Si conclude dal papa il tour per l’ICE “Salviamo api e agricoltori”. Petizione attiva fino a fine settembre

Si è concluso a Roma con la benedizione di Papa Francesco, il tour in camper in 8 tappe della l’Alleanza italiana per l’ICE “Salviamo Api e Agricoltori” condotto da Annemarie Gluderer, rappresentante dell’alleanza italiana e agricoltrice biologica della Val Venosta, partito con l’obiettivo di rilanciare la raccolta firme e di raccoglierne 1 milione in tutta Europa per rendere la nostra agricoltura più sostenibile.

L’incontro con Bergoglio

Durante un’udienza di Papa Francesco, a cui hanno partecipato Annemarie Gluderer, ha partecipato e il vicepresidente del WWF Italia, Dante Caserta, è stata consegnata una al pontefice una nota con le ragioni della battaglia. I promotori dell’Ice, con una nota, ricordano che lo stesso Papa ha ribadito nella sua enciclica “Laudato Si” che “tutte le creature sono interconnesse tra loro, e quindi ad ognuna dev’essere riconosciuto il proprio valore con affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri”. Per Annemarie Gluderer, rappresentante dell’alleanza italiana e agricoltrice biologica della Val Venosta che ha condotto il tour, è “una priorità assoluta la promozione di una autentica transizione ecologica della nostra agricoltura per rimediare il prima possibile ai danni che i pesticidi causano alla natura e alla nostra salute, affinché i suoi nipoti e pronipoti possano ancora vivere bene sul nostro pianeta”.

Cosa chiede la petizione

L’obiettivo della raccolta delle firme è chiedere all’Unione Europea norme più severe per l’uso dei pesticidi e l’eliminazione di tutte le sostanze chimiche mortali per le api e gli altri insetti impollinatori, come i neonicotinoidi, il glifosato, altri diserbanti e gli insetticidi. L’iniziativa vuole rafforzare gli obiettivi delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” di riduzione dell’uso dei pesticidi e l’eliminazione delle sostanze più pericolose entro il 2030. La Commissione UE ha concesso una proroga al termine della raccolta delle firme, spostato al mese di settembre, “ma serve – spiegano gli organizzatori – una grande mobilitazione per raggiungere il traguardo di 1 milione di firme certificate con i dati di un documento di riconoscimento personale ufficiale (carta d’identità o Passaporto). Nel dettaglio, gli obiettivi principali dell’ICE sono eliminare gradualmente i pesticidi sintetici (riduzione dell’80% entro il 2030 e Unione Europea libera di pesticidi entro il 2035); promuovere misure per tutelare ed aumentare la biodiversità; sostegno agli agricoltori per la graduale transizione ecologica dell’agricoltura e la promozione della ricerca scientifica in questo campo.

I ritardi sul Pan

A livello europeo è stata avviata la revisione della Direttiva UE sui pesticidi, la 2009/128/CE, che ha imposto agli Stati membri l’obbligo di adottare Piani d’Azione Nazionali (PAN) per definire gli obiettivi quantitativi, gli obiettivi generali, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e dell’impatto dell’utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente. In Italia il PAN è ormai scaduto dal febbraio 2019 e si sono perse le tracce del nuovo testo nei meandri dei tre Ministeri competenti (MIPAAF, MITE e Salute). Nei prossimi mesi il nostro Paese dovrà inoltre predisporre il Piano Strategico Nazionale per la PAC post 2022 che dovrebbe garantire le risorse finanziarie per ridurre l’utilizzo dei pesticidi, realizzare interventi nelle aziende agricole per la conservazione degli impollinatori e sostenere la crescita delle superficie agricole certificate in agricoltura biologica. “Per tutto questo vincere la sfida dell’ICE è importante, alla vigilia di decisioni che nei prossimi mesi dovranno essere prese a livello europeo e nazionale su normative, piani e programmi collegati all’utilizzo dei pesticidi” scrivono i promotori dell’ICE.

Qui la raccolta firme ICE attiva fino al 30 settembre 

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