In collaborazione con ActionAid
Le convinzioni, il senso comune riguardo alla inferiorità della condizione femminile nel mondo sono ancora molto diffuse ed è quanto mai urgente e necessario impegnarsi per destrutturarle. Poi ci sono donne che queste convinzioni le abbattono del tutto, anche a rischio della loro stessa vita. Come Lucie, appena 16enne quando è scoppiato il genocidio in Ruanda ma che per salvare la vita di un bambino ha subito lei stessa le peggiori violenze. Oppure come Raja, 18enne indiana ed ex sposa bambina che è riuscita a liberarsi da un matrimonio imposto e violento e oggi è la prima conducente donna della sua città di tuk-tuk, il pittoresco taxi a tre ruote molto diffuso in Asia.
Ma cosa unisce queste donne a Elisa, una studentessa di 22 anni di San Donato Milanese che dedica il suo tempo libero all’attivismo, a Cristina Trivulzio di Belgioioso, una principessa milanese vissuta nell’Ottocento o, ancora, ad Alfonsina Strada, la prima donna a correre il Giro d’Italia all’inizio del Novecento?
Separate da migliaia di chilometri – e in alcuni casi vissute anche in epoche differenti – sono tutte donne che non si sono lasciate sconfiggere e che hanno saputo reagire a ogni avversità e sopraffazione con tenacia e coraggio. Sono donne che hanno saputo riscrivere il loro futuro. Finalmente le loro storie prendono vita e trovano spazio nel nuovo podcast di ActionAid, in collaborazione con Lella Costa e disponibile su Audible. Quattro puntate nel corso delle quali la voce e l’interpretazione di Lella Costa accompagnano l’ascoltatore in un racconto intimo e coinvolgente che lo porta a riflettere sui diritti delle donne, dando spazio a diverse storie ma anche a interventi di attiviste di ActionAid, operatrici dei centri antiviolenza ed esperte del tema.
Nella prima puntata del podcast conosciamo Yordanka, un nome di fantasia per proteggere la privacy di una delle tante donne dell’Est Europa che ogni anno raggiungono il nostro Paese per essere impiegate nel settore agricolo. Quel che Yordanka trova in Italia, oltre al lavoro, sono le umiliazioni, i diritti negati, lo sfruttamento. Poi rimane incinta, il padre del bambino non ne vuole sapere e così, all’ottavo mese di gravidanza, riparte. Quando deciderà di ritornare promette a sé stessa che sarà diverso. E così Yordanka inizia a collaborare con un sindacato per far valere i suoi diritti di bracciante ed entra a far parte di un progetto di ActionAid che si occupa dei diritti delle donne che per ragioni lavorative migrano all’interno dei paesi UE trovando impiego in settori a bassa tutela ed alta femminilizzazione, come il lavoro di cura e l’agricoltura. Oggi, finalmente, sta scrivendo il suo lieto fine.
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“Quando la violenza accade nei luoghi del lavoro spesso riguarda donne che si trovano in una situazione ad alto rischio sfruttamento. E questo è un altro aspetto che crea un’ulteriore patina di invisibilità del fenomeno, che si somma ad altre forme di abusi sulle lavoratrici, soprattutto quelle impiegate in settori a bassa tutela e bassa retribuzione. È il caso ad esempio delle braccianti agricole, dove l’opacità di quel settore lavorativo contribuisce a renderle maggiormente sfruttabili e ricattabili” afferma Rossana Scaricabarozzi, che in ActionAid si occupa di politiche di genere e giustizia economica.
La violenza sulle donne è tra le violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo: in base ai dati delle Nazioni Unite il 35% delle donne del mondo ha subito violenza fisica o sessuale e almeno una volta nella vita e in alcuni paesi questa stima arriva al 70%. Un’indagine su un campione di 550 donne, realizzata da ActionAid nel quadro di un programma che ha riguardato quattro paesi europei, ha messo in luce quanto essa sia un fenomeno trasversale, a prescindere dal livello di studio o dal fatto di avere un lavoro. Inoltre, non avere il controllo sulle proprie risorse economiche è spesso un deterrente molto forte che impedisce alle donne di ricostruirsi una vita in autonomia e uscire da condizioni di violenza. Yordanka, Lucie e Raja sono solo alcune delle donne entrate a far parte dei progetti di ActionAid, organizzazione impegnata in Italia e nel mondo nel prevenire e contrastare la violenza sulle donne in ogni sua forma. Le loro storie meritano l’ascolto.
Il podcast è frutto della collaborazione con Lella Costa, con testi scritti da Gabriele Scotti e Lella Costa, regia di Jonathan Zenti, musiche originali di Jonathan Zenti e Carlo Madaghiele e produzione Mismaonda. È disponibile gratuitamente su Audible