Caro Salvagente, l’amministratore ha indetto l’assemblea di condominio annuale, in cui dovremo deliberare su questioni importanti. Nel mio palazzo c’è chi sostiene che per partecipare in presenza è obbligatorio il green pass, mentre io sono dell’avviso contrario, perché altrimenti non tutti sarebbero messi nelle condizioni di prendervi parte. Chi ha ragione?
Roberto L., Chieti
L’obbligo di green pass in vigore in Italia sta scatenando i dubbi, oltre che le proteste di qualche cittadino, non ultimi quelli relativi alla partecipazione alle assemblee di condominio. Diciamo subito che la legge non prevede che il condomino sia tenuto a mostrare nulla all’amministratore o al presidente dell’assemblea riguardo al suo stato vaccinale anti-Covid. Il decreto legge 105/2021, convertito in legge 126/2021, che introduce “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche” non include gli spazi riservati alle assemblee di condominio nell’elenco dei luoghi in cui è obbligatorio esibire il green pass.
A questo si aggiunge un parere del Garante della privacy emesso il 9 giugno 2021: “Si ritiene che le certificazioni attestanti l’avvenuta vaccinazione o guarigione da Covid-19, o l’esito negativo di un test antigenico o molecolare non possano essere ritenute una condizione necessaria per consentire l’accesso a luoghi o servizi o per l’instaurazione o l’individuazione delle modalità di svolgimento di rapporti giuridici se non nei limiti in cui ciò è previsto da una norma di rango primario, nell’ambito dell’adozione delle misure di sanità pubblica necessarie per il contenimento del virus SARS-cov-2”. Tradotto in parole comprensibili, solo una norma di rango primario potrebbe prevedere l’uso del green pass per poter partecipare alle riunioni condominiali. E questa norma non è stata mai adottata.
Diverso e di segno opposto il discorso per le piscine, i centri ricreativi e simili che si trovano negli spazi condominiali e al chiuso, per accedere ai quali i condomini o gli estranei devono essere dotati di certificazione verde. In questo caso, in base al dl 105/2021 è l’amministratore il soggetto obbligato al controllo. Infine, sul fronte dell’obbligo di green pass esteso a tutti i lavoratori, ovviamente questo ha una ricaduta anche per un condominio. Si ritiene che l’amministratore, i suoi dipendenti e collaboratori professionali siano tenuti a disporre della certificazione per poter accedere allo stabile, così come il custode, il portiere e chi svolge un’attività lavorativa. Se il datore di lavoro è l’amministratore le verifiche e i controlli sono senza alcun dubbio sotto la sua responsabilità.