Per tanti l’anno solare non inizia a Capodanno come imporrebbe il calendario, ma al rientro dalle vacanze, peraltro mai come quest’anno volute e apprezzate. È quello il momento che ci richiama all’ordine e crea quel velo di malinconia delle giornate che si accorciano e degli impegni lavorativi non più differibili. Al rientro, come nella lettera di De Filippo nel suo capolavoro “Natale in casa Cupiello”, pronunciamo tutti la frase di Tommasino “quest’anno mi voglio cambiare”. Siamo coscienti di avere mandato in vacanza anche le diete, di non avere controllato quello che si è mangiato, di avere esiliato l’attività fisica etc. Eppure, proprio in questi giorni l’alimentazione può aiutaci in maniera importante per farci rientrare nei nostri ritmi. La tavola ci strappa quel velo che rende le giornate grigie e che nasconde i colori della frutta, delle verdure e di quello che possiamo mettere nei piatti per mantenere la promessa fatta, al contrario di Tommasino.
Sono a casa da qualche giorno e per tornare in forma dovrò fare grandi sacrifici magari vanificati dalle vacanze natalizie
FALSO Non è necessario digiunare ad oltranza oppure eliminare del tutto una categoria di nutrienti come spesso si fa con i carboidrati. Gli zuccheri sono necessari e come anche indicato dalla FAO e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno il 55% delle calorie giornaliere deve provenire da questi. È preferibile scegliere gli zuccheri complessi, in particolare le fibre specie quelle solubili che sono le più nobili, che troviamo ad esempio nell’orzo perlato, nei carciofi bolliti (ambedue contengono circa 4,5 grammi per etto) oppure nelle prugne dove ci sono 3,6 grammi di fibre per etto. I carboidrati semplici come il saccarosio, lo zucchero da tavola, o lo sciroppo di glucosio sono da controllare e non devono superare il 5-10% delle calorie giornaliere. Questi zuccheri sono un booster calorico che forniscono carburante rapido, veloce da usare e che lasciano pochi residui. Sono però nutrienti che non saziano e come un vero “punch” al nostro pancreas lo costringono agli straordinari per compensare i picchi glicemici. L’estate è spesso sinonimo di feste, aperitivi, bevande gasate e troppo zuccherate, questi abusi possono essere controllati e senza fare drastici tagli si può tornare ad un regime equilibrato dove i carboidrati semplici devono ritornare nel loro naturale alveo nutrizionale.
Al ritorno dalle vacanze provo un senso di pesantezza e sono poco reattivo
VERO Le tante trasgressioni estive trovano nel fegato, che è il nostro motore metabolico, l’organo più sottoposto a una forte pressione, così come l’intestino che perde il suo ritmo regolare. È questo a creare un senso generale di disagio. Sulla tavola è bene che nei due pasti principali ci siano almeno una porzione di verdure e scegliamo preferibilmente i cereali integrali per le loro fibre evitando gli alimenti troppo ricchi di zuccheri raffinati. In altre parole, le vacanze hanno come intasato i filtri del motore “corpo umano” rendendolo inefficiente e facendolo lavorare male. Questo ci rende abulici, passivi oltre misura e poco reattivi. Si può fare una sorta di tagliando anche al nostro metabolismo e, applicando qualche regola, recuperare l’efficienza in parte perduta in estate. Lasciamoci dunque alle spalle i junk food, di cui abbiamo abusato e dimentichiamo i troppi aperitivi alcolici etc. per tornare ad abitudini e a cibi più salutari. Ad esempio, introduciamo della Vitamina C con dei kiwi con i loro 75 mg per etto, oppure dei ribes che contengono 200 mg per etto o ancora delle fragole che ne contengono circa 55 mg per etto. Aggiungiamo anche degli antiossidanti come la Vitamina E presente nelle noci per 3 mg ogni etto, ma anche delle mandorle dolci con gli oltre 205 mg per etto di magnesio oppure mangiando dei fichi. Per l’intestino è bene introdurre anche delle fibre o degli alimenti come i germogli che possono insieme ai probiotici rimettere in funzione al meglio il nostro intestino. È anche importante eliminare quei residui degli eccessi che si sono accumulati e che letteralmente fungono da “tossine” perché accumulate durante gli strapazzi estivi. A questo punto reidratarsi con acqua, bere te verde o addirittura prepararci delle tisane depuranti a base di equiseto oppure di tarassaco possono ristabilire le funzioni fisiologiche. Si può mettere a tavola frutta come l’ananas, l’anguria oppure del sedano o verdure come gli spinaci per depurarci ancora meglio.
Non credo di sbagliare troppo nel ritornare alle vecchie abitudini dopo le vacanze
FALSO Purtroppo il semplice ritorno ai ritmi di lavoro usuali non sempre coincide con quello a una alimentazione salutare. Ad esempio, l’idea di un digiuno drastico per recuperare i chili presi non è la scelta migliore da fare e spesso è poco duratura. Trasformarsi in novelli atleti olimpionici e caricare il nostro corpo di eccessive attività fisiche è un errore se non viene fatto con l’aiuto di esperti. È un po’ come l’autovettura che, riposatasi per un mese o due nel parcheggio o poco usata, va gradatamente spinta al massimo per evitare guasti inattesi. L’attività fisica va ripresa in maniera controllata, graduata e tenendo conto di quanto ossa, muscoli e tendini ci comunicano ogni volta che la facciamo perché sono loro a dirci fino a che punto spostare in avanti i limiti delle nostre performance atletiche. Un ulteriore errore molto comune è quello di ridurre i cibi supercalorici, eliminare le calorie inutili, aborrire grassi e zuccheri in eccesso facendolo in maniera controllata e graduale. Crediamo di potere controllare questa riduzione e nel frattempo offriamo al nostro cervello una ciambella di salvataggio psicologica. Purtroppo, non sempre questa scelta risulta efficace. È sempre importante affiancare alla nostra spietata, ma talvolta effimera volontà di tornare ad uno stile di vita salutistico, anche l’esperienza di un esperto del settore della nutrizione che può guidarci nel resettare al meglio il nostro organismo e il metabolismo in modo più efficiente. Possono anche bastare all’inizio dieci minuti di passeggiata, non di shopping, fatta di mattina e/o di sera al ritorno per te giorni la settimana, gradualmente si aumenta questo impegno ma occorre anche affidarsi a chi più ne sa per evitare dolorose contratture, strappi muscolari o altro.