“Giù al Tevere” il monitoraggio condotto dall’associazione A Sud mostra elevati livelli di inquinamento per E.coli e ammonio. Spunta a sorpresa il glifosato: “Faremo controlli più approfonditi”
Escherichia coli nell’80% dei casi superiore ai limiti di legge; valori di ammonio in concentrazioni elevate e poi a sorpresa anche glifosato e il suo metabolità Ampa. Dati che emergono dal report “Giù al Tevere: monitoraggio civico ambientale partecipato a Roma” (scarica qui il rapporto completo) che raccoglie l’esperienza e le analisi ambientali realizzate lungo un anno di lavoro, in cui l’associazione A Sud insieme a numerosi cittadini ha monitorato mensilmente il fiume in 8 punti (scarica qui la relazione tecnica) all’interno del tratto urbano di Roma: dal potabilizzatore di Roma Nord fino al depuratore di Roma Sud, cercando sostanze organiche e inorganiche.
Secondo le analisi condotte dall’associazione A Sud insieme a cittadine e cittadini della città di Roma, al Coordinamento romano Acqua pubblica e con il coordinamento scientifico dell’ecologa fluviale Bruna Gumiero dell’Università di Bologna, l’inquinamento organico (con i picchi registrati per l’E.coli, il temibile batterio fecale, e l’ammonio) rappresenta il problema principale.
“Capire la moria dei pesci”
“Il monitoraggio nasce con l’esigenza di capire le cause della moria di pesci che l’anno scorso si è registrata nel Tevere”, spiega al Salvagente l’ingegnere Maura Peca, coordinatrice del progetto. “Nell’ambito della ricerca delle sostanze abbiamo voluto inserire alcuni pesticidi, tra cui il glifosato e il suo metabolita Ampa”.
I dati raccolti non si prestano a generalizzazioni visto che il monitoraggio era limitato a tre punti (quelli più a Nord dove la moria dei pesci è stata più evidente) e i risultati ottenuti sono contrastanti. “Nel giugno 2021 – prosegue la dottoressa Peca – abbiamo riscontrato dati molto elevati soprattutto nel punto 2 di confluenza dell’Aniene nel Tevere“.
Le analisi sono state ripetute a luglio e agosto ma hanno dato risultati completamente opposti. Si legge nel rapporto : “Al fine di poter meglio interpretare le cause delle morie di pesci che negli ultimi anni avvengono quasi a cadenza annuale sono stati misurati, una tantum, alcuni parametri come il fitofarmaco glifosato, il suo metabolita Ampa, gli insetticidi Cipermetrina e Clothianidin, il patogeno Salmonella spp. Il 21 giugno 2021 sono stati registrati valori molto elevati di glifosato e Ampa che andranno verificati poiché dopo solo un mese dal campionamento hanno subito una riduzione 1 su 1000″.
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“Monitoreremo il glifosato”
Tuttavia la presenza del glifosato e del suo “residuo” Ampa seppur in quantità limitate conferma i dati del Ispra contenuti nel rapporto “Rapporto nazionale pesticidi nell’acqua”. “La volontà – conclude la Peca – è quello di approfondire il monitoraggio degli inquinanti del Tevere a cominciare dal glifosato con analisi in primavera quando l’azione di diserbo in agricoltura è più concentrata”.