L’Antitrust ha concluso 5 provvedimenti istruttori nei confronti di altrettanti aziende alimentari che diffondevano informazioni fuorvianti circa l’origine del grano duro utilizzato nella produzione della loro pasta di semola di grano duro. In particolare, l’Autorità ha accettato gli impegni di Divella, De Cecco, Cocco e Margherita Distribuzione (Passioni, Auchan). Nei confronti di Lidl, invece, l’Antitrust ha irrogato una sanzione di 1 milione di euro dal momento che il marchio discount non ha presentato impegni nel corso del procedimento. Nel caso di Lidl i due marchi rei di aver ingenerato confusione nei consumatori circa l’origine italiana del grano sono Italiamo e Combino.
Per tutti i marchi, l’accusa mossa dall’Antitrust era sempre la stessa: sulle confezioni dei pacchetti di pasta c’erano immagini e informazioni tali da far credere che la materia prima fosse italiana salvo poi scoprire – grazie alle informazioni contenute sempre sulla confezioni ma in caratteri microscopici – l’origine da paesi esteri, europei e non.
Gli impegni presentati da Auchan, Cocco, De Cecco e Divella e accolti dall’Autorità , invece, consistono in modifiche delle etichette e dei rispettivi siti così da garantire al consumatore una informazione completa, fin dal primo contatto, sull’origine (talvolta estera) del grano utilizzato nella produzione della pasta. Il nuovo set informativo permetterà così di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano.