Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato la nuova strategia sulle sostanze chimiche presentata dalla Commissione lo scorso ottobre. Questa strategia mostra l’obiettivo ufficiale di “realizzare un ambiente privo di sostanze tossiche con un alto livello di protezione umana e ambientale, rafforzando nel contempo la competitività dell’industria chimica”.
Interferenti endocrini ed effetto cocktail
Nelle loro conclusioni, i rappresentanti degli Stati membri invitano la Commissione ad attuare le misure proposte, comprese le modifiche mirate a razionalizzare la legislazione esistente. La strategia richiede di ridurre al minimo le sostanze che destano preoccupazione e di vietare quelle più nocive nei prodotti di consumo, a meno che non siano ritenute essenziali per la salute, la sicurezza o il funzionamento della società o laddove siano considerate essenziali. Il Consiglio, in particolare, ha sottolineato l’importanza di limitare l’esposizione agli interferenti endocrini e di ridurre gli effetti nocivi dei “cocktail” di più contaminanti. Gli Stati membri hanno inoltre sostenuto l’approccio del ciclo di vita proposto dalla Commissione, che tiene conto della tossicità delle sostanze dalla loro fabbricazione allo smaltimento finale.
La strategia? Un passo importante
In Europa, la Strategia dello scorso ottobre è stata accolta con favore dopo anni di immobilismo. Ne abbiamo parlato nel numero del Salvagente in edicola con Eleonora Evi, europarlamentare europea Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea, Sono contenta che finalmente, dopo tanti anni di ingiustificabile latitanza sul tema, la Commissione europea abbia pubblicato la Strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili che include azioni importanti per la tutela dei cittadini e molte richieste fatte dal Parlamento europeo, come criteri armonizzati per l’autorizzazione delle sostanze chimiche sul mercato europeo, invece della valutazione caso per caso, una revisione del regolamento sulle sostanze chimiche REACH per migliorare l’autorizzazione, la valutazione e la restrizione delle sostanze chimiche e un ampio divieto degli interferenti endocrini nei prodotti di consumo.