuovo metodo di aggiornamento, il valore della componente materia prima per la tutela gas verrà pubblicato sul sito dell’Autorità all’inizio di ogni mese successivo al mese di riferimento.
Accogliendo poi le proposte delle associazioni dei consumatori l’Arera ha previsto, in deroga all’attuale regolazione del TIF, la possibilità per gli esercenti il servizio di tutela gas di emettere la bolletta di periodo con frequenza mensile così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi, contenendo gli importi da pagare in un’unica soluzione. Dunque, nessun automatismo ma la possibilità per l’operatore di optare per la fatturazione mensile: se questo gli darebbe la possibilità di incassare le somme più rapidamente, la modifica richiede un cambiamento del software di fatturazione, cosa non semplice.