I pesticidi minacciano la produzione alimentare: un terzo di api e insetti a rischio estinzione

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Le popolazioni di insetti stanno diminuendo drasticamente in tutto il mondo a causa dell’agricoltura industriale e del pesante uso di pesticidi. A dirlo è l'”Atlante degli insetti, un nuovo report sullo stato di salute delle popolazioni di insetti nel mondo. Come riporta Euractiv, gli autori avvertono che questo declino rappresenta una minaccia alla produzione alimentare. Lo studio è stato curato dal think tank Green Heinrich-Böll-Stiftung in collaborazione con il gruppo di campagne ambientali Friends of the Earth Europe.

Numeri allarmanti

Le specie di insetti e di impollinatori sono in grave declino, con il 41% di tutte le specie in declino e un terzo minacciato di estinzione. E non solo: almeno una specie di ape e farfalla su dieci in Europa è sull’orlo dell’estinzione. Gli impollinatori contribuiscono direttamente a circa un terzo della produzione alimentare globale, con il 75% delle nostre colture più importanti dipendenti dall’impollinazione degli insetti, “il che rende il declino degli insetti una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare” scrive Euractiv.

I pesticidi principali indiziati

Il rapporto attribuisce questo calo in gran parte all’agricoltura industriale e al suo uso intensivo di pesticidi, aumentato di cinque volte dal 1950, con oltre quattro milioni di tonnellate spruzzate sui campi in tutto il mondo ogni anno. secondo Mute Schimpf, attivista per l’alimentazione e l’agricoltura presso Friends of the Earth Europe, “le prove sono chiare: l’uso di pesticidi sta spazzando via le popolazioni di insetti e gli ecosistemi di tutto il mondo e minaccia la produzione di cibo”. Mentre per Barbara Unmüßig, presidente di Heinrich-Böll-Stiftung, “le monocolture industriali che investono energia sulla produzione di foraggio per la nostra agricoltura industriale stanno guidando, in paesi come il Brasile o l’Indonesia, la deforestazione, deserti agricoli monotoni e l’applicazione illimitata di pesticidi ”.

Le richieste all’Ue

Secondo i curatori dell’Atlante degli insetti, “La strategia Ue per la biodiversità e le iniziative Farm to Fork sono i primi passi verso una transizione sostenibile del settore agricolo europeo. Ma non è sufficiente: per proteggere gli insetti non abbiamo solo bisogno di buone intenzioni ma di strategie molto specifiche e mirate”. La relazione ha sottolineato che la politica agricola comune (PAC) dell’UE deve essere rimodellata per contribuire in modo tangibile e decisivo a un’agricoltura rispettosa degli insetti e del clima: “L’Unione europea dovrebbe utilizzare i quasi 60 miliardi di euro che assegna ogni anno all’agricoltura in modo mirato per sostenere il clima e pratiche agricole rispettose degli insetti”. L’Atlante, in particolare, ha chiesto di “ridurre dell’80% il consumo di pesticidi entro il 2030, insieme ad altre misure per preparare la strada verso sistemi alimentari più equi e più verdi”.