Limite versamento contanti: cosa c’è da sapere

LIMITE VERSAMENTO CONTANTI

La parola d’ordine è: cashless (meno soldi liquidi). Meno contante circolante. Ma in Italia, un paese dove il riciclaggio del denaro è tanto diffuso, siamo pronti? Ecco quello che c’è da sapere sul limite versamento contanti.

 

La parola d’ordine è: cashless (meno soldi liquidi). Meno contante circolante. Ma in Italia, un Paese dove il riciclaggio del denaro è tanto diffuso, siamo pronti? Tra l’altro, il versamento contanti non è solo un fenomeno legato al malcostume, ma anche alle abitudini e al costume radicato. Pensiamo all’importanza della “busta” contenente i soldi da regalare alla coppia di sposi amici o parenti. Una pratica molto diffusa nel nostro Paese.

Secondo Minsait Payments, gli italiani preferiscono le carte di credito per pagare, ma crescono anche i pagamenti contactless via smartphone, mentre 6 italiani su 10 fanno eCommerce almeno una volta al mese. In questo 11° Rapporto sulle tendenze dei mezzi di pagamento, risulta che in Italia il 54,2% dei clienti delle banche cesserebbe di utilizzare il contante, se potesse sempre utilizzare un metodo alternativo di pagamento cashless. Dunque ci avviamo verso la cashless society con più fiducia rispetto al recente passato.

 

Limite versamento contanti e leggi

Il Decreto Legge 124 del 26 ottobre 2019 ha previsto la riduzione graduale del limite di importo del trasferimento di denaro contante e titoli al portatore tra soggetti diversi. Ma il Decreto Milleproroghe del 2022 ha prorogato i termini di scadenza del nuovo limite di versamento contanti. Ciò significa che fino al 31 dicembre 2022 il valore soglia di divieto di trasferimento di denaro contante effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi è ricondotto a 2.000 euro. Significa che fino a tale data, il trasferimento massimo consentito in contanti sarà quindi di 1.999,99 euro. Dal primo gennaio 2023 il nuovo limite sarà di 999,99 euro.

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Cosa cambia dal 2023?

Tutte le transazioni superiori all’importo soglia di 999,99 euro dovranno essere effettuate con metodi tracciabili.

Il tetto massimo per i contanti riguarda tutti i tipi di pagamento (acquisti, prestazioni di professionisti, ecc.) e dovranno essere effettuati con un metodo tracciabile come il bonifico.

Queste limitazioni varranno anche per i pagamenti tra parenti, ad esempio trasferimento soldi tra genitori e figli. In caso di violazione della soglia massima per i contanti, a pagare sarà sia chi elargisce il denaro sia chi lo riceve.

Non cambia nulla per i versamenti e prelievi in banca. Queste misure non incidono sulle operazioni sul conto corrente personale, ma riguardano le transazioni fra due soggetti.

 

Tracciabilità e antiriciclaggio

Dunque, tutti i passaggi di denaro, tra persone diverse, al di sopra delle soglie decise, devono essere tracciati attraverso pagamenti con bonifici, assegni, carte di credito o di debito. Queste misure sono state adottate per rendere tracciabili i movimenti, da parte di Agenzia delle Entrate e altre istituzioni o forze dell’ordine che abbiano interesse nel controllarli, per esempio, a seguito di una indagine sul riciclaggio di denaro. Il riciclaggio è anche detto “money laudering” (tradotto letteralmente “lavaggio di denaro”). Denaro che è frutto di attività illecite.

Ma non si vuole solo fermare il riciclaggio, ma anche l’evasione fiscale.

Riciclaggio, evasione fiscale e corruzione sono tra le peggiori piaghe che affliggono i conti pubblici di questo Paese, frenandone la crescita potenziale.

 

Primi 6 mesi del 2021: nel mirino di UIF 19,8 milioni di operazioni con denaro liquido

I Quaderni dell’antiriciclaggio dell’UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia istituita presso la Banca d’Italia) analizzano il fenomeno del riciclaggio di denaro sporco e criminalità. Nei primi 6 mesi del 2021 il flusso di contanti versati soprattutto a mezzo sportello automatico e cassa continua e le banconote movimentate attraverso banche, poste, istituti di moneta elettronica (Imel) e di pagamento (Ip), ha raggiunto la soglia di ben 100,5 miliardi di euro. In totale sono state 19,8 milioni le operazioni con denaro liquido nel database. L’UIF ha incrociato questi movimenti con le segnalazioni sospette, in modo da stanare il riciclaggio di proventi illeciti, come l’evasione fiscale.

L’Antiriciclaggio e le relazioni della Banca d’Italia, puntano il dito contro la facilità di utilizzo del contante, spesso non tracciabile, di conseguenza funzionale ad agevolare il riciclaggio di soldi e proventi da attività illecite.

Stando ai dati UIF, il commercio e la ristorazione sono i comparti economici che più di altri compiono transazioni per importi ridotti ma che risultano anche tra le attività maggiormente permeabili all’infiltrazione criminale. In questi due ambiti si concentrerebbe buona parte del sommerso economico.