Progettati per consentire ai genitori di controllare i propri ragazzi attraverso il rilevamento della posizione con la tecnologia Gps, gli smartwatch sono diventati un modo per spiare i bambini. I ricercatori Harrison Sand ed Erlend Leikness della società di sicurezza norvegese Mnemonic hanno scoperto, infatti, che l’orologio contiene una backdoor sconosciuta che consente a chiunque di accedere allo smartwatch e controllarlo.
Una backdoor non è altro che una “porta di servizio” che permette di accedere indisturbati a un sistema informatico in maniera semplice e veloce. Una backdoor può essere installata dall’amministratore di sistema per entrare rapidamente in un dispositivo per effettuare operazioni di manutenzione in remoto, oppure, nella peggiore delle ipotesi, da un malware controllato da un hacker per prendere completamente il controllo di un sistema all’insaputa dell’utente.
Questi smartwatch non sono molto comuni, in vendita se ne trovano una dozzina ma l’attenzione dei ricercatori si è concertata su un modello particolare, lo smartwatch X4 commercializzato da Xplora, un venditore norvegese di orologi per bambini. L’orologio da $ 200 è sviluppato in collaborazione con l’azienda cinese Qihoo 360 ed è possibile accedervi tramite un singolo messaggio di testo crittografato per scattare foto dalla sua fotocamera, monitorare la posizione in tempo reale e persino registrare le chiamate.
Per ottenere l’accesso in background allo smartwatch X4, è necessario che l’hacker conosca il numero di telefono (utilizzato sull’orologio) e la chiave di crittografia collegata all’orologio. Inoltre le immagini cliccate utilizzando l’orologio vengono caricate sui server Xplora, a cui anche l’hacker dovrà accedere per poter recuperare le immagini.
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