Come funziona il consenso privacy di Skype, quando va fornito e come tutelare la propria privacy
Il modo di comunicare, il modo di relazionarsi, sia a livello personale che a livello professionale, il modo di svolgere mansioni lavorative e riunioni, sono profondamente mutati dopo la pandemia. Davanti a un mondo da “portare avanti” si è reso necessario il ricorso a nuovi strumenti per adattarsi alle recenti condizioni conseguenti alla diffusione del Covid-19 e alle relative misure di contenimento. Skype è stato uno degli strumenti maggiormante utilizzati, ecco perché è importante conoscere quando e in che modo la nostra privacy va tutelata.
Perché dare il consenso a Skype
Prima di addentrarci approfondire il temad del consenso-privacy Skype, cerchiamo di capire di cosa si tratta, qualora tra voi ci fosse qualcuno che non l’ha mai utilizzato o che desidera approfondirne l’utilizzo.
Skype è innanzitutto un software che può connettere più persone contemporaneamente, senza limiti geografici. Persone in grado di comunicare, seppure a distanza, attraverso videochiamate, chiamate semplici, chiamate di gruppo, ma anche attraverso messaggeria istantanea di testo o, addirittura, condivisione di file.
Utilizzabile sia su tablet che su smartphone e cellulare, è completamente gratuito, ma soprattutto è semplice sia da scaricare che da installare e usare. Naturalmente avrete la possibilità di abilitare dei servizi a pagamento a scelta.
Potrete scegliere tra la formula del pagamento al consumo, quella tramite abbonamento o visionare le diverse opzioni a disposizione. Insieme ai vostri amici, colleghi o familiari potrete incontrarvi, seppur virtualmente. Per poterlo utilizzare dovrete creare un profilo, così da consentire alle altre persone di proseguire velocemente.
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Profilo Skype, informazioni e contenuti privacy
Cosa contiene un profilo Skype e quali informazioni utilizza? Scopriamolo subito. Un profile Skype, al momento della creazione, acquisisce le stesse e identiche informazioni che sono state fornite al momento della configurazione di un account Microsoft.
Ma come fanno i vari utenti ad essere trovati o a trovare essi stessi i destinatari della chiamata, della videochiamata o del messaggio? Questo processo avviene attraverso l’inclusione dei nominativi nella cosiddetta directory di ricerca pubblica di Skype, che può consentire o non consentire (a seconda delle impostazioni) il suggerimento del profilo ad altri utenti.
A questo punto, Skype sarà in grado di controllare sia il dispositivo dell’iscritto che degli altri utenti iscritti in rubrica. Controllare ma anche bloccare: avete capito bene, potrete bloccare gli utenti da cui non desiderate ricevere alcun tipo di comunicazione.
La tutela della privacy su Skype
Conoscere la modalità di trattamento dei dati privacy e la finalità, risulta essere fondamentale per usare al meglio Skype, per vivere interazioni senza rischi con o senza infomazioni aggiuntive.
Per vivere appieno ogni funzionalità di Skype occorre fornire delle autorizzazioni, o meglio dei consensi. Un esempio? Per effettuare una chiamata utilizzando Skype, non importa con quale dispositivo, il software richiederà i consensi per utilizzare l’accesso al microfono.
Nel caso invece si tratta di fare una videochiamata, di condividere una foto o di accedere alla gallery del dispositivo per cambiare l’immagine del profilo, è necessario acconsentire all’autorizzazione per accedere alla videocamera e alla fotocamera.
La procedura è identica quando si tratta di utilizzare i dati dei contatti memorizzati all’interno del dispositivo, occorrerà dare il consenso per accedere alla rubrica contatti.
Appare chiaro che negando i consensi privacy di Skype, le funzionalità saranno ridotte ai minimi termini, al punto quasi da non poter essere praticamente utilizzate.
Ecco perché rilasciare i consensi privacy su Skype è così importante, per non comprometterne l’uso e sfruttarne al meglio tutte le potenzialità!