Unc, molti reclami sul condizionatore portatile Artic Cube: “Non raffredda”

condizionatore

Quando ritorna il caldo, ricominciano le ricerche su internet e nei negozi alla ricerca di condizionatori. Per chi non ha la possibilità di installarli ci sono vari prodotti portatili in commercio che promettono di rinfrescare l’aria. Tra questi anche Artic Cube, finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione nazionale consumatori che racconta di aver ricevuto vari reclami rispetto il prodotto. Come si legge sui tanti siti che lo offrono in vendita, questo dispositivo avrebbe un funzionamento molto semplice: “Basta riempire il pratico serbatoio d’acqua laterale con un po’ d’acqua (…) che servirà ad inumidire il filtro e quindi trasformare l’aria calda in aria fresca (…) si tratta di un metodo di raffreddamento/raffrescamento ecologico ed efficace: Artic Cube non utilizza né gas né refrigeranti chimici, aiuta a purificare ed umidificare l’aria e l’ambiente”.

I reclami dei consumatori

Nonostante le molte promesse riportate dai siti che offrono in vendita Artic Cube su internet, le cose sembrano andare un po’ diversamente, almeno stando ai reclami dei consumatori: Secondo quanto scrive l’Unc, Artic Cube, una volta consegnato a casa si dimostrerebbe molto diverso da come è presentato on line e, soprattutto, non svolgerebbe la sua principale funzione ossia quella di rinfrescare l’ambiente. Non solo: alcune lamentele riguarderebbero problemi di consegna con prodotti arrivati rotti o mai consegnati.

Come difendersi

Unc spiega come difendersi da un acquisto che non si rivela adatto a quanto promesso: “trattandosi di acquisto fatto on line, la prima cosa da ricordare è che è diritto del consumatore poter recedere dal contratto entro 14 giorni: per far ciò è sufficiente inviare una comunicazione scritta al venditore (una email o meglio ancora una raccomandata) comunicando i riferimenti dell’ordine effettuato e l’intenzione di sciogliere il contratto. A seguito di questa iniziativa, il consumatore stesso dovrà restituire il prodotto e il professionista sarà tenuto al rimborso del prezzo”. Per coloro i quali avessero acquistato da più di 14 giorni viene invece in considerazione la disciplina delle garanzie postvendita, che -come è noto- implicano per il venditore (e non per il produttore, quindi fate attenzione a chi indirizzate la vostra comunicazione) di riparare o sostituire il prodotto. Nei casi più gravi (e questo sembra esserlo) dopo aver richiesto la riparazione o sostituzione si può richiedere la risoluzione del contratto e quindi di riavere indietro i soldi. L’Unione Nazionale Consumatori ha già diffidato la società venditrice a rispettare i diritti dei consumatori.