Non è la prima indagine di questo tipo, ma ciò non toglie che ha fatto davvero rumore in tutto il mondo. Nel nuovo studio di Friends of the heart, intolato non a caso “Organics for all” (biologico per tutti), è stato misurata la quantità (impressionante) di pesticidi nell’organismo di una serie di famiglie americane e quanto ne rimanesse dopo 6 giorni di dieta a base di alimenti biologici.
In questi studi peer-reviewed, l’associazione ha confrontato i livelli di pesticidi nei corpi di quattro famiglie nord americane per sei giorni con una dieta non biologica e sei giorni con una dieta completamente biologica. Scoprendo che mangiare biologico funziona.
Chi seguiva un’alimentazione bio ha ridotto rapidamente e drasticamente l’esposizione ai pesticidi in una sola settimana. I livelli di tutte le sostanze chimiche rilevate sono scesi in media del 60,5% con un intervallo dal 37% al 95% a seconda del composto.
Perfino il glifosato è drastimamente calato (-70%) dopo sei giorni di dieta biologica come mostra il grafico qui sotto nel quale con la linea gialla è mostrato il contenuto di chi si è alimentato con cibi convenzionali e con la azzurra la quota nell’organismo trovata quando ha cambiato regime alimentare a favore del bio.
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Tutti i pesticidi rilevati sono scesi curando l’alimentazione, a prescindere dalla famiglia chimica a cui appartenevano, con punte evidenziate nel grafico successivo che mostra le prime quattro diminuzioni per famiglia di molecola. E i cali più sensibili sono quelli misurati per glifosato, piretroidi (FPBA, 3PBA, cDCCA, tDCCA), un neonicotinoide (clothianidin) e organofosfati (MDA = malathion e in queste tabelle OPs = metaboliti organofosfati DMP + DMTP + DMDTP).
“Abbiamo trovato 16 pesticidi e sostanze in cui i pesticidi si scompongono nel corpo, chiamate metaboliti, in ogni partecipante allo studio. Insieme, questi rappresentano la potenziale esposizione a 40 diversi pesticidi, inclusi glifosato, organofosfati, piretroidi, il clothianidin neonicotinoide e l’erbicida fenossi 2,4-D” spiegano nel report gli autori.
Le cadute più significative dopo appena una settimana di dieta bio si sono verificate in una classe di pesticidi neurotossici chiamati organofosfati. I metaboliti del malathion (MDA) e il clorpirifos (TCPy) sono diminuiti rispettivamente del 95 e del 61% e un set di sei metaboliti che rappresentano gli organofosfati come classe (DAP) è sceso del 70%. Questi pesticidi sono così dannosi per il cervello in via di sviluppo dei bambini che gli scienziati hanno chiesto un divieto totale. Il clorpirifos è un pesticida neurotossico legato all’aumento dei tassi di autismo, difficoltà di apprendimento e riduzione del QI nei bambini ed è anche uno dei pesticidi più spesso legati agli avvelenamenti da lavoratori agricoli. Nel grafico successivo i livelli trovati prima della dieta bio e in neretto il calo dopo una settimana di alimentazione “organica”.
Il clothianidin, pesticida neonicotinoide è diminuito dell’83%. I neonicotinoidi sono tra i residui di pesticidi più comunemente rilevati negli alimenti per bambini. Sono associati a disturbi endocrini e cambiamenti nel comportamento e nell’attenzione, inclusa un’associazione con il disturbo dello spettro autistico. Sono anche il killer principale di api e insetti.
I livelli di piretroidi sono stati dimezzati. L’esposizione a questa classe di pesticidi è associata a disturbi endocrini, effetti avversi sullo sviluppo neurologico, immunologici e riproduttivi, aumento del rischio di Parkinson e danni al DNA dello sperma.
Il glifosato è sceso del 71% e il suo principale metabolita, l’AMPA (acido amminometil fosfonico) è sceso del 76%. Il glifosato è l’ingrediente principale di Roundup, il pesticida più utilizzato al mondo. Il glifosato è un probabile cancerogeno per l’uomo. È stato collegato ad alti tassi di malattie renali nelle comunità agricole e alla riduzione della gravidanza in una coorte di donne nel Midwest. Gli studi sugli animali e i saggi biologici collegano il glifosato e le sue formulazioni a disturbi endocrini, danni al DNA, diminuzione della funzione spermatica, interruzione del microbioma intestinale e malattia del fegato grasso.
Infine, il 2,4-D è sceso del 37%. 2,4-D è uno dei due ingredienti dell’agente defogliatore Orange della guerra del Vietnam. È tra i primi cinque pesticidi più comunemente usati negli Stati Uniti ed è associato a disturbi endocrini, disturbi della tiroide, aumento del rischio di linfoma di Parkinson e non Hodgkin, tossicità dello sviluppo e riproduttivo e danni al fegato, al sistema immunitario e alla qualità dello sperma.
Questi risultati mostrano che mangiare biologico funziona. E oltre a ridurre l’esposizione dei consumatori ai pesticidi tossici, i sistemi di agricoltura biologica proteggono la salute dei lavoratori agricoli, degli agricoltori, delle comunità rurali, della nostra aria, dell’acqua e del suolo, degli impollinatori e di altre specie critiche, concludono da Friends of the Earth.
Ma forse la sintesi migliore è quella fatta da Tara una delle partecipanti allo studio: “Everyone has the right to clean, organic food. That is a human right”. ha detto. “Tutti hanno diritto a un cibo pulito e biologico. È un diritto umano”. Più chiaro di così…