Era da maggio scorso, quando era stato approvato, ma senza i decreti attuativi. Adesso, con l’ok in commissione Finanze e lavoro del Senato al decreto fiscale, il bonus per sostenere i genitori separati andrà finalmente in porto. Il provvedimento, in discussione in Aula, passerà quindi alla Camera per la seconda lettura e l’ok definitivo. L’emendamento della Lega a prima firma Matteo Salvini per l’istituzione di un fondo per genitori separati è stato annunciata dallo stesso leader della Lega:  “È stato, finalmente e definitivamente, approvato in Commissione il mio emendamento per aiutare i genitori separati messi in crisi dalle conseguenze del Covid: riceveranno un aiuto economico fino a 800 euro al mese per pagare l’assegno di mantenimento a figli o ex coniugi, in caso di difficoltà economiche”.
La misura
I genitori lavoratori, separati o divorziati, che hanno smesso di ricevere l’assegno di mantenimento perché l’altro genitore è stato condizionato dalla crisi legata al Covid, otterranno un contributo fino a un massimo di 800 euro mensili, provenienti dal fondo da 10 milioni di euro istituito per il 2021. Secondo quanto previsto dal provvedimento, il beneficio vale nel caso in cui il genitore inadempiente, a causa della pandemia, abbia smesso di lavorare o abbia ridotto la propria attività dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni o con una contrazione di almeno il 30% del reddito rispetto a quello percepito nel 2019. Il fondo, che viene istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per essere successivamente trasferito al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio, garantirà assegni fino a 800 euro al mese, per un massimo di mensilità stabilite con un decreto del presidente del Consiglio da approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del dl fisco. Il decreto definirà anche i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti e l’erogazione dei contributi.