Riposti definitivamente in soffitta i vecchi album fotografici, i ricordi delle vacanze siamo soliti conservarli sulla memoria del cellulare e se proprio non resistiamo all’idea di vedere le immagini stampate, si ricorre sempre più spesso ai fotolibri. Esistono doversi siti on line che offrono la possibilità, in pochi click, di creare e personalizzare la propria raccolta di fotografie. Ma, uno non vale l’altro come ha dimostrato Bon a Savoir che ha valutato la qualità di 10 fotolibri creati da altrettanti siti internet. Nel complesso, si tratta di prodotti di qualità. Cinque album hanno ricevuto una valutazione “buona”, quattro sono stati giudicati “soddisfacenti”, mentre solo uno ha ricevuto una valutazione insufficiente. Nessuna foto era sfocata o fortemente degradata. La giuria della rivista svizzera composta da due fotografi professionisti, invece, ha osservato grandi differenze nei ritratti così come nei contrasti delle zone scure.
Tra i fotolibri testati ce ne sono diversi che possono essere ordinati anche nel nostro paese come Myphotobook, Photobox, iFolor. che ottengono una valutazione buona. In particolare, tra questi, l’album di Myphotobook ha particolarmente conquistato la giuria. Si distingue nettamente per la resa delle immagini, sia in termini di rispetto dei contrasti, che di luminosità e saturazione del colore. Non si può dire lo stesso di uno dei leader del settore, Cewe, che non ha convinto per la scarsa luminosità delle immagini. Un difetto che gli esperti di Bon a Savoir hanno riscontrato anche nelle immagini di Pixum.
All’ultimo posto della classifica Optimalprint che ha ottenuto un giudizio insoddisfacente non convincendo in nessuna della tre prove: qualità delle immagini, consistenza e resistenza della carta e della rilegatura e, infine, nella performances del software di creazione.