Conoscere più da vicino le polizze vita consente di apprenderne la duplice valenza: da un lato un valido strumento di previdenza dall’altro un interessante investimento per il futuro.
Il mercato di settore propone diverse tipologie di polizza, e ciascuno può scegliere quella giusta per se, valutando a quali esigenze deve rispondere.
Tre soluzioni per una risposta su misura
Per evitare di commettere errori è bene conoscere le proposte, magari scegliendo di affidarsi ad un comparatore serio e d’esperienza, in grado di seguirvi passo passo e di presentarvi le soluzioni dettagliatamente.
In fatto di assicurazioni sulla vita è necessario distinguere fra:
. polizza caso vita;
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. polizza caso morte;
. polizza mista.
Come scegliere la polizza giusta e come funzionano le diverse tipologie
Scegliere la polizza giusta non è complesso, è sufficiente considerare quali benefici può apportare, e prendere in considerazione quella che meglio soddisfa le esigenze individuali.
La polizza caso vita ad esempio è perfetta se si desidera garantirsi una rendita, oppure un capitale, al momento della scadenza.
Con il caso vita si mette da parte annualmente una cifra prestabilita per poi ottenere una risorsa al termine del contratto, da utilizzarsi per assicurarsi uno stile di vita adeguato, concedersi qualche lusso, magari un viaggio, dedicare attenzioni alla casa, aiutare i figli nella loro attività e tanto altro ancora.
Beneficiario della polizza può essere lo stesso contraente, oppure un’altra persona, come indicato al momento della sottoscrizione.
La polizza caso morte prende invece in considerazione un evento estremo come la morte.
In pratica nel sottoscrivere la polizza il contraente stabilisce che in caso di morte, entro i termini stessi del contratto, la cifra pattuita debba essere consegnata al beneficiario.
Se l’assicurato è invece ancora in vita al termine del contratto nulla è dovuto al beneficiario.
Terza ed ultima opportunità è quella garantita dalla polizza vita mista, che prende in considerazione le potenzialità delle due polizze precedenti.
In pratica sottoscrivendo una polizza vita mista si considera che il capitale pattuito venga consegnato al beneficiario in tutti i casi, e quindi entro i termini del contratto stesso, per morte prematura del contraente, e a scadenza del contratto, anche se il contraente risulta ancora in vita.
Valutate le diverse tipologie di polizza è determinante considerare da quale rischio ci si vuole mettere al riparo.
Se l’intento è quello di costruirsi una rendita, che possa integrare la pensione, garantire una stabilità economica per se e i propri cari, la polizza caso vita è la soluzione adeguata.
Se si teme che un’eventuale dipartita prematura possa lasciare la famiglia in difficoltà , niente di meglio che valutare le potenzialità della polizza caso morte, che assicura una rendita ai congiunti nel caso in cui il capofamiglia dovesse morire improvvisamente.
Se l’intento è quello di preservare l’abituale tenore di vita del beneficiario o della famiglia, e garantire comunque un capitale alla scadenza della polizza, la soluzione mista si rivela davvero perfetta: da un lato preserva l’investimento, e dall’altro offre un sostegno concreto al bilancio famigliare o a quello del beneficiario, nel caso in cui il capofamiglia dovesse morire improvvisamente.