I ricercatori dell’University College London (UCL) hanno scoperto che i polmoni, una volta che si decide di smettere di fumare, hanno la straordinaria capacità di riparare alcuni danni cellulari causati dalle sigarette. Prima di questo studio le mutazioni legate all’insorgenza del carcinoma polmonare erano state considerate permanenti e quindi si pensava persistessero anche dopo aver smesso di fumare. Ora invece i risultati ottenuti dai ricercatori della Ucl, pubblicati su Nature, dimostrano come alcune cellule che non vengono danneggiate dal fumo e possono ripararsi e quindi contriuire a ristabilire la pulizia dei polmoni.
La capacità di “auto-riparsi” è tanto più elevata nelle persone più giovani e quanto prima si dice addio alle “bionde”, anche se l’effetto è stato rilevato pure in persone che avevano fumato un pacchetto al giorno per 40 anni prima di smettere.
Il fumo continua a essere la prima causa di morte evitabile in tutto l’Occidente e uccide ogni anno in Italia più di 70mila persone: nonostante questi dati quasi 11 milioni di italiani continuano a fumare.