I cibi sì e quelli da non portare in spiaggia (o da non mangiare quando fa caldo)

Oramai siamo almeno con lo spirito già seduti in spiaggia e attendiamo che il nostro corpo ci raggiunga al più presto per goderci le brevi, ma meritate vacanze. Mangiare al mare o in spiaggia non è come essere a casa propria e oltre ad un’organizzazione diversa per trasportare e conservare, occorre anche scegliere bene senza basarci solo su vaghi consigli di amici.

Per risparmiare mi porto il pranzo preparato a casa: in questo modo sono anche sicuro di sapere cosa mangio…

VERO/FALSO Il cibo da casa può far risparmiare, ma occorre ricordarsi che sulla spiaggia le temperature sono molto elevate e spesso si mangia almeno quattro ore dopo che si è arrivati a mare per cui eventuali ospiti sgraditi come batteri o altro possono moltiplicarsi senza problemi e aspettano di festeggiare una volta arrivati nel nostro intestino. Il consiglio è quello di mantenere la catena del freddo quanto meglio è possibile con l’uso di borse frigo, di “siberini” oppure di ghiaccio che rallentano i rischi soprattutto dal punto di vista microbiologico. Un ulteriore consiglio è quello di porzionare gli alimenti già a casa prima di partire così da consumare solo quello necessario evitando in questo modo di far riscaldare quanto non deve essere consumato.

Al mare col caldo berrò molte bibite, frappè, granite e gelati; mi rinfrescherò e di certo non soffrirò la sete

FALSO Il frappè industriale di solito contiene, oltre al latte, anche alcuni ingredienti da reidratare quindi meno naturali di quanto si pensi. Purtroppo la frutta non è sempre molto rappresentata. La grande quantità di aria che s’incorpora nei frappè permette solo un momentaneo sollievo dalla fame, poi gli assalti dell’appetito torneranno a farsi sentire. Nel caso delle granite, in realtà si comprerà del costoso ghiaccio in grado di calmare l’arsura solo temporaneamente. Dopo berremo ancora di più perché l’alto apporto di zuccheri contenuto nelle granite stimola la sete. La stessa cosa vale per le bibite alla cola: tanti zuccheri, caffeina e vari additivi ci danno subito un’apparente sensazione di esserci dissetati, ma dopo tornerà più forte la necessità di bere con lo svantaggio di avere introdotto anche tante inutili calorie. Il consiglio giusto per dissetarsi al meglio è di avere in spiaggia tanta acqua fresca, oppure prepararsi dei centrifugati casalinghi fatti con frutta o con verdura che sono ricchi di vitamine, antiossidanti e sali minerali che reintegrano una buona parte di quello che si è perso sudando al Sole.  

Non vedo l’ora di andare al mare per mangiare la frittata di mamma, è il miglior pranzo…

FALSO La frittata è il tipico “street food” per giunta condito con il ricordo dell’età più bella che certi alimenti tendono a sollecitare nella nostra memoria. La frittata è molto comoda da trasportare e da gustare in spiaggia, tuttavia bisogna ricordarsi che proprio le uova con cui è fatta tendono a essere digerite in circa 3 ore e impegnano lo stomaco e l’intestino per molto più tempo rispetto a altri cibi. A questo va aggiunto che la frittata è caloricamente molto ricca sia per l’uso di olio per friggerla, sia perchè spesso contiene formaggi o insaccati quindi è anche molto salata e questo mix non si adatta bene al suo consumo sotto il sole rendendola un cibo non proprio adatto alla spiaggia. La mamma però è sempre la mamma e un compromesso che può accontentare tutti va trovato, il consiglio è quello di consumarne poca, evitando troppi “arricchimenti di salumi e formaggi”, di consumarla al fresco sotto un ombrellone, accompagnandola con acqua e magari godendosela alla fine della giornata poco prima del rientro a casa.

Per i bambini sulla spiaggia nulla è meglio di un bel trancio di pizza e patatine fritte così sono tranquilli…

FALSO Le patatine sono un alimento ad alto indice glicemico e fanno inutilmente aumentare la glicemia inoltre sono molto salate e questo comporta che l’arsura diventa sempre più insopportabile. Lo stesso trancio di pizza, ricco di zuccheri semplici, da gli stessi effetti delle patatine e inoltre la pizza è spesso arricchita in grassi, o con farcie molto abbondanti (salumi, formaggi etc.) che però rallentano la digestione. Il trancio così si trasforma magicamente nel meno gradito mattone che sistemandosi sullo stomaco rallenta lo svuotamento gastrico e allontana il momento tanto atteso per entrare in acqua e rinfrescarsi. Ricordate anche che trancio e patatine spesso si accompagnano con una bibita gasata che rende il pranzo ancora meno salutistico e salutare specie per i più piccoli.

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Ho chiesto cosa portare per passare una bella giornata in spiaggia e mi hanno consigliato un’insalata di pasta oppure di cereali

VERO Alcuni cereali come il farro, il cous cous, il riso o la pasta sotto forma di insalatone fredde arricchite in verdure, ortaggi, oppure con poco tonno oppure dei formaggi freschi, o con della frutta secca e un pò di olio extravergine d’oliva; sono una soluzione ideale. Preparate il giorno precedente e trasportate al fresco si possono conservare per qualche ora prima del consumo, non impegnano troppo l’apparato digerente e donano sali minerali, vitamine con le verdure e gli ortaggi che reidratano e reintegrano ciò che si è perso durante la tintarella. Le insalate già pronte che sono spesso in vendita nei bar sono molto oleose per evitare che il riso tenda a seccarsi troppo, inoltre l’aggiunta di molto aceto sotto forma di sottaceti, maschera bene la mancanza di freschezza di un piatto ingannando i nostri sensi. Invece, l’insalata casalinga è un piatto unico ed equilibrato che fornisce tutto quello che serve, permettendo di potere ben dosare le porzioni così da non abusare troppo del fatto che si è in spiaggia dove il tempo è molto relativo. Vale la pena sottolineare che mangiare è prima di tutto nutrirsi, ma anche godere di ciò che si mangia senza combattere la fretta tipica dei giorni lavorativi.

Mi voglio abbronzare bene per cui mangerò solo carote e risolverò tutto….

FALSO Le carote sono il cibo più ricco di vitamina A e già 100 gr d’insalata di carote sono di aiuto per abbronzarsi, ma lo sono anche albicocche, cocomeri o meloni che permettono di raggiungere lo stesso scopo. Vale la pena di ricordare che però una pelle stressata dal sole deve rimanere elastica e “giovane” per cui arricchire la dieta di vitamina C e antiossidanti, con frutta come arance, kiwi e verdura come il radicchio, permette di avere una pelle meno vecchia e stressata perchè meno attaccata dai radicali liberi che si formano con i raggi ultravioletti. Alimenti che aiutano ancora di più ad abbronzarsi devono contenere anche acidi grassi Omega 3, ovvero il pesce oppure il famoso avocado che oramai trova sempre più spazio, che riducono i rischi da irritazioni cutanee, da eritemi e soprattutto forniscono la rete elastica alla base della nostra epidermide permettendo di evitare la rigidità e l’invecchiamento precoce della pelle almeno fino all’arrivo dell’inverno quando si abuserà di lampade artificiali.