Il maxi studio sul caffè: zuccherato o no? Per la salute non cambia molto

CAFFÈ DECERATO

Un uso moderato del caffè diminuisce del 31% il rischio di morte improvvisa. E zuccherarlo o meno, non fa molta differenza. A dirlo è un maxi studio su 171mila persone nell’arco di 7 anni

 

Un uso moderato del caffè diminuisce del 31% il rischio di morte improvvisa. E zuccherarlo o meno, non fa molta differenza. A dirlo è un maxi studio condotto da un team di ricerca della Southern Medical University di Guangzhou, che ha estratto dalla UK Biobank i dati relativi a 171mila persone britanniche nell’arco di 7 anni.

I precedenti studi sul caffè

Precedenti studi osservazionali avevano suggerito un’associazione tra assunzione di caffè e ridotto rischio di morte, ma questi studi non avevano distinto tra caffè consumato con zucchero o dolcificanti artificiali e caffè consumato senza. Il nuovo studio ha invece valutato le associazioni del consumo di caffè zuccherato, zuccherato artificialmente e non zuccherato con la mortalità per tutte le cause e per causa specifica.

I partecipanti e i dati stimati

I partecipanti avevano un’età media, 55,6 anni senza malattie cardiovascolari o cancro. Sono stati utilizzati i dati demografici, sullo stile di vita e sulla dieta di base della biobanca britannica, con un follow-up che inizia nel 2009 e termina nel 2018. A loro è stato chiesto di riferire il consumo di caffè zuccherato, zuccherato artificialmente e non zuccherato. È stata stimata la mortalità per tutte le cause, correlata al cancro e correlata alle malattie cardiovascolari.

I benefici del caffè

Come riporta AgriFoodToday, “Secondo i risultati, i bevitori di caffè non dolcificato avevano un rischio inferiore del 29% rispetto ai non bevitori, mentre quello zuccherato era associato a un rischio inferiore del 31%. Lo zucchero in sostanza non altera l’influsso positivo della bevanda, ovviamente sempre evitando abusi. Gli studiosi hanno rilevato inoltre una minore probabilità di morire di cancro o di malattie cardiache. Tutti questi benefici derivano dai composti chimici presenti nel caffè, in grado di determinare una serie di effetti positivi, tra cui la riduzione delle infiammazioni, la stimolazione del metabolismo e il miglioramento della sensibilità all’insulina”.

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Conclusioni

“Il consumo moderato di caffè non zuccherato e zuccherato era associato a un minor rischio di morte” concludono gli studiosi.