Stop all’uso del termine “carne” – e più in generale che richiamino la carne – nei prodotti a base vegetale. La Francia ha chiesto alla Ue di poter vietare il meatsoundig come la “Bistecca vegetale” o “Hamburger vegetariano“.
La Camera ha approvato il 27 maggio scorso una legge ad hoc per vietare l’accostamento dei termini steak (bistecca), saucisse (salsiccia) ed escalope (cotoletta) ai prodotti a base di proteine vegetali. Essendo però l’etichettatura una materia di competenza anche comunitaria, il ministero dell’Economia ha notificato a Bruxelles la richiesta di poter introdurre una serie di novità in fatto di etichettatura – “Atto sulla trasparenza delle informazioni sui prodotti agricoli e alimentari” – che ad esempio riguarda l’obbligo dell’indicazione di origine per il cacao e per il miele come ingrediente (ad esempio nella pappa reale).
L’articolo 5 della proposta, ha spiegato il governo francese, “vieta l’uso di nomi usati per indicare prodotti alimentari di origine animale, per descrivere, commercializzare e promuovere prodotti alimentari contenenti proteine ​​vegetali, oltre una soglia che sarà stabilita con decreto”.
In Europa si discute da tempo di fermare il meatsounding, l’uso di termini “carnivori” per descrivere i prodotti a base vegetale, sopratutto sulla spinta della lobby degli allevatori-macellatori. Nel giugno del 2017 la Corte di giustizia Ue vieto l’uso del nome “latte” nelle bevande vegetali, stabilendo che le denominazioni “latte“, “burro“, “yogurt“, “formaggio“ per i cibi vegan in sostanza non sono possibili, poiché riferite solo ed esclusivamente ai prodotti lattiero-caseari, vale a dire i prodotti derivati dal latte.