La Fda, la Food and drug administration, l’autorità statutinitense per la sicurezza alimentare e sanitaria, ha approvato il maiale Ogm per uso alimentare e medico. Si tratta del secondo animale al mondo – dopo il salmone Ogm autorizzato nel 2015 – che negli States ottiene per poter essere manipolato nelle linee genetiche. In particolare dal patrimonio genetico di questi animali è stato “spento” il gene responsabile della produzione di uno zucchero, l’alfa gallone presente in tutta la carne rossa, capace di provocare anche gravi reazioni nelle persone allergiche e, in ambito medico, accusato di poter ostacolare la possibilità di uno xenotrapianto, ovvero dall’animale all’uomo.
L’azienda: “Non venderemo al momento carne di maiale Ogm”
Il disco verde della Fda sta facendo molto discutere anche se, sentita dal quotidiano britannico Guardian, la società che ha ottenuto l’autorizzazione al suino Ogm, la United Therapeutics Corp, la stessa che nel 1996 annunciò la clonazione della prima pecora Dolly, ha messo le mani avanti cercando di tranquillizzare l’opinione pubblica: “Non abbiamo al momento intenzione di vendere direttamente carne ottenuta da questi animali. L’obiettivo più immediato è di concentrarsi su trapianti di organi per i pazienti affetti da sindrome di alfa-gallone (la stessa che si scatena anche dal morso della zecca, ndr)”. Al momento i capi allevati con queste caratteristiche potrebbero arrivare a un migliaia, ha precisato una fonte della United Therapeutics Corp.
La frontiera degli xenotrapianti e la produzione di eparina
L’uso medico sembrerebbe in effetti il motivo principale dell’autorizzazione concessa dalla Food and drug administration che in una nota spiega: “I suini GalSafe (privi di alfa gallone, ndr) possono potenzialmente fornire materia per produrre prodotti medici per l’uomo privi di zucchero alfa-gallone rilevabile. Ad esempio, potrebbero essere potenzialmente utilizzati come fonte di prodotti medicinali, come l’eparina, farmaco fluidificante del sangue, privo di zucchero alfa-gallone rilevabile. I tessuti e gli organi dei suini GalSafe potrebbero potenzialmente escludere il problema del rigetto immunitario nei pazienti che ricevono xenotrapianti, poiché si ritiene che lo zucchero alfa-gallone sia una causa di rigetto nei pazienti”.
Tuttavia in una nota la Fda ha precisato che “questi suini non sono stati valutati per l’uso come prodotti di xenotrapianto per il trapianto o l’impianto in soggetti umani. Gli sviluppatori di tali prodotti medici per esseri umani devono prima presentare una domanda e ottenere l’approvazione dalla Fda prima che questi prodotti possano essere utilizzati nella medicina umana”.
Ong: “Temi etici ignorati in nome del profitto”
Un portavoce della United Therapeutics Corp ha precisato al Guardian che “l’attuale modifica del gene è solo una delle 10 modifiche che stiamo attualmente utilizzando nei suini per il nostro programma di sviluppo di xenotrapianti preclinici che speriamo un giorno possa aiutare ad affrontare la grave carenza di organi trapiantabili per l’uomo in bisogno”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Di tutt’altro avviso Walter Sánchez-Suárez, veterinario ed esperto di comportamento e benessere degli animali, e componente della Ong statunitense Mercy for Animals: “La modificazione genetica è uno strumento complesso con un grande potenziale ma anche il cui utilizzo solleva serie questioni etiche e pratiche. Questo strumento è semplicemente impiegato per sostenere gli interessi finanziari delle società di produzione animale”.
“Sicurezza alimentare a rischio”
Sul fronte della sicurezza alimentare, un’altra Ong, Il Centro statunitense per la sicurezza alimentare ha osservato che la carne dei suini geneticamente modificati non era ancora stata testata su persone con sindrome da alfa gallone – circostanza confermata dalla United Therapeutics Corp – lasciando intendere che i benefici decantati sono ancora tutti da dimostrare.
“La mia più grande preoccupazione – ha precisato un esponente della Ong – è che non sappiamo se questo è sicuro da mangiare, o come fonte di trapianto di organi, e nessuno scienziato, ha visto i dati né c’è stato alcun processo di consultazione pubblica della Fda come normalmente sarebbe”.
Efsa: “Nella Ue nessuna autorizzazione o richiesta per animali Ogm”
Infine, senito dal quotidiano britannico, un portavoce dell’Efsa, l’Agenzia europea per l’alimentazione e la sicurezza, ha affermato che fino ad oggi “nessun animale geneticamente modificato, o cibo derivato da animali geneticamente modificati, è stato autorizzato per l’immissione sul mercato della Ue, né è stata presentata alcuna domanda di approvazione dall’industria”.