Carl Icahn, azionista e attivista per il benessere animale, ha lanciato un’insolita battaglia nel Cda di McDonald’s per chiedere che la catena deve pretendere dalla propria filiera di approvigionamento (dal quale si rifornisce per il bacon ad esempio) la fine del confinamento nelle “camere di gestazione” delle scrofe gravide.
In una dichiarazione di domenica, McDonald’s ha comunicato che Icahn ha ottenuto dal consiglio d’amministrazione due supervisori con l’incarico di valutare “una precisa questione riguardante la lavorazione del maiale”. Icahn ha chiesto a McDonald’s di esigere che tutti i suoi fornitori di carne di maiale degli Stati Uniti tengano gli animali fuori dalle gabbie – vere e proprie casse anguste dove vengono confinate le bestie gravide – fissando scadenze specifiche.
Va ricordato che McDonald’s già nel 2012 aveva promesso di eliminare gradualmente l’uso delle cosiddette “stalle di gestazione” per le scrofe gravide nella sua catena di approvvigionamento di maiale degli Stati Uniti in un arco di tempo di 10 anni. La “crociata” animalista di Icahn potrebbe accelerare il cambiamento e favorire il benessere animale nella catena di fast food più famosa e diffusa al mondo.