I 5 errori che facciamo nel punire il cane

PUNIRE IL CANE

Il cane impara a qualsiasi età. Impara sia da esperienze positive che negative. Punire il cane può avere un ruolo istruttivo ma solo se elargite con intelligenza. L’animale impara meglio se si ha pazienza e se lo si premia quando mette in atto un comportamento corretto.

Anche quando ha imparato un comportamento, ogni tanto va premiato se lo manifesta: in questo modo lo consoliderà.

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Per la sua educazione la parola d’ordine è coerenza, perciò in famiglia comportatevi tutti allo stesso modo. Non dategli segnali discordanti (come ad esempio rimproverarlo sorridendo) e utilizzate sempre le stesse parole o gli stessi segni quando gli chiedete di fare una determinata cosa, altrimenti andrà in confusione.

Essere coerenti significa anche non permettergli un comportamento solo in determinate occasioni: ad esempio, saltarvi addosso quando siete in tuta, ma non quando siete vestiti eleganti. Il cane non può capire la differenza.

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Premiate sempre tutti i comportamenti corretti con carezze, gratificazioni vocali e non eccedete in bocconcini, le prelibatezze vanno bene nella prima fase dell’educazione poi vanno alternate con altri premi, che possono essere il gioco preferito o un semplice “bravo” accompagnato da una carezza o un sorriso. Certo, non vorremmo mai, ma talvolta dobbiamo fargli capire che non si è comportato bene. Le punizioni fisiche e le urla non servono, togliere l’attenzione (non guardarlo, non toccarlo, non parlargli) o richiamarlo con tono fermo sono il modo migliore per educarlo, l’unico modo che non comprometterà la vostra relazione poiché per stare bene insieme non deve temervi, ma avere fiducia in voi. É fondamentale ricordare sempre due cose fondamentali: la punizione così come il premio devono essere contemporanei o immediatamente successivi al comportamento che vogliamo correggere o incoraggiare e ogni volta che scoraggiamo un comportamento dobbiamo indicargliene uno corretto e premiarlo se lo mette in atto.

I 5 errori che facciamo nel punire il cane

È molto importante non adottare comportamenti che, oltre a non insegnare niente, si rivelano controproducenti e in alcuni casi pericolosi, come ad esempio:

  • punire il cane al rientro a casa quando si trovano danni. Il vostro amico non è in grado di associare la punizione a ciò che ha commesso molto tempo prima;
  • punirlo quando, anche dopo averlo chiamato a lungo, torna da voi. In questo caso assocerebbe la punizione all’azione più recente “tornare da voi” anziché a quella precedente “non rispondere al richiamo”. Tornare da voi deve essere sempre un’esperienza piacevole;
  • disturbarlo quando mangia o quando dorme, potrebbe reagire;
  • utilizzare segnali in base al significato che noi attribuiamo loro, senza preoccuparci di cosa possano significare per lui. Per esempio, l’abbraccio per noi è una dimostrazione di affetto, non è così per il cane, che può interpretarlo come una prova di forza o come un tentativo di intrappolarlo e reagire;
  • punire il cane durante l’educazione all’igiene domestica: la punizione fisica, i rimproveri, mettere il muso del cucciolo nella sua urina o nelle sue feci è del tutto inutile, oltre che destabilizzante. Ignorate il cane quando sporca in casa e pulite in sua assenza, premiatelo e lodatelo molto quando sporca fuori, in questo modo capirà cosa vi aspettate da lui.