L’ipotensione, ovvero la pressione bassa, è una problematica che aumenta in particolare durante il caldo estivo. Un’alimentazione ricca di magnesio e sali è un’ottima alleata
Quando si parla di pressione bassa o ipotensione non bisogna osservarla nella sua oggettività , bensì occorre correrarla a diversi fattori che possono determinarne l’insorgenza.
La prima regola, come sempre quando si parla di disturbi che colpiscono lo stato di salute della persona in maniera temporanea o definitiva, è quella di considerare sempre le condizioni generali del corpo, la temperatura che lo accompagna (sia interna che esterna) e le abitudini, siano esse di tipo alimentare o più strettamente legate allo stile di vita.
Non è raro infatti trovare dei pazienti in cui la pressione, per predisposizione multifattoriale, è fisiologicamente bassa, mentre per altri si manifesta in maniera più o meno improvvisa determinando un cambio immediato delle percezioni. Elementi come la disidratazione possono concorrere a peggiorare la situazione, così come una carenza di zuccheri o dopo un sovrasforzo nell’afflusso di sangue verso l’apparato digerente (come l’ipotensione postprandiale).
Come anticipato, le alte temperature sono nemiche degli ipotesi, proprio per via dell’aumento della disidratazione e di una maggiore richiesta di elementi necessari al buon equilibrio del corpo (sali minerali).
Pressione bassa, quando e come intervenire
Gli interventi atti ad attenuare i sintomi della pressione bassa sono da valutarsi con l’ausilio di un medico, che terrà conto della periodicità con i quali i sintomi di ipotensione si manifestano e della loro intensità . Laddove sussista una perdita di coscienza costante e non improvvisa ad ogni attacco, dovrete prevedere interventi di contrasto più strutturati, sempre con il medico di famiglia che consiglierà sul da farsi.
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Ma come fare per aiutare il corpo a rispondere in maniera efficace, attraverso l’alimentazione? Oltre un costante apporto di acqua che non dovrà mai mancare, è necessario introdurre alimenti ricchi di potassio e di elementi salini, come la frutta secca, le banane, le verdure a foglia verde, i pomodori, le zucchine, e la frutta come l’ananas, l’avocado, le albicocche, le pesche e i frutti rossi.
Consigliati anche i legumi, i cereali, per l’alto contenuto di magnesio. Alleata naturale indispensabile per contrastare l’ipotensione è la liquirizia, da associare anche a caffè (salvo controindicazioni personali) e bevande come il tè verde. Attenzione a non sovraccaricare il corpo con questi alimenti, ottenendo degli effetti controproducenti. Occorre fare pasti abbondanti, ma senza mandare in eccesso di lavoro l’intestino. Nel caso di ipotensione postprandiale infatti, portare l’apparato digerente verso un iperlavoro, potrebbe comportare una compromissione all’opposto: tentando di contrastare l’ipotensione mangiando cibi variegati e in quantità oltre misura, rischiate di scatenare comunque la pressione bassa.
Le regole d’oro possono essere riassunte con il: fare una scorta di liquirizia; consumare pasti piccoli e leggeri, distanziati nel corso della giornata (spuntini a base di frutta, verdura o frutta secca) e ricordare di mantenere il corpo sempre ben idratato. Ultimo suggerimento, evitate l’esposizione al sole nelle ore più calde e gli ambienti senza un buon sistema di areazione o condizionamento.