L’Europarlamento non decide e salva il veggie burger. Nessuno degli emendamenti che intendevano limitare l’uso delle denominazioni di carne ai soli prodotti di origine animale è stato approvato. Resta lo status quo, con la possibilità di utilizzare termini come mortadella, salsiccia o hamburger per prodotti con ingredienti integralmente vegetali. Ha accolto, però, l’emendamento che impedisce ogni riferimento ai latticini per quelli vegetali.
Una vittoria delle associazioni animaliste che nei giorni precedenti al voto avevano a gran voce chiesto agli eurodeputati di non cedere alle pressioni dell’industria della carne il cui unico effetto sarebbe stato “quello di ostacolare lo sviluppo e il consumo di alimenti a base vegetale, in forte contraddizione con gli stessi obiettivi dichiarati nel Green Deal europeo, il programma per rendere sostenibile l’economia dell’Unione europea e nella strategia Farm to Fork, la quale afferma esplicitamente la necessità di responsabilizzare i consumatori verso una dieta a base vegetale, per consentire scelte alimentari più sane e sostenibili” spiegava Essere Animali.
“Una non scelta che va innanzitutto contro i consumatori “ è il commento, invece, di Luigi Scordamaglia, Presidente di Assocarni, che aggiunge: “La trasparenza è stata sacrificata a beneficio dell’interesse di poche multinazionali così facendo stiamo suggerendo che un preparato vegetale abbia lo stesso valore culturale e nutrizionale di una bistecca, di un hamburger o di una salsiccia, le etichette raccontano un’altra verità”.
C’è da dire, ad onor del vero che la maggioranza dei consumatori non è affatto confusa dall’uso di questi termini. Secondo un sondaggio condotto dalla European Consumer Association, il 68% dei consumatori europei è favorevole all’uso di termini tradizionali per prodotti veg.
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