In questi tempi di crisi economica in molti farebbero di tutto pur di avere una possibilità di occupazione. Ma attenzione, perché proprio per sfruttare il bisogno di lavorare, sui social, sopratutto su Telegram, si sta diffondendo una truffa basata proprio sulle offerte di lavoro, ma pensata per spillare soldi. A segnalarla è la Polizia postale che scrive: “Giungono numerose segnalazioni di false offerte di lavoro veicolate tramite canali Telegram che, utilizzando logo e intestazione di Agenzie che offrono servizi di somministrazione del lavoro traggono in inganno ignari candidati”.
Come funziona
A coloro che aderiscono alla proposta lavorativa viene inviata una bozza di contratto a tempo determinato con contestuale richiesta di documenti d’identità, codice fiscale e iban con la falsa promessa di un successivo accredito di un corrispettivo di euro 200 a settimana o in alternativa 800 euro al mese a fronte della pubblicazione, da parte del candidato, di un certo numero di annunci su gruppi di offerte lavorative presenti su noti social network.
I consigli della polizia
La Polizia Postale consiglia di “diffidare delle offerte pervenute tramite l’invio di mail o profili social e non precedute da alcuna richiesta; diffidare di richieste in denaro finalizzate alla copertura di ipotetiche “spese” per l’avvio dell’istruttoria; rifiutare richieste di apertura di conti correnti per “facilitare” trasferimenti di denaro; rifiutare la richiesta di reclutamento di altri soggetti cui rivolgere la medesima offerta di lavoro (cd schema “piramidale”); rifiutare offerte contrattuali particolarmente vantaggiose dal punto di vista economico. In presenza di uno di questi elementi è sicuramente consigliabile diffidare e non fornire dati personali.”.